Libri di Clara Gelao
L'Annunciazione dell'amore di Filippo Cifariello nella Pinacoteca Metropolitana di Bari
Clara Gelao
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 96
Il recente restauro dell'Annunciazione dell'amore di Filippo Cifariello (Molfetta 1864-Napoli 1936), gruppo plastico in gesso patinato bronzo conservato presso la Pinacoteca Metropolitana di Bari, offre l'occasione di ripercorrere la vicenda di un'opera straordinaria realizzata tra il 1898 e il 1899 a Passau, durante il soggiorno bavarese dello scultore, perché fosse esposta nella terza edizione dell'Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia (1899). Partendo dalla ricostruzione dei primi trentacinque anni dell'artista, l'indagine rigorosa di Clara Gelao rievoca le circostanze della realizzazione dell'opera, le caratteristiche peculiari del suo stile, tra classicismo e Jugendstil, sino alla donazione, da parte dello stesso Cifariello, al museo barese, nel 1934. Il contributo di Cosimo Cilli, autore del restauro, rende conto delle fasi più significative di questo intervento esemplare.
Passages. Settant'anni della pinacoteca provinciale di Bari
Libro
editore: Palomar
anno edizione: 1999
pagine: 360
Acquisizioni e restauri 1972-1992. Catalogo della mostra
Libro
editore: Congedo
anno edizione: 1992
pagine: 96
La cattedrale di Bitetto. Le addizioni settecentesche
Clara Gelao
Libro
editore: Edipuglia
anno edizione: 1998
pagine: 364
Castelli e cattedrali a cent'anni dall'Esposizione nazionale di Torino. Catalogo della mostra (Bari, 13 luglio-31 ottobre 1999)
Libro
editore: Adda
anno edizione: 1999
pagine: XX-680
Stefano da Putignano. «Virtuoso» scultore del Rinascimento
Clara Gelao
Libro: Libro in brossura
editore: Adda
anno edizione: 2020
pagine: 230
Il volume rappresenta un'accurata rivisitazione critica della personalità artistica di Stefano Pugliese da Putignano (1470 c.-dopo il 1538), il più noto e prolifico fra gli scultori pugliesi attivi tra Quattro e Cinquecento, e segue, a trent'anni esatti di distanza, il volume sullo stesso argomento della stessa autrice edito nel 1990. La necessità di dedicare allo scultore un nuovo, più aggiornato e approfondito studio, accompagnato da un pregevole apparato iconografico in buona parte realizzato per l'occasione e finalizzato a favorire una più vasta conoscenza della sua arte presso il pubblico degli studiosi e degli appassionati, nasce dalla presa d'atto dei grandi passi in avanti compiuti dagli studi sulla scultura rinascimentale pugliese dal 1990 ad oggi, che hanno consentito di distinguere chiaramente la personalità artistica di Stefano rispetto a quella di altri scultori coevi con i quali era stato spesso confuso in passato. Il grande numero di restauri che hanno interessato le opere di Stefano da Putignano negli ultimi anni permettono inoltre di valutare meglio le sue qualità di “virtuoso” scultore, aggettivo con cui l'artista viene definito in una fonte settecentesca. Il volume ripercorre la storia critica dello scultore e tratteggia ampiamente l'ambiente storico e storico-artistico in cui egli si trovò ad operare, proponendo nuove, inedite direzioni d'indagine sulla sua formazione, avvenuta in loco e presumibilmente perfezionata in area lombarda, e prendendo in esame l'intero corpus delle sue opere, costituito da oltre un centinaio di sculture in pietra scolpita e vivacemente policromata sparse in un territorio molto vasto, che va dalla Terra di Bari alle attuali province di Brindisi, Lecce, Taranto e Matera (quest'ultima sino al 1663 parte integrante della “Terra d'Otranto”).
La Puglia al tempo dei Borboni. Storia, arte, cultura
Libro
editore: Adda
anno edizione: 2000
pagine: 300
Gaetano Stella scultore barese del Novecento
Clara Gelao
Libro: Copertina rigida
editore: Congedo
anno edizione: 2009
pagine: 306
La provincia di Bari. Magnifica, questa terra! Ediz. multilingue
Clara Gelao
Libro: Libro rilegato
editore: L'Orbicolare
anno edizione: 2010
pagine: 120
Bari, la Puglia e Venezia
Vito Bianchi, Clara Gelao
Libro
editore: Adda
anno edizione: 2013
pagine: 332
I musei di enti locali e istituzionali in Puglia. Storia e identità
Libro: Libro in brossura
editore: CLUEB
anno edizione: 2013
pagine: 184
I musei civici italiani rappresentano una realtà culturalmente rilevante nel ricco tessuto che si è sviluppato storicamente nelle nostre variegate comunità urbane, con una vicenda e una diffusione territoriale tali che nel tempo hanno determinato una grande tradizione. Per valorizzare la rete dei musei locali l'ANMLI ha promosso questa collana dedicata al progetto "Museo civico. Tradizione e innovazione" in cui si raccolgono gli Atti del ciclo di convegni regionali, organizzati per svilupparne criticamente un'analisi comparata. Il quinto volume della collana è dedicato ai musei pugliesi di enti locali e istituzionali, il cui numero supera, secondo le rilevazioni compiute, il centinaio. Prevalgono nettamente i musei archeologici, ma si contano anche alcuni importanti musei storico-artistici (Bari, Barletta, Lecce, Foggia). Vi figurano inoltre musei "d'artisti", musei diocesani (questi ultimi letteralmente moltiplicatisi di recente), e di tradizioni popolari. Rispetto al passato, si registrano anche mutamenti nella gestione museale, dato che alcuni istituti si sono organizzati in forma di fondazione, cosa che sicuramente ha dato loro un maggiore impulso rispetto al passato.
Andrea Mantegna scultore e la Sant'Eufemia di Montepeloso
Clara Gelao
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2013
pagine: 182
Il volume giunge a qualche anno di distanza dalla mostra di Mantova del 2006 che per la prima volta ha affrontato in maniera diretta la problematica di Mantegna scultore e dove è stata esposta per la prima volta, con l'attribuzione al grande artista, la statua in pietra di Nanto policromata raffigurante Sant'Eufemia proveniente dalla cattedrale di Montepeloso (oggi lrsina), in Basilicata, resa nota dalla Gelao sin dal 1996 e giunta nel piccolo centro lucano intorno al 1454 da Padova, per volontà del presbitero Roberto de Mabilia, rettore della chiesa padovana di San Daniele, e autore di una consistente donazione alla cattedrale del suo paese d'origine. Statua di stupefacente qualità che, quasi ignorata al momento della sua pubblicazione, ha visto in seguito consolidarsi due schieramenti critici, l'uno favorevole a considerarla, sulla scorta degli elementi portati dalla Gelao, l'unica testimonianza certa dell'attività di Mantegna scultore, l'altro propenso ad attribuirla a Pietro Lombardo, anche se, in quest'ultimo caso, la cronologia viene fatta oscillare tra il 1454 e il 1470, se non oltre. A raccontare la vicenda dell'arrivo della statua a Montepeloso, e di tutte le altre opere componenti la donazione è, nel 1592, un poemetto agiografico di Pasquale Verrone, arcidiacono della cattedrale di Montepeloso nonché intellettuale ben inserito nell'ambiente romano...