Libri di Aurora Venturini
Noi, i Caserta
Aurora Venturini
Libro: Libro in brossura
editore: Sur
anno edizione: 2023
pagine: 223
Nella soffitta della casa della sua infanzia, Chela Stradolini passa in rassegna un baule colmo di carte, taccuini e fotografie. Sono tesori perduti, ricordi che un pezzo alla volta ricostruiscono la sua biografia. L'infanzia nell'Argentina degli anni Venti, con la famiglia aristocratica che la considerava brutta, troppo magra e scura per il gusto dell'epoca - che importava se era intelligentissima, se era superdotata. Una madre severa, con l'eterno rammarico di pianista fallita. Un padre ostile, crudele. Una sorella nemica, cui tutti vogliono più bene che a lei. Un fratello «quasi bambino, quasi insetto, quasi frutto, quasi fiore». E l'adolescenza in collegio, la scoperta della letteratura, un amore impossibile. Le notti domate a suon di sonniferi e tranquillanti, i primi viaggi a Parigi, in Cile, a Roma e poi finalmente in Sicilia, dove ancora viveva la prozia Angelina. Solo con lei, e solo lì, nella tenuta dei Caserta, la nostra indomita protagonista troverà un po' di pace, e scoprirà le origini della propria singolarità. Come già nel romanzo "Le cugine", in questo libro Aurora Venturini torna a indagare le storture intime e sociali che governano le nostre vite, soprattutto il grande mistero che è ogni famiglia, mostrandoci come solo lei sa fare che può esserci luce e bellezza anche nell'infernale dolore di ogni legame.
Le cugine
Aurora Venturini
Libro: Libro in brossura
editore: Sur
anno edizione: 2022
pagine: 202
Se abbiamo sempre creduto, come diceva Tolstoj, che tutte le famiglie felici si somigliano, forse non abbiamo mai letto Aurora Venturini. "Le cugine" racconta la storia della famiglia Riglos, felice e infelice a suo modo. Una famiglia disfunzionale, certo, dalla quale gli uomini sembrano essersi dileguati: c'è la madre, un'insegnante in pensione, c'è Betina, «errore della natura», e c'è Yuna, che nonostante abbia dei problemi con il linguaggio è la protagonista e indimenticabile narratrice. La conosciamo quando è solo una ragazzina, testimone arguta e implacabile delle disgrazie che la circondano – deformità, violenze, separazioni burrascose – e la seguiamo fino a vederla diventare una pittrice di successo. Nel suo monologo torrenziale, in cui la punteggiatura è fatica e ostacolo, Yuna sembra dirci che da vicino nessuno è normale, e che delusioni, sofferenza e oblio fanno in fondo parte della vita. "Le cugine" è un romanzo di formazione oscuro e brutale, che guarda là dove il nostro occhio non vuole mai posarsi – alla mostruosità e all'infermità mentale – con una prosa ingenua e crudele in parti uguali, lontana da ogni idea di politically correct, eppure vicinissima a ciò che accade quando la letteratura incontra una sfrenata originalità. Prefazione di Mariana Enriquez.