Libri di Antonietta Buonauro
Le nuove generazioni nel paesaggio mediale contemporaneo
Antonietta Buonauro, Valentina Domenici
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2022
pagine: 148
A partire dall'analisi di alcuni film della produzione italiana ed internazionale recente ma anche dalle narrazioni brevi tipiche delle piattaforme di videosharing come Tik- Tok, che raccontano in modi diversi il mondo e le prospettive delle nuove generazioni, il volume vuole proporre una riflessione su alcuni temi centrali del dibattito pubblico contemporaneo (dall'ecologia all'e-commerce, dai social media alle nuove forme di attivismo politico), soffermandosi sulla prospettiva e sugli orizzonti dei giovani nativi digitali dei paesi occidentali. Nell'era delle nuove tecnologie gli scenari socio-culturali, economici e politici che sono venuti a delinearsi sono stati spesso stimolati dalla creatività e dall'energia delle giovani generazioni. Il cinema e le piattaforme audiovisive rappresentano, in questo senso, una lente di ingrandimento privilegiata attraverso la quale questi punti di vista possono raccontarsi, fornendo anche una lettura del mondo contemporaneo, delle contraddizioni e dei cambiamenti che esso porta in grembo.
Geografia e cultura visuale. Nuove centralità dopo il Covid-19
Antonio Ciaschi, Antonietta Buonauro
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2021
Il volume indaga l'emergere di nuove forme di centralità, fisiche e virtuali, nel mondo contemporaneo in seguito alla crisi pandemica del