Libri di B. Cupertino
Io non ti ho mai promesso l'eternità
Tununa Mercado
Libro: Libro in brossura
editore: Poiesis (Alberobello)
anno edizione: 2011
pagine: 392
"Io non ti ho promesso l'eternità" è la storia della persecuzione e della diaspora di una famiglia ebrea inseguita dall'aggressione nazista. Attraverso questa storia la Mercado, costretta più volte all'esilio (1966-1971 in Francia, 1974 in Messico), per la feroce dittatura istaurata in Argentina, ricostruisce numerosi spazi della memoria narrativa attraverso Germania, Francia, Spagna, Messico, Israele,in una prospettiva che potremmo ben definire "transatlantica". Il fine del progetto letterario della scrittrice è quello di prevenire l'oblio, evitarlo benché questa operazione richieda un consistente supplemento di dolore. La trama della narrazione sminuzzata con ramificazioni, affluenti e rizomi, recupera tutta intera la memoria per proporre un meccanismo salvifico, mettendoci in guardia sui pericoli della strategia dell'oblio che in Argentina, come durante la dittatura hitleriana, ha legittimato le barbarie. "Io non ti ho mai promesso l'eternità" racchiude la volontà di vedere oltre la rigidità dei dogmi e della gratuita mistificazione della negazione di valori, diritti, culture e umanità.
La mia vita accanto a Michele che non si sveglia mai
Antonia Guarini
Libro: Libro in brossura
editore: Poiesis (Alberobello)
anno edizione: 2011
pagine: 77
Vivere per Isa è conservare a lungo la salute, vivere è per lei non poter invecchiare perché c'è un figlio di cui prendersi cura per sempre. Un figlio che dorme affianco a lei da dieci anni, senza mai svegliarsi. Michele, il cui corpo è sano negli organi vitali che continuano a funzionare, è morto alla vita o ha una vita parallela che è difficile e doloroso indagare. Il reale del trauma incombe su Michele, egli è ormai oggetto del trauma non più soggetto della sua vita. Ma ritorna ad essere soggetto, pur con tutti i limiti che la condizione del coma comporta, solo perché c'è una madre che ne suppone la soggettività, non di quello che è stato, ma di quello che è oggi. Michele non parla, ma sua madre gli parla, non si attende da lui una parola, ma gli si rivolge come soggetto di parola e di sofferenza. Questo figlio vive dunque, non solo per le cure di una madre ma anche, e soprattutto, perché lei lo attende come soggetto, non di una parola, che non verrà, ma perché sa che Michele ha qualcosa di indicibile da dire. La storia di Isa è la Storia unica di una donna che prova a dare senso alla sua vita perché solo così può tentare di restituire senso a quella di Michele.