Libri di B. Arzeni
L'eletto
Thomas Mann
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 272
Libera rielaborazione di una leggenda medievale, L'eletto (1951) narra la storia di Gregorio Magno: nato da un rapporto incestuoso, il futuro papa viene allevato da un pescatore; un giorno salva la donna che ignora essere sua madre, se ne innamora e la sposa. Quando scopre la verità, si ritira a espiare per decenni come eremita fino a quando, secondo una profezia, viene portato a Roma per occupare la sede papale vacante. Thomas Mann dissolve in un'ironia dal sapore grottesco una materia tragica che affonda le radici nelle profondità del mito e nel buio della storia del Novecento, e consegna ai lettori il suo sogno di una comunità retta da una universalità spirituale e da un grande progetto civile.
L'eletto
Thomas Mann
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 264
Libera rielaborazione di una leggenda medievale sulla vita di Gregorio Magno, "L'eletto" (1951) riecheggia grandi miti dell'Occidente, primo tra tutti quello di Edipo, ma anche la vicenda di Mosè o il folle amore di Narciso. Nato da un rapporto incestuoso, il piccolo Gregorio viene allevato da un pescatore; un giorno salva la donna che ignora essere sua madre, se ne innamora e la sposa. Quando scopre la verità, si ritira a espiare vivendo come eremita fino a quando, secondo una profezia, viene portato a Roma per occupare la sede papale vacante. Thomas Mann dissolve in un'ironia dal sapore grottesco una materia tragica che affonda le radici nelle profondità del mito e nel buio della storia del Novecento, e consegna ai lettori il suo sogno di una comunità retta da una universalità spirituale e da un grande progetto civile.
Giuseppe e i suoi fratelli. Volume Vol. 2
Thomas Mann
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: XX-363
"Faccio iniziare la storia della vita di Giuseppe, il primogenito della graziosa e bella Rachele, intorno al 1400 a.C, quando in Egitto regnavano i due più famosi Amenhotep, III e IV, da cui risulta che Giuseppe non era 'realmente' il pronipote dell'uomo che da Charran in Mesopotamia emigrò per primo nelle terre occidentali, perché Abramo era vissuto seicento anni prima, al tempo di Hammurapi, il legislatore. Ciò non impedisce che il grazioso e bel Giuseppe si ritenesse suo pronipote, perché la difficoltà, fonte di grandissimo diletto, consiste nel fatto che io racconto di uomini i quali non sanno precisamente chi sono, e perciò la coscienza del loro 'Io' si fonda molto meno sulla chiara distinzione del punto in cui, tra passato e futuro, si situa la loro esistenza che sulla identità col proprio 'tipo' mitico..." (Thomas Mann)
Giuseppe e i suoi fratelli. Volume Vol. 4
Thomas Mann
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: XVI-678
"'Giuseppe e i suoi fratelli' non è un romanzo sugli Ebrei, ma un canto allegro e serio al tempo stesso che celebra l'uomo e fa discendere la sua benedizione non solo sul pupillo di Giacobbe, trascinato dalla vita a compiere un apprendistato tanto severo quanto splendido, ma sull'umanità stessa. Ho avuto cura di caratterizzare Giuseppe come una natura d'artista ed è certamente una benedizione quale si conviene a un artista quella che egli riceve dal padre. Il fascino umano che emana la condizione di ogni artista consiste in questa doppia benedizione: quella che discende dall'alto e quella dell'abisso; è il fascino dei sensi che si fanno spirito e dello spirito che diviene corpo; è una dote che discende dal fondamento materno della vita, dalla sfera dell'istinto, del sentimento, del sogno, della passione; ed è dote che discende dalla sfera paterna della luce dello spirito, della ragione, dell'intelletto, del giudizio ordinatore." (Thomas Mann)
Giuseppe e i suoi fratelli. Vol. 1: Le storie di Giacobbe
Thomas Mann
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 493
