Libri di Cesare Bocci
Pesce d'aprile. Lo scherzo del destino che ci ha reso più forti
Daniela Spada, Cesare Bocci
Libro: Libro in brossura
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2019
pagine: 200
La prima domenica a casa dopo il parto con la piccola Mia che aspetta di essere allattata, poi un improvviso dolore cancella tutto. È il 1° aprile 2000. Daniela Spada si risveglierà dal coma dopo venti giorni per ritrovarsi in un incubo ancora più grande: il lungo percorso per riprendersi dalle conseguenze di un ictus bastardo che ha colpito il cervelletto. "Non camminerà più", avverte il medico. "Certo che lo farà!" risponde il suo compagno Cesare Bocci, il volto televisivo di Mimì Augello e di tante fiction di successo, che ha più fiducia nella forza della sua donna che nelle diagnosi. E il tempo gli dà ragione: lottando contro il dolore e lo sconforto, contro un servizio sanitario a volte poco umano, e contro il rimpianto per tutto quello che l'ictus si è portato via - i primi mesi di Mia, il lavoro, la moto, il sax, lo sci d'acqua, il ballo... Daniela si è rimessa in piedi, più coraggiosa di ogni pronostico: ha ripreso a guidare, si è inventata una nuova professione e ha recuperato giorno dopo giorno il rapporto speciale con la figlia. A distanza di sedici anni, Daniela e Cesare hanno deciso di raccontare la loro storia, per dimostrare che un ictus non è la fine del mondo e, a modo suo, ha lasciato anche inattesi regali: straordinarie prove d'affetto, la scoperta di una forza insospettata, una famiglia sempre più solida. Perché, come dice Daniela, "invece di pensare a quello che non potete più fare, pensate a quello che avete in più".
Buggiano dopo l'unità. Feste e mercati in un centro della Valdinievole
Cesare Bocci, Riccardo Maffei, Tania Pasquinelli
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2011
pagine: 272
Il volume ricostruisce con puntualità le trasformazioni economiche e sociali dell'area buggianese nel periodo postunitario. I due saggi che lo compongono affrontano altrettanti grandi filoni di ricerca, il mercato e la festa, per come si sono evoluti in un contesto nel quale era predominante l'attività agricola. Il mercato, da intendere come momento nel quale si unificavano allevamento, produzioni, contrattazioni, commercio e vendite di prodotti animali o della lavorazione della terra, viene seguito nelle sue trasformazioni tramite una documentazione inedita tratta principalmente dagli archivi comunali. La festa è indagata nei passaggi che hanno portato dalla Toscana della fine del granducato lorenese, nella quale i festeggiamenti erano principalmente di carattere religioso e folclorico, al periodo liberale, quando si svilupparono rituali pubblici laici e civili e presero forza tendenze anticlericali, quindi al periodo fascista, durante il quale ogni attività doveva essere in linea con lo spirito del regime mussoliniano, per finire al quinquennio successivo alla conclusione della seconda guerra mondiale, quando si delineò la fine del carattere eminentemente agricolo della nazione.
Pesce d'aprile. Lo scherzo del destino che ci ha reso più forti
Daniela Spada, Cesare Bocci
Libro: Libro in brossura
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2016
pagine: XVIII-197
La prima domenica a casa dopo il parto con la piccola Mia che aspetta di essere allattata, poi un improvviso dolore cancella tutto. È il 1° aprile 2000. Daniela Spada si risveglierà dal coma dopo venti giorni per ritrovarsi in un incubo ancora più grande: il lungo percorso per riprendersi dalle conseguenze di un ictus bastardo che ha colpito il cervelletto. "Non camminerà più", avverte il medico. "Certo che lo farà!" risponde il suo compagno Cesare Bocci, il volto televisivo di Mimì Augello e di tante fiction di successo, che ha più fiducia nella forza della sua donna che nelle diagnosi. E il tempo gli dà ragione: lottando contro il dolore e lo sconforto, contro un servizio sanitario a volte poco umano, e contro il rimpianto per tutto quello che l'ictus si è portato via - i primi mesi di Mia, il lavoro, la moto, il sax, lo sci d'acqua, il ballo... Daniela si è rimessa in piedi, più coraggiosa di ogni pronostico: ha ripreso a guidare, si è inventata una nuova professione e ha recuperato giorno dopo giorno il rapporto speciale con la figlia. A distanza di sedici anni, Daniela e Cesare hanno deciso di raccontare la loro storia, per dimostrare che un ictus non è la fine del mondo e, a modo suo, ha lasciato anche inattesi regali: straordinarie prove d'affetto, la scoperta di una forza insospettata, una famiglia sempre più solida. Perché, come dice Daniela, "invece di pensare a quello che non potete più fare, pensate a quello che avete in più".