Libri di Antonio Tabucchi
Donna di Porto Pim
Antonio Tabucchi
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1983
pagine: 108
Notturno indiano
Antonio Tabucchi
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1984
pagine: 124
Sogni di sogni
Antonio Tabucchi
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1992
pagine: 100
Che ore sono da voi? Racconti scelti da Paolo Di Paolo
Antonio Tabucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 256
Non c'è solo il Tabucchi di Sostiene Pereira, il grande romanzo del 1994 tradotto a ogni latitudine. C'è un altro Tabucchi che, nel corso dei decenni, scommette sulla forma short story – la "novella", centrale nella nostra tradizione – e la rivitalizza, la rende quasi esotica: da Il gioco del rovescio a L'angelo nero, fino a Il tempo invecchia in fretta, è come se immergesse la narrativa breve in un'acqua diversa, misteriosa. L'enigma, il rebus, la coincidenza, il piccolo equivoco senza importanza. C'è l'uomo misterioso che commette l'omicidio di cui si parla su un quotidiano del giorno dopo; quattro giovani e un poeta alla vigilia della caduta di un regime totalitario; una ex spia che ha un segreto da raccontare alla tomba di Brecht; qualcuno che scrive una lettera da Casablanca e comincia, chissà perché, parlando di una palma. Basta un dettaglio a fare la differenza, a modificare la prospettiva sulla realtà. Le storie di Tabucchi sono storie "fatte a voce", e d'altra parte lo scrittore è un collezionista di voci: "voci portate da qualcosa, impossibile dire cosa". Raccontare è un atto umano che nasce così, labbra e fiato; perché ogni racconto è una evocazione, e ancora, perché chi racconta può dare voce a chi l'ha persa o non l'ha mai avuta. "Da quale profondità della memoria veniva una voce che gridava?" leggiamo nel racconto Capodanno. Una raccolta di racconti, questa – come lucidamente mette a fuoco nell'introduzione Paolo Di Paolo –, che ci permette di scoprire o riscoprire la grandezza della narrativa breve di Tabucchi, le sue storie nella grande Storia: l'Europa sotto i fascismi, il colonialismo, l'Italia povera e rurale degli anni cinquanta, gli anni della lotta armata, lo stordimento dopo la caduta del Muro, le ombre della contemporaneità.
Opere
Antonio Tabucchi
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 3280
Questa edizione delle opere di Antonio Tabucchi raccoglie in due tomi tutti gli scritti fondamentali dell'autore divenuto celeberrimo nel 1994 con Sostiene Pereira. Oltre ai capolavori - tra i quali si ricordano Notturno indiano, Requiem e Tristano muore -, alle sue densissime pagine saggistiche, agli interventi civili politici, al teatro e agli scritti su Pessoa, il Meridiano accoglie il romanzo inedito Lettere a capitano Nemo, surreale e onirica fantasmagoria tabucchiana risalente agli anni '70, e una sezione di pagine sparse con scritti rari o inediti. Il progetto editoriale è di Paolo Mauri, da sempre amico di Tabucchi, che firma inoltre l'introduzione e una partecipe cronologia; mentre le notizie sui testi sono a cura della giovane studiosa Thea Rimini.
Sostiene Pereira. Una testimonianza
Pierre-Henry Gormont, Antonio Tabucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 160
Lisbona, un fatidico agosto del 1938: un mite giornalista si trova coinvolto nella lotta antifascista. La solitudine, il sogno, la coscienza di vivere e di scegliere, dentro la storia. Un grande romanzo civile. Due premi nazionali come il Viareggio-Rèpaci e il Campiello, e il Prix Européen Jean Monnet. Oltre venti traduzioni all’estero. Una memorabile interpretazione cinematografica di Marcello Mastroianni. E ora una graphic novel. Con nuove scene, inedite ed esclusive, realizzate nel pieno rispetto e nello spirito del romanzo originale.
Sostiene Pereira. Una testimonianza
Antonio Tabucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 240
Agosto 1938. Un momento tragico della storia d'Europa, sullo sfondo del salazarismo portoghese, del fascismo italiano e della guerra civile spagnola, nel racconto di Pereira, un testimone preciso che rievoca il mese cruciale della sua vita. Chi raccoglie la testimonianza di Pereira, redatta con la logica stringente dei capitoli del romanzo, impeccabilmente aperti e chiusi dalla formula da verbale che ne costituisce il titolo: Sostiene Pereira? Questo non è detto, ma Pereira, un vecchio giornalista responsabile della pagina culturale del "Lisboa" (mediocre giornale del pomeriggio) affascina il lettore per le sue contraddizioni e per il suo modo di "non" essere un eroe. Introduzione di Andrea Bajani.
Gli zingari e il Rinascimento. Con l'inedito Diciannove di agosto e altri scritti
Antonio Tabucchi
Libro: Copertina morbida
editore: EdizioniPiagge
anno edizione: 2019
pagine: 120
Antonio Tabucchi pubblica nel 1999 Gli Zingari e il Rinascimento. Vivere da Rom a Firenze. E' un reportage realizzato l'anno prima per la rivista tedesca Lettre International con il titolo Die Roma und die Renaissance. Antonio Tabucchi racconta il suo viaggio nella periferia della capitale del Rinascimento dove, in compagnia di un'antropologa, scopre la realtà desolante e disumana di un campo nomadi e la difficile esistenza dei suoi abitanti; incontrerà una comunità di base impegnata ad affermare i diritti di tutti e a dare voce ai più deboli. Da questo "viaggio all'inferno" lo scrittore matura sdegno, malessere, esprime senso di rivolta, sottolinea le scandalose contraddizioni di una città che tradisce il senso dell'umanesimo votandosi al culto dell'effimero, del successo, del denaro. Il libro esce dal circuito commerciale e diventa introvabile. Considerando la persistenza delle contraddizioni evidenziate da quel reportage, nel 2011 Antonio Tabucchi inizia a lavorare con edizioniPiagge alla ripubblicazione del testo, mettendo a disposizione altri suoi materiali sull'argomento. Un progetto che non si arresta con la morte dello scrittore ma trova ora compimento, grazie all'impegno della Comunità di base delle Piagge e della moglie di Antonio, Maria Josè de Lancastre. A venti anni di distanza, abbiamo una nuova edizione arricchita di inediti, primo tra tutti il racconto "Diciannove di agosto". Introduzione di Alessandro Santoro e prefazione di Salvatore Settis.
Un baule pieno di gente. Scritti su Fernando Pessoa
Antonio Tabucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 180
Antonio Tabucchi è stato uno dei massimi conoscitori dell'opera di Fernando Pessoa. In questa raccolta di interventi e saggi, con grande amore e acume critico, Tabucchi illumina la complessa personalità del geniale scrittore portoghese. E lo fa a partire dall'analisi della sua invenzione letteraria, l'eteroninnia, cioè la costruzione di diversi personaggi fittizi, ognuno dotato di caratteristiche biografiche, fisiche e soprattutto autore di una propria opera letteraria. Le molte vite di Pessoa, le sigarette di Campos, la carta d'identità del Bambino Gesù di Caeiro, il ritratto di Bernardo Soares, la sciarada esoterica del 'Marinaio', l'oscuro codice delle lettere d'amore. L'universo poetico di Fernando Pessoa nei testi critici dello scrittore che ha dato il più alto contributo alla sua conoscenza in Italia.
Sostiene Pereira letto da Sergio Rubini. Audiolibro. CD Audio formato MP3
Antonio Tabucchi
Audio: CD-Audio
etichetta: Emons Edizioni
anno edizione: 2019
Lisbona, 1938. Il dottor Pereira è il responsabile della pagina culturale di un mediocre giornale del pomeriggio. Mite e solitario, quando assume il giovane Monteiro Rossi per scrivere i "coccodrilli", non sa ancora che l'incontro gli cambierà la vita. La sua dolorosa presa di coscienza sarà accompagnata anche dall'amicizia con il dottor Cardoso che, oltre a occuparsi del suo cuore, gli aprirà gli occhi sulla situazione politica del suo Paese. Un grande romanzo civile, una storia che continua a suscitare il fascino e la meraviglia delle opere destinate a durare nel tempo.
Una sola moltitudine. Testo portoghese a fronte. Volume Vol. 1
Fernando Pessoa
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2019
pagine: 445
«L'Occidente scorge in lui il proprio poeta: il poeta che meglio di ogni altro incarna lo spirito di questa fine di secolo. Tutti i lettori si riconoscono in lui: chi ama il Tutto e chi il Nulla, chi ama la letteratura e chi la letteratura che nega sé stessa, chi ama il verso libero e chi la strofe chiusa, chi ama Whitman e chi lo Zen, chi ama l'infinito e chi il limitato, chi ama la gnosi e chi l'alchimia, chi ama la desolazione e chi il trionfo mortale – e soprattutto chi coltiva i giochi vertiginosi che lo spirito fa con sé stesso.» (Pietro Citati)
I dialoghi mancati-Marconi, se ben mi ricordo
Antonio Tabucchi
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 99
"Il signor Pirandello è desiderato al telefono". Cascais, 1935. Un attore che interpreta Pessoa (o Pessoa stesso?) telefona a Piran-dello, perché ha l'anima in pena e "a lui interessano le anime in pena". Un dialogo a una sola voce, un gioco del rovescio costruito su continue rifrazioni che danno l'illusione di una poetica polifonia. "Il tempo stringe" è un duello mancato. Enrico usa le parole come fendenti, contro un avversario che si è già sottratto allo scontro, poiché giace morto su un letto di ospedale. Tra il disperato e il grottesco, una surreale resa dei conti tra un uomo e un fantasma, simbolo della novecentesca solitudine dell'Io. "I dialoghi mancati" di Tabucchi sono a ben vedere due monologhi, perché si articolano con interlocutori che non possono rispondere. È l'Umano portato sulla scena attraverso il personaggio, maschera cava costruita per far risuonare l'anima dell'attore: la sua voce. "Marconi, se ben mi ricordo". Radio Londra, 1935. Lo speaker guida in una vivacissima trasmissione un gruppo eterogeneo di ospiti, tra cui un professore patriottico, Orwell, la sua chiromante, un anarchico italiano e Madame Liberté. Con una tipica capriola tabucchiana, si finisce per commemorare non tanto Marconi, quanto gli anarchici "scacciati senza colpa" da Lugano proprio nel 1895. In un radiodramma polifonico, scritto per i cento anni della radio, Tabucchi tesse un inno alla libertà e scaglia un duro monito a non dimenticare la Storia, oggi valido più che mai.

