Libri di Claudio Ciarlo
La versione di Dionigi Galeni
Claudio Ciarlo
Libro: Libro in brossura
editore: Nuvole
anno edizione: 2019
pagine: 304
I fatti narrati in questo romanzo appartengono alla storia del Mediterraneo nell’età di Carlo V e Solimano il Magnifico. Dionigi Galeni racconta la sua vita straordinaria e la sua versione sulle relazioni e i conflitti tra «l’Impero su cui non tramonta mai il sole» e «l’Asilo della felicità»; «la Serenissima», «la Superba», i Cavalieri di Malta e i reis della Berberìa. Dopo il romanzo "1561" sui Valdesi di Calabria e sul brigante rivoluzionario Marco Berardi, questa "Versione" nasce a Le Castella, sempre in Calabria, e tocca i principali approdi del Mare Bianco o Mediterraneo. Un viaggio nella memoria di uno schiavo che fece la Storia a di Lepanto, che governò Tripoli, Tunisi e Algeri e divenne capudàn pascià della grande armata di mare dell'impero ottomano.
1561
Claudio Ciarlo
Libro: Copertina morbida
editore: Nuvole
anno edizione: 2014
pagine: 300
In un villaggio calabrese, San Sisto, nella primavera del 1950 vengono alla luce centinaia di scheletri di persone barbaramente uccise. Inizia da questo ritrovamento l'indagine dell'autore sul genocidio dei valdesi calabro-occitani avvenuto nel XVI secolo, sull'epopea dei sopravvissuti alla strage e sulle gesta del brigante rivoluzionario Marco Berardi. Gli scenari del racconto cambiano con l'incalzare degli eventi: la Roma del papa re, la corte del viceré di Napoli, la città aragonese di Montalto, il villaggio di San Sisto, le marine di Paola e Fuscaldo, La Gàrdia, Cosenza, la Catena costiera, la Sila e Crotone. Accanto ai personaggi creati dall'autore, che raccontano la storia dalla parte degli umili, si muovono le figure storiche del Grande Inquisitore Giovanni Pietro Carafa, del Cardinale Alessandrino, del viceré don Perafan, del martire calvinista Giovanluigi Pascale, del governatore Marino Caracciolo e del marchese Fabrizio Pignatelli. Un affresco della Calabria del Cinquecento per ricordare i martiri valdesi di Montalto, San Sisto e La Gàrdia e riportare alla luce le radici ultime della questione meridionale ancora irrisolta.
1561
Claudio Ciarlo
Libro: Libro in brossura
editore: Nuvole
anno edizione: 2015
pagine: 320
In un villaggio calabrese, San Sisto, nella primavera del 1950 vengono alla luce centinaia di scheletri di persone barbaramente uccise. Inizia da questo ritrovamento l'indagine dell'autore sul genocidio dei valdesi calabro-occitani avvenuto nel XVI secolo, sull'epopea dei sopravvissuti alla strage e sulle gesta del brigante rivoluzionario Marco Berardi. Gli scenari del racconto cambiano con l'incalzare degli eventi: la Roma del papa re, la corte del viceré di Napoli, la città aragonese di Montalto, il villaggio di San Sisto, le marine di Paola e Fuscaldo, La Gàrdia, Cosenza, la Catena costiera, la Sila e Crotone. Accanto ai personaggi creati dall'autore, che raccontano la storia dalla parte degli umili, si muovono le figure storiche del Grande Inquisitore Giovanni Pietro Carafa, del Cardinale Alessandrino, del viceré don Perafan, del martire calvinista Giovanluigi Pascale, del governatore Marino Caracciolo e del marchese Fabrizio Pignatelli. Un affresco della Calabria del Cinquecento per ricordare i martiri valdesi di Montalto, San Sisto e La Gàrdia e riportare alla luce le radici ultime della questione meridionale ancora irrisolta.
«A lei baccio la mano e La ringrazio moltissimamente». Lettere del pittore Vsevolode Nicoùline a Dorothea Mosterts Erizzo e famiglia (1926 - 1968)
Nicoùline Vsevolode
Libro: Libro in brossura
editore: Blake
anno edizione: 2023
pagine: 398
Uno dei più prolifici illustratori italiani del Novecento, Vsevolode Nicoùline, nato in Ucraina e vissuto prima a Genova e poi a Milano, trova in una famiglia genovese dell’alta borghesia, sostegno economico, ma soprattutto affettivo: diventa per lui la famiglia che ha abbandonato in patria. Testimonianza di questo solido, fecondo legame sono le lettere che il pittore russo invia nell’arco di 35 anni (dal suo arrivo in Italia - 1923 - sino alla sua morte - 1968) a Pierluigi Erizzo, a sua moglie Dorothea Mosterts Erizzo e ai loro tre figli. Queste lettere, impreziosite da disegni a margine, sono state conservate dai destinatari e tramandate ai loro eredi. Oggi vengono pubblicate nel loro testo integrale, con riproduzioni degli originali, a cura di Roberto Almagioni e Claudio Ciarlo. Rappresentano "un vero e proprio romanzo […] ricco, bello, profondo. Talmente bello che [suggerisce il bibliofilo Walter Ansaldi nella sua prefazione al libro] è forse il suo libro più riuscito".
Il barone di Belmonte
Claudio Ciarlo
Libro: Libro in brossura
editore: Nuvole
anno edizione: 2023
pagine: 320
"Il barone di Belmonte" è Galeazzo di Tarsia, il poeta del Cinquecento che ispirò versi a Ugo Foscolo e a Giacomo Leopardi. Questo è il romanzo della sua vita. Nasce dall’interno del suo "Canzoniere" ed è al tempo stesso un saggio storico e un invito alla lettura delle sue rime. "Il barone di Belmonte" fa parte del ciclo iniziato con "1561" e proseguito con "La Versione di Dionigi Galeni". Le persone e i fatti narrati nei tre romanzi appartengono alla storia della Calabria, del Regno di Napoli e del Mediterraneo nell’età di Carlo Quinto e di Solimano il Magnifico.