Libri di Arianna Desideri
Roma 70. Interventi e pratiche artistiche nello spazio urbano
Arianna Desideri
Libro: Libro in brossura
editore: Terre Blu
anno edizione: 2020
pagine: 228
Negli anni Settanta Roma rappresenta un laboratorio artistico d'avanguardia. Lo spazio urbano, inteso come “spazio sociale”, diviene per gli artisti un orizzonte in cui testare i limiti della disciplina; un'area in cui dare avvio a processi di reinvenzione creativa insieme alle comunità. Rintracciando i punti di discontinuità e di contatto con il panorama nazionale, il volume si propone di ricostruire le esperienze artistiche romane legate all'operatività estetica, tendenza teorizzata da Enrico Crispolti e presentata alla Biennale di Venezia del 1976. I casi indagati – alcuni per la prima volta oggetto di un approfondimento critico – rispecchiano l'originalità e la complessità della situazione romana: dalle iniziative promosse dal Comune, ai collettivi che si confrontano con la dimensione urbana, agli esempi radicati nel territorio con una forte vocazione sociale. Osservare la capitale attraverso il rapporto tra arte e città equivale allora a indagare, secondo nuove coordinate, Roma negli anni Settanta e la sua natura di “palinsesto”.
Lontano vicinissimo ultrablu. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Ultrablu
anno edizione: 2020
pagine: 164
"Lontano vicinissimo Ultrablu" è il progetto inaugurale della nuova sede di Ultrablu, associazione che dal 2017 promuove attività artistiche generate dalla (neuro)diversità. Un catalogo e una mostra, a cura di Arianna Desideri, per presentare le opere degli autori che sperimentano all’interno dell’atelier di arti visive, performative e digitali. Soggetti, tecniche e storie eterogenee danno espressione allo sguardo neurodivergente, alle sue forme e peculiarità, in un dialogo collettivo in cui rintracciare singoli percorsi e immaginari, oltre che affinità e discontinuità con i movimenti dell’Art brut e dell’Outsider Art. Ma soprattutto, "Lontano vicinissimo Ultrablu" è un invito aperto, è una prospettiva, un augurio; è una soglia da attraversare per (de)costruire mondi possibili e il rapporto con l’altro, per ripensare comunità dove la diversità è un valore d’apprendimento reciproco, una risorsa relazionale.