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Libri di Ariana Harwicz

Il rumore di un'epoca

Il rumore di un'epoca

Ariana Harwicz

Libro: Libro in brossura

editore: Ledizioni

anno edizione: 2024

pagine: 169

Nell'era dell'arte segnata dai sensitivity readers, la cultura della cancellazione, la strumentalizzazione dei collettivi, l'intrattenimento fine a se stesso e i mandati di inclusività, Ariana Harwicz denuncia i limiti e le distorsioni del politicamente corretto, di una scrittura indottrinata, governata da criteri extra artistici e messa al servizio della domanda. Erede del concetto sartriano d'impostura, sostenitrice di un'etica del linguaggio fondata sulla belligeranza, difende la disobbedienza, il paradosso, la violenza come campi di tensione vitali per l'arte. Opera intergenerica, che ricorda il testo programmatico delle avanguardie storiche, riunisce elementi del manifesto, il decalogo e l'epistolario per smantellare le logiche commerciali del campo letterario con i suoi spazi espressivi preferiti: festival, cene sociali, eventi in stadi, premi. Nei silenzi tra le lettere scambiate con lo scrittore e traduttore cileno Adan Kovacsics si racconta anche un'altra storia: quella del romanzo Perder el juicio. Concepito come un elogio della contro scrittura, questo libro è il dispiegamento di una straordinaria forma di intelligenza: il pensiero divergente.
16,00

Disertare

Disertare

Ariana Harwicz, Mikaël Gómez Guthart

Libro: Libro in brossura

editore: Ledizioni

anno edizione: 2023

pagine: 135

Disertare: una parola che evoca un mondo. Disertare come atto fondativo della letteratura argentina, sin dalla tradizione gauchesca. Latitanza linguistica, confini fluidi, allontanamento volontario da schemi culturali monolitici ed ereditati. Un titolo che è una paronomasia efficace perché riassume i punti focali del libro: disertare-dissertare, mettendo in relazione transitiva (e conflittiva) l’atto del fuggire e del parlare. In questo libro lo spostamento si traferisce dallo spazio geografico alla lingua: la diserzione diventa metafora della scrittura extraterritoriale e globalizzata. Harwicz e Gómez Guthart riflettono a due voci sui limiti della negoziazione tra testo di partenza e lingua di arrivo così come sull’influenza del bilinguismo e delle migrazioni nella formazione dell’idioletto di uno scrittore. In questo modo, disertare diventa un’apologia della clandestinità virtuosa del linguaggio, una difesa dello “stare fuori dalla legge” nel senso di mettere in pratica una scrittura eccentrica, sconvolgente, ribelle nei confronti del canone e delle aspettative dell’orizzonte d’attesa.
12,90

Baci all'inferno

Baci all'inferno

Ariana Harwicz

Libro: Libro in brossura

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2022

pagine: 208

L'oggetto che vi trovate tra le mani non è un semplice romanzo: è un'esperienza di lettura tra le più perturbanti che possiate fare oggi. Ma andiamo per ordine: "Baci all'inferno" comprende due romanzi brevi, "La debole di mente" e "Precoce", legati tra loro dal tema della relazione fra madre e figli. Nel primo, l'autrice ci conduce nei meandri di un rapporto quasi animale tra una madre e una figlia. Nel flusso di coscienza che riprende una forte tradizione europea femminile (da Virginia Woolf a Nathalie Sarraute) si innesta però con violenza una vena grottesca che richiama tanta grande letteratura latino-americana. Narrato in brevi scene, "La debole di mente" è costellato di emozioni estreme e corpi violati, da un'infanzia fragile a un finale tanto straordinario quanto imprevedibile. Al centro di "Precoce" è stavolta il rapporto tra madre e figlio: entrambi diseredati, nuovi poveri europei, la loro vita in comune è un rovesciamento totale dei ruoli familiari classici, che mette in questione il significato stesso e i presunti doveri della maternità. In uno stile disincarnato, spoglio di ogni ornamento e convulso come la vita stessa, "Precoce" ci racconta di come a volte l'inferno in cui viviamo sia causato dall'eccesso di amore.
16,90

Ammazzati amore mio

Ammazzati amore mio

Ariana Harwicz

Libro: Libro in brossura

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2021

pagine: 168

In un angolo remoto della campagna francese una donna vive col marito, il figlio di sei mesi e la suocera da poco vedova: una vita coniugale e domestica apparentemente senza drammi; una vita normale. Ma niente inganna come la normalità. In un monologo denso e compatto, la protagonista senza nome racconta un anno e mezzo di lotta contro il demone delle costrizioni psicologiche e sociali, demolendole una ad una: maternità, amore, matrimonio, famiglia, tutti i gioghi cui una donna deve piegarsi per essere accettata. Poco importa se i vicini la chiamano strega, se il marito e la suocera si ostinano a fornirle tutto l'aiuto di cui credono abbia bisogno. La sua pazzia crescente è un eccesso di lucidità, un grido di dolore contro una vita che si ripete per schemi, un tentativo di superare il desiderio e la sopraffazione per ritrovare infine sé stessa. Il flusso di pensiero della protagonista avvolge il lettore, trascinandolo in un universo parallelo di violenze immaginarie e reali, in boschi dove una natura inquietante diventa il riflesso di un io dilaniato. Una tensione continua percorre questo libro: impossibile staccarsi dall'incantesimo di una scrittura sempre vibrante, che riesce come poche a dar conto della sofferenza e dell'alienazione.
14,00

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