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Libri di Augusto Amabili

Via di qui

Via di qui

Augusto Amabili

Libro: Libro in brossura

editore: Firenzelibri

anno edizione: 2021

pagine: 56

Nel cuore la fiamma negli occhi la scintilla nella penna il fuoco nelle parole un messaggio: per vedere la bellezza basta che ti guardi allo specchio. Questa è l'anatomia poetica di "Via di qui", via di qui per cercarsi e ritrovarsi magari migliorati oppure distrutti, non lo sapremo fin quando non sarà troppo tardi. È poesia. È la nostra meravigliosa impermanenza in divenire tra le cadute pindariche.
10,00

La convalescenza

La convalescenza

Augusto Amabili

Libro

editore: Fara

anno edizione: 2008

9,00

Il panorama verticale

Il panorama verticale

Augusto Amabili

Libro

editore: Sigismundus

anno edizione: 2013

"Se nel precedente libro, 'La gettata del cielo', sin dal titolo veniva suggerita una prospettiva piana, orizzontale, in questo nuovo lavoro l'ottica viene rovesciata, nella solo apparente dicotomia alto/basso, terreno/celeste. 'Il panorama verticale' è infatti il libro di un poeta cosciente che non si possa, in poesia e forse neppure nella vita stessa, separare ciò che è ascesa e ciò che ancoraggio al presente, ai suoi impantanamenti, alle sue sofferenze. E che anzi in questa necessaria convivenza sente di volere far risiedere la sua arte. Leggendo questi versi, Augusto, sembra di sentire un amico rivelare i suoi deliri con le lacrime agli occhi; chissà se commosso, accecato dal neon del bar, o provato dai suoi scavi nell'oscurità; o ancora perché 'di tristezza piangi più che di paura'. Ciò che importa è guardarti negli occhi mentre canti." (dalla prefazione di Raimondo Iemma)
11,00

La gettata del cielo

La gettata del cielo

Augusto Amabili

Libro: Copertina morbida

editore: Sigismundus

anno edizione: 2011

pagine: 72

"Ci sono poeti ai quali non si confanno prefazioni o note critiche di sorta, per la stessa ragione che li vuole alieni alle regole codificate della letteratura. Questi poeti vestono male qualsiasi discorso critico che si voglia loro cucire addosso, e ad esso rispondono come la carne viva risponde alla camicia di forza. In qualche modo è la poesia stessa che si ribella al proprio commento e chiede al contrario che l'unico ascolto sia rivolto ad essa, sola fonte di verità, annullando nel suo esporsi ogni artificio che si sovrapponga alla sua forza di 'persuasione'. Non è un letterato, né un intellettuale, né uno studioso questo piccolo uomo soltanto poeta, e a cercare tra i poeti italiani del secondo novecento pochi mi sembrano appartenere alla sua famiglia, forse Luigi Di Ruscio, il poeta operaio, come Augusto marchigiano di nascita, e come lui operaio per scelta." Dall'introduzione di Danni Antonello.
11,00

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