Libri di Antonio Leotti
La forza della natura
Antonio Leotti
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 303
Quando Anna rimane vedova di Euclide è ancora giovane, bella e, all'indomani del funerale, incredibilmente decisa a non rimettere mai più piede nel paesino della Toscana dove per anni il marito ha tenuto le redini dell'azienda di famiglia. Anna vuole restare a Roma, ai Parioli, ripensare all'uomo che ha amato, bere Martini in terrazza e dimenticare i contadini con i quali Euclide lavorava e che lei disprezza, considerandoli un inutile retaggio medievale. E quale modo migliore per dimenticare di vendere tutto, castello, terre e poderi? Tuttavia, tra Anna e la libertà si frappone la famiglia Rencinai, contadini da duecento anni su un podere del quale, morto Euclide, reclamano la proprietà. Comincia così, per una lite che finisce in tribunale, la nuova vita di Anna che, costretta alla campagna, se ne innamora tanto da prendere in mano l'azienda di famiglia e avvicinarsi ai detestati contadini. In questo percorso di riconquista delle radici (non solo metaforiche), Anna si troverà a essere oggetto del corteggiamento di diversi uomini: un vecchio amico d'infanzia, il figlio ribelle della famiglia Rencinai, un ricco aristocratico piemontese e addirittura un piccolo malvivente romano. Chi sposerà Anna? E quanto tempo impiegherà a lasciar andare il suo Euclide? Quello di Antonio Leotti è un romanzo inglese ambientato in Toscana, ma più comico che tragico. Una commedia che avanza per coincidenze ed equivoci, raccontando quanto le gioie della campagna e quelle della città - così come i disagi dell'una e dell'altra - non siano in fondo che luoghi comuni dei quali si può ridere insieme.
Nella valle senza nome. Storia tragicomica di un agricoltore
Antonio Leotti
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2016
pagine: 124
"Non sono neanche a metà del guado, mi chiedo, a dispetto della fulgida retorica sul ritorno alla sana vita di campagna, se ne uscirò mai vivo". Il diario sentimentale di un agricoltore alle prese con la vita quotidiana in una valle. Che è senza nome perché è tutte le valli d'Italia.
Il mestiere più antico del mondo
Antonio Leotti
Libro: Libro in brossura
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2011
pagine: 136
L'Italia è da sempre un grande paese agricolo. La sua è la storia dei valori e della civiltà di gente contadina, le cui imprese sono state cantate dai più grandi poeti e scrittori, e rimpiante da Pasolini. Questo libro è un racconto sentimentale, la vicenda tragicomica di un agricoltore per forza e per amore, e la fallimentare impresa di chi prova a resistere tra l'indifferenza della società metropolitana e l'impotenza della categoria. Il declino è inesorabile, nonostante la retorica mediatica del vivere verde e il mito della genuinità del cibo naturale. Nel "Mestiere più antico del mondo" si parla di agricoltura, di campagna, della ridicola pretesa della gente di città di dominare e cambiare quel mondo, della paura dei coltivatori di perdere tutto. E poi, della rovina rappresentata dal mercato globale, della limitatezza e ottusità delle teorie economiche, dell'interrogativo continuo e costante che sembra passare sottotraccia: l'agricoltura ha ancora diritto di vivere?
Il giorno del settimo cielo
Antonio Leotti
Libro: Copertina morbida
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2007
pagine: 312
Unico figlio maschio dell'avvocato Rinaldi Torres, ricco e potente borghese completamente dedito al raggiungimento della perfezione per sé e per la sua famiglia, Aldo cresce nel deserto affettivo del narcisismo paterno. Adolescente insicuro e nevrotico, cova l'odio verso il "babbo" fino al compimento della sua vendetta. Dopo di che scopre di essere libero. Sparisce dalla circolazione, decide di non parlare più e sceglie la vita di strada. Lo ritroviamo vent'anni dopo nel Consultorio dove lavora Giovanni Battantier, psichiatra, ossessionato dalla figura di questo barbone di cui nessuno conosce l'identità e che gli abitanti del quartiere chiamano Colonnello. Giovanni intuisce che l'uomo non è muto anche se non parla, ed è questa intuizione a salvarlo dalle proprie fragilità e paure. Grazie ai suoi pazienti che durante le sedute di analisi lo obbligano al coraggio del delirio e a una coppia di amici veri che lo confortano con il loro appoggio incondizionato, resiste e si rende disponibile agli altri. È allora che l'ossessione per il Colonnello svanisce e qualcosa comincia a cambiare. Romanzo d'esordio di Antonio Leotti, scrittore per il cinema, è un lungo e articolato racconto sulla psicanalisi e dentro la psicanalisi, nel cui flusso prendono vigore una foga a tratti infantile, una ribellione necessaria, un disgusto indisciplinato per gli apparati del potere, mentre la scrittura procede per immagini e incursioni nel profondo.