Libri di Arianna Brunori
Imputazione e colpa. L'invenzione della volontà
Arianna Brunori
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 208
Come si diventa colpevoli? Che cosa rende un atto umano imputabile? A tali domande il pensiero moderno, senza apparenti eccezioni, ha risposto: la volontà. L’imputazione della colpa presuppone sempre la volontarietà dell’agire; non si può imputare che la colpa commessa volontariamente. Il saggio di Arianna Brunori si propone di interrogare questo nesso, tanto per il tramite di un’indagine sulla sua genesi, quanto attraverso una messa in questione della sua valenza in campo etico. Come infatti dimostra lo studio del pensiero antico e della teologia patristica, non solo il legame tra questi concetti non ha nulla di evidente e naturale, ma il rapporto tra di essi va di fatto invertito: storicamente non la constatazione del carattere volontario di un’azione ha fondato la possibilità della sua imputazione, ma, al contrario, l’esigenza di legittimare le punizioni ha portato all’elaborazione della nozione di volontà. L’invenzione della facoltà che distingue l’essere umano dagli altri viventi, che dovrebbe attestarne la superiorità, è funzionale, cioè, alla sua condanna. In questo senso, la storia luminosa del progressivo ampliamento del libero arbitrio è, insieme, anche quella del suo oscuro rovescio – ciò che già Nietzsche chiamava «vivisezione della coscienza», l’ancoraggio sempre più profondo, nel cuore della stessa natura umana, della colpa e del peccato. Come si legge in uno dei frammenti che prelude al Processo di Kafka: «Tu sei libero e per questo sei perduto».
Aere perennius. Il dialogo con l’antico fra Medioevo e prima modernità
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2021
pagine: 276
Questo fascicolo monografico raccoglie gli studi presentati durante due giornate seminariali svoltesi presso la Scuola Normale Superiore di Pisa nel novembre 2019. Scopo di queste giornate è stato lo studio dell’eredità della cultura classica nell’arco cronologico che spazia dal XII secolo al primo Umanesimo. I numerosi contributi raccolti sono stati accorpati in tre macro-aree di competenza: a una prima area, dedicata ai classici nel panorama mediolatino e romanzo fra XII e XIV secolo (con lavori su opere in latino medievale e nelle lingue d’oc e d’oil), segue una sezione in cui, attraverso angolazioni diverse, si è cercato di gettare luce sul valore dicotomico conferito alla tradizione classica da parte di Dante, Petrarca e Boccaccio. L’ultima area è incentrata su alcuni casi particolarmente significativi di ripresa e risemantizzazione di miti classici nella letteratura tra Medioevo e Rinascimento, senza trascurare il coevo versante delle arti figurative.