Libri di C. Coppola
Manhès. Un generale contro i briganti
Libro: Libro in brossura
editore: Trabant
anno edizione: 2022
pagine: 104
Eroe o carnefice? Benefattore o flagello? Il giudizio dei posteri non è mai stato concorde sulla figura di Charles-Antoine Manhès, aiutante di campo di Gioacchino Murat, incaricato negli anni 10 del XIX secolo della repressione del brigantaggio negli Abruzzi e nelle Calabrie. Il presente volume raccoglie le più significative testimonianze sulla vita dell'ufficiale napoleonico: a partire dalle cronache francesi del tempo, passando per storici del calibro di Colletta e Botta, fino ai tempi del brigantaggio post-unitario, si delinea un percorso storiografico nel corso del quale la figura di Manhès è stata via via interpretata come quella di un fedele servitore dello Stato, un benemerito pacificatore, un crudele invasore straniero e persino un genocida. Un personaggio storico oggi dimenticato, ma popolarissimo nell'800, capace di racchiudere in sé tutte le contraddizioni di un'epoca.
Figli di B. ad una voce per il teatro
Libro: Copertina morbida
editore: FaLvision Editore
anno edizione: 2013
pagine: 136
La grande bionda. Riduzione radiofonica da Dorothy Parker
Aldo Rosselli, Raffaella Aldrighetti, Claudio Frosi
Libro: Copertina rigida
anno edizione: 2007
pagine: 80
Le imposte sui redditi nel Testo Unico. Volume 1
Maurizio Leo
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2018
pagine: 3116
Mexico city blues. Testo inglese a fronte
Jack Kerouac
Libro: Copertina morbida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2011
pagine: 289
Richiamo autenticamente esotico, Città del Messico non rappresenta in questa raccolta poetica il motivo palesemente dominante, quanto un dato nascosto da scoprire tra le pieghe della biografia del poeta che, vivendo a San Francisco, poteva reperire nella capitale centro-americana ogni tipo di droga a basso prezzo: quella droga che, peraltro, resta l'elemento prepotentemente espresso e non solo soggiacente alla nascita della scrittura di Kerouac. Mexico City diventa allora trampolino di lancio verso altri mondi fino a restare soffocato, come oggetto lirico, nella ragnatela dei numerosi temi che la raccolta sa proporre: da quelli orientalisti del filone Zen a quelli di viaggio, dai motivi dell'amicizia al senso di nostalgia per un'America che si colora ancora delle sue accese contraddizioni. "Mexico City Blues è un grande classico. È un'opera originale, con un discorso molto personale, di una musicalità notevole. Un'opera di genio continuato, una suite di 242 poesie, come i Sonetti di Shakespeare, in cui Kerouac "jezza" la lingua americana". (Allen Ginsberg)