Libri di Carlo Curtaz
Storia di Gratien. Ritratto di un uomo
Carlo Curtaz, Paolo Curtaz
Libro: Libro in brossura
editore: Le Château Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 68
Siamo anche il nostro passato. Non solo quanto abbiamo vissuto ma anche le storie dei nostri genitori, dei nonni, dei nostri avi. Conoscere il loro percorso, voltandoci indietro per vedere da dove veniamo, aiuta a sentirci parte di un cammino. Così Carlo e Paolo Curtaz, ognuno col proprio stile e con la propria sensibilità, si sono messi alla ricerca del bisnonno Gratien Gorraz, colpito dalla damnatio memoriae, padre naturale di nonno Aimé. Quel bisnonno lontano, fuggito in America, ha segnato la storia di due famiglie e l’averlo in parte ritrovato, in maniera inattesa e sorprendente, ha permesso di ricostruire alcune parti mancanti di una piccola storia di paese di inizio Novecento. Carlo, immaginando in un racconto le emozioni e le difficili decisioni prese da Gratien; Paolo, recuperando le tracce storiche del bisnonno scomparso. Un tributo alla memoria, perché ogni vita è preziosa e merita di essere ricordata, uno sguardo privato e personale rivolto al passato da condividere con i lettori di Carlo e Paolo, legati dalla passione per la Scrittura e qui, per la prima volta, co-autori di una vicenda che li riguarda.
Io, dalla stanza sei
Carlo Curtaz
Libro: Libro in brossura
editore: Le Château Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 72
Antonio, Onorina e André sono i narratori di "Io, dalla stanza sei". Ognuno di loro racconta i fatti salienti della propria esistenza descrivendo con semplicità le speranze disattese, le disavventure, le frustrazioni che lo hanno portato – quasi inevitabilmente – ad abusare dell'alcol “per sentirsi meglio”. I protagonisti, che non si conoscono, si ritroveranno per caso ricoverati assieme nella stanza sei del reparto di gastroenterologia all’Ospedale Beauregard. I tre sono appesi a un filo tra la vita e la morte in un giorno del tutto speciale, caratterizzato da una sorta di eccitazione collettiva. L’autore descrive il male, ma non condanna. Né affronta il tema dell’alcolismo in termini moralistici. Piuttosto fa affiorare nei confronti di chi viene messo all’angolo dalle vicissitudini della vita e dalle proprie fragilità, una rispettosa compassione

