Libri di Antonio Alberto Clemente
Biografie di città. L'invisibile di Calvino
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 80
Perché un nuovo libro su Le città invisibili di Italo Calvino? La risposta a questa domanda ce la offre lo stesso Italo Calvino in un articolo pubblicato il 28 giugno del 1981 sul settimanale L’Espresso dal titolo, Italiani vi esorto ai classici. In questo articolo Calvino propone quattordici definizioni di classico, una più intrigante ed esaustiva dell’altra, ma qui e ora è utile ricordare anche solo la definizione numero sei: «Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire». Questa è una delle ragioni, che spiega il perché di questo libro e dell’utilità di continuare a scrivere riflessioni sui libri che consideriamo classici. Le città invisibili sono uno dei cardini della narrativa calviniana perché coniugano, sublimandoli, due capisaldi del suo pensare letterario: il guardare e l’immaginazione. Se queste due attività sono applicate alla città si manifesta un terzo caposaldo, un’idea politica della cultura e della letteratura che trova proprio nella città la sua massima espressione. Il luogo per eccellenza della vita di relazione che può dar senso ad ogni singola esistenza. Il dissolversi della forma comprensibile della città contemporanea che ha suscitato l’interesse e gli studi degli intellettuali a partire dall’inizio degli anni Settanta, la ragion d’essere de Le città invisibili, è il filo rosso che unisce le riflessioni che avrete modo di leggere in queste pagine. L’ordito di questo libro è necessariamente anche la sua forma definitiva perché altri libri si scriveranno sulle città immaginate e immaginarie di Italo Calvino. La città è un testo vivente e come tale è destinata a cambiare nel tempo e con essa cambiano anche le riflessioni che si possono fare, ma è utile ricordare che «non si deve mai confondere la città col discorso che la descrive». Con scritti di: Silvio Perrella, Antonio Alberto Clemente, Federico Bilò, Caterina Palestini, Alberto Ulisse, Oscar Buonamano.
Letteratura esecutiva. Cultura urbana e progetto
Antonio Alberto Clemente
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2020
pagine: 132
La letteratura esecutiva allude a tutti quei libri di architetti, urbanisti, scrittori, poeti che riguardano la cultura urbana e il progetto. Esecutiva non ha nulla a che fare con i manuali dell'architetto, con le pubblicazioni che si soffermano sulla scala del dettaglio o del particolare costruttivo. Esecutiva è, invece, una modalità del pensiero transdisciplinare all'interno della quale confluiscono e si diluiscono una pluralità di saperi. Il terreno comune sul quale questo avviene è rappresentato da alcuni concetti chiave che possono aiutare a ragionare per scenari, a ipotizzare strategie, a costruire visioni al futuro della città e del territorio. Esecutiva come contributo a una possibile cartografia dell'immaginazione. Il sintagma letteratura esecutiva riguarda tutti quei libri che, dopo la prima lettura, esercitano una forza attrattiva tale da doverli rileggere più volte fino al punto in cui si disfano per il continuo uso, per le sottolineature, per le note a margine, per i segni a matita, per le telegrafiche riflessioni scritte accanto a un passaggio chiave, per i simboli usati come promemoria; per gli appunti e per tutte le altre forme di appropriazione personale che rendono la lettura una forma di conversazione. È il libro come esperienza vissuta in prima persona.
GDC attualità dell'opera
Federico Bilò, Alberto Ulisse, Antonio Alberto Clemente
Libro: Libro in brossura
editore: Sala
anno edizione: 2020
pagine: 160
Il giorno 9 di dicembre, con tre giorni di anticipo sulla data esatta del centenario della nascita, abbiamo provato a raccontare agli studenti chi sia stato e cosa abbia fatto GDC. E perché sia importante e utile conoscerne oggi l'opera. [...] questo libretto è un pro-memoria: infatti, si limita a mettere in fila una serie di spunti e di micro-ragionamenti che gli interessati potranno autonomamente sviluppare.
Riletture. Città e teorie dell'urbanistica
Antonio Alberto Clemente
Libro: Copertina morbida
editore: Kaleidon
anno edizione: 2012
pagine: 136
"La cultura urbanistica non è fatta solo di letture ma soprattutto di riletture" scrive l'autore nell'introduzione. Con questo scopo nasce la raccolta di scritti che intende riportare l'attenzione su testi fondamentali per il percorso formativo di qualsiasi architetto e urbanista. Perché "rileggere significa sorprendersi, incuriosirsi (...) ma anche ritrovare contenuti". Gli autori selezionati, poiché meritevoli di rilettura, sono Ildefonso Cerdà e Giancarlo De Carlo. Il primo perché fondatore dell'urbanistica, il secondo non solo perché, grazie ai suoi testi, è ancora oggi in grado di occupare un posto rilevante nel dibattito architettonico e urbanistico, ma anche e soprattutto perché ha ampliato i confini disciplinari, coinvolgendo in prima persona politici, amministratori pubblici, cittadini. In una parola tutti coloro i quali vivono le città e devono quindi sentirsi coinvolti e impegnati al miglioramento del luogo in cui vivono.