"In 'Giuseppe e i suoi fratelli' si è voluto vedere un romanzo sugli Ebrei, anzi per gli Ebrei. La scelta dell'argomento veterotestamentario non fu certo un caso. Essa era senza dubbio in segreta, testarda e polemica relazione con tendenze del tempo che mi ripugnavano visceralmente, con il razzismo giunto in Germania a livelli inauditi, che costituisce una componente fondamentale del volgare mito fascista. Scrivere un romanzo che è una sorta di monumento allo spirito ebraico era attuale, proprio perché appariva inattuale. Ed è vero, il mio racconto si attiene con una fedeltà sempre per metà scherzosa ai dati della Genesi e spesso va letto come esegesi e amplificazione della Torah, come un midrash rabbinico." (Thomas Mann)
Giuseppe e i suoi fratelli
Thomas Mann
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 765
"Il terzo 'Giuseppe' per il suo contenuto erotico è la parte più romanzesca di un'opera che nella sua totalità richiedeva di fare del romanzo qualcosa di diverso rispetto a quanto s'intende comunemente. La variabilità di questa forma letteraria è sempre stata molto grande. Ma oggi sembra quasi che nell'ambito del romanzo rientri soltanto quel che non è più romanzo. Forse è sempre stato così. Per quanto riguarda 'Giuseppe in Egitto', nonostante tutta la psicologia, si troverà stilizzato in senso mitico anche l'elemento romanzesco-erotico, il che vale specialmente per la satira sessuale di invenzione fiabesca racchiusa nelle figure dei due nani. 'Giuseppe in Egitto' mi appariva senz'ombra di dubbio o quasi il culmine poetico dell'opera, anche per la riabilitazione in senso umano che mi ero proposto, l'umanizzazione della figura della moglie di Potifar, la storia dolorosa della sua passione per il maestro di palazzo cananeo al servizio del marito tale solo di nome." (Thomas Mann)
Fiaba. Conversazioni di profughi tedeschi
Johann Wolfgang Goethe
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2006
pagine: 198
Apparse per la prima volta a puntate sulle "Horen", la rivista di Schiller, nel 1795, le Conversazioni di profughi tedeschi furono più volte accostate al Decamerone; qui, infatti, una nobile famiglia tedesca, in fuga di fronte all'incalzare dell'esercito napoleonico, inganna il tempo e l'angoscia scambiandosi fantasiosi racconti di argomento leggero: storie di fantasmi, immuni però dal gusto dell'orrido, arguti racconti morali ed una splendida favola assolutamente fantastica (Fiaba, appunto) che per la sua qualità ha avuto nel tempo una vita anche autonoma rispetto al resto dell'opera. Momento singolare nella produzione goethiana, opera anticipatrice per molti versi della cultura letteraria successiva - e si pensi alla fortuna del genere 'fantastico' negli scrittori romantici tedeschi - le Conversazioni spingono insieme, come scrive Italo Alighiero Chiusano nella prefazione, "nella direzione di un affrancamento dalle tempeste e dal disordine per arrivare ad una pacificazione interiore, ad una saggia maturità, ad un orizzonte di luce e di quiete".
L'eletto
Thomas Mann
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1998
pagine: 256
Libera rielaborazione di una leggenda medievale sulla vita di Gregorio Magno, «L'eletto» riecheggia grandi miti dell'umanità occidentale, primo tra tutti quello di Edipo, ma anche la vicenda di Mosè o il folle amore di Narciso. Nato da un rapporto incestuoso tra fratello e sorella, il piccolo Gregorio viene allevato da un pescatore fino al giorno in cui salva la donna che ignora essere sua madre, se ne innamora e la sposa. Quando scopre la verità, si ritira a espiare vivendo per decenni come eremita su un isolotto fino al giorno in cui, secondo le parole di una profezia, viene condotto a Roma per occupare la sede papale vacante. In questa che è una delle sue opere più mature Thomas Mann riesce a dissolvere in un'ironia dal sapore grottesco una materia estremamente tragica che affonda le proprie radici nelle profondità del mito e nel buio della storia del Novecento, consegnandoci il suo sogno di una comunità retta da una universalità spirituale e un grande progetto civile.