Libri di Antonio Sartori
Loquentes lapides. La raccolta epigrafica dell'ambrosiana
Antonio Sartori
Libro: Libro in brossura
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 304
Preceduto solamente da sporadici esempi antologici e da un pur prezioso repertorio sommario di mons. Carlo Marcora (Como 1980, ma approntato nel 1972), il presente Catalogo è una riproposizione riveduta e ampliata del Catalogo già edito in Pinacoteca Ambrosiana (nella Collana Electa dei Musei e Gallerie di Milano), Tomo V, Milano 2009, nella quale tuttavia esso risultava sottodimensionato, come è destino non raro per l'epigrafia classica nel mondo moderno, spesso appartata e sconsiderata. Ma la raccolta epigrafica, che nei secoli si è congregata per varie vie nella sede e nel patrimonio della Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana, merita di essere posta all'attenzione degli studiosi e non solo, più di quanto fu mai: testimonianza anch'essa, meno rutilante dei dipinti della Pinacoteca, meno preziosa dei codici manoscritti della Biblioteca, eppure insostituibile, benché talvolta sommessa, memoria lontana nel tempo (I-IV secolo d.C.) e nei luoghi (in buona parte di provenienza romana) di una comunità di cui fu espressione spontanea e diretta. Le schede epigrafiche comprendono alcuni contributi di Matteo Cadario, Marco Sannazaro, Fabrizio Slavazzi.
Dedicanti e cultores nelle religioni celtiche
Antonio Sartori
Libro: Libro in brossura
editore: Cisalpino
anno edizione: 2008
pagine: 448
Questo volume presenta gli Atti dell'VIII Workshop F.E.R.C.AN. tenutosi nel Palazzo Feltrinelli di Gargnano nei giorni 9-12 maggio 2007, nell'ambito delle attività del Dipartimento di Scienze dell'Antichità dell'Università degli Studi di Milano. Nel 2007 l'VIII workshop ha proposto il tema specifico di "Dedicanti e cultores", puntato sull'irrisolto problema dell'osmosi religiosa tra le diverse componenti etniche e culturali della compagine globale dell'impero romano o, meglio, euromediterraneo. Un tema vasto e dagli approcci più diversi: dalla diffusione dei culti su grandi aree alle loro manifestazioni più puntuali e, talvolta, più originali; dalla continuità di culti la cui origine si perde nei secoli più lontani alla persistenza di alcuni fino a trasformazioni e intrecci che tracimano in epoche basse e non più romane; fino al tema non ancora sceverato compiutamente, ma certo il più affascinante, dell'interpretatio di culti o di figure divine in progressivo e articolato scambio fra incontri e confronti, identificazioni e sovrapposizioni, nelle quali proprio i devoti e i cultores furono determinanti.
Archivio Sartori. Documenti di storiae arte francescana
Antonio Sartori
Libro
editore: Centro Studi Antoniani
anno edizione: 2007
Le iscrizioni romane. Guida all'esposizione
Antonio Sartori
Libro
editore: Comune di Como
anno edizione: 1994
pagine: 95
Novum Comum 2050. Atti del Convegno celebrativo della Fondazione di Como romana
Antonio Sartori, P. Angelo Donati, Gemma Sena Chiesa
Libro
editore: Società Archeologica Comense
anno edizione: 1993
pagine: 345
Rivista archeologica dell'antica provincia e diocesi di Como (166)
Stefania Casini, Giovanna Arata, Antonio Sartori
Libro
editore: Società Archeologica Comense
anno edizione: 1984
pagine: 215
Pietre che vivono. Catalogo delle epigrafi di età romana del Civico museo archeologico di Milano
Antonio Sartori, Serena Zoia
Libro: Libro in brossura
editore: Stabilimento Grafico Lega
anno edizione: 2020
pagine: 536
Studi per Ida Calabi Limentani dieci anni dopo Scienza epigrafica
Libro: Libro in brossura
editore: Stabilimento Grafico Lega
anno edizione: 2021
pagine: 376
L'Errore in epigrafia
Libro
editore: Centro Ambrosiano
anno edizione: 2019
pagine: 232
Il giorno 20 marzo 2008 l’arcivescovo di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi, fondò la nuova Accademia Ambrosiana, raccogliendo l’eredità scientifica delle due preesistenti Accademie attive presso la Biblioteca Ambrosiana: l’Accademia di San Carlo e l’Accademia di Sant’Ambrogio. Esse da allora costituiscono due Classi della nuova Accademia: la Classe di Studi Borromaici e la Classe di Studi Ambrosiani. Le altre sono la Classe di Italianistica, la Classe di Slavistica, la Classe di Studi Greci e Latini, la Classe di Studi sul Vicino Oriente, la Classe di Studi sull’Estremo Oriente e la Classe di Studi Africani. La Classe di Studi Greci e Latini fu ufficialmente inaugurata dal cardinale Dionigi Tettamanzi la sera di giovedì 25 novembre 2010 con la nomina degli Accademici Fondatori, studiosi di discipline filologiche, letterarie e paleografiche in àmbito classico, medievale e bizantino, appartenenti all’Università degli Studi e all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; ad essi ogni anno furono progressivamente aggregati come Accademici altri studiosi provenienti dall’Italia, dall’Europa e dagli Stati Uniti d’America. Dal 2011 si tengono ogni anno con regolarità un Dies Academicus ed altre Giornate di Studi. La Classe di Studi Greci e Latini dell’Accademia Ambrosiana si propone come luogo di promozione e di riferimento per gli studi, le ricerche e le pubblicazioni che hanno per oggetto principalmente il patrimonio manoscritto e antico della Biblioteca Ambrosiana in lingua greca e latina. Nelle finalità della Classe rientrano soprattutto tre tipi di attività scientifiche: la celebrazione di Giornate di Studio e di un Dies Academicus annuale; la pubblicazione di monografie; conferenze di alta divulgazione. I frutti di queste molteplici attività sono pubblicati nella collana «Ambrosiana Graecolatina» o nella collana «Fonti e Studi» dell’Accademia Ambrosiana.
Parlano anche i sassi. Per una interpretazione dell'epigrafia latina
Antonio Sartori
Libro
editore: CUEM
anno edizione: 2019
pagine: 108
Spvrii lapides. I falsi nell'epigrafia latina
Libro
editore: Centro Ambrosiano
anno edizione: 2018
pagine: 300
Il giorno 20 marzo 2008 l’arcivescovo di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi, fondò la nuova Accademia Ambrosiana, raccogliendo l’eredità scientifica delle due preesistenti Accademie attive presso la Biblioteca Ambrosiana: l’Accademia di San Carlo e l’Accademia di Sant’Ambrogio. Esse da allora costituiscono due Classi della nuova Accademia: la Classe di Studi Borromaici e la Classe di Studi Ambrosiani. Le altre sono la Classe di Italianistica, la Classe di Slavistica, la Classe di Studi Greci e Latini, la Classe di Studi sul Vicino Oriente la Classe di Studi sull’Estremo Oriente e la Classe di Studi Africani. La Classe di Studi Greci e Latini fu ufficialmente inaugurata dal cardinale Dionigi Tettamanzi la sera di giovedì 25 novembre 2010 con la nomina degli Accademici Fondatori, studiosi di discipline filologiche, letterarie e paleografiche in àmbito classico, medievale e bizantino, appartenenti all’Università degli Studi e all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; ad essi ogni anno furono progressivamente aggregati come Accademici altri studiosi provenienti dall’Italia, dall’Europa e dagli Stati Uniti d’America. Dal 2011 si tengono ogni anno con regolarità un Dies Academicus ed altre Giornate di Studi. La Classe di Studi Greci e Latini dell’Accademia Ambrosiana si propone come luogo di promozione e di riferimento per gli studi, le ricerche e le pubblicazioni che hanno per oggetto principalmente il patrimonio manoscritto e antico della Biblioteca Ambrosiana in lingua greca e latina. Nelle finalità della Classe rientrano soprattutto tre tipi di attività scientifiche: la celebrazione di Giornate di Studio e di un Dies Academicus annuale; la pubblicazione di monografie; conferenze di alta divulgazione. I frutti di queste molteplici attività sono pubblicati nella collana «Ambrosiana Graecolatina» o nella collana «Fonti e Studi» dell’Accademia Ambrosiana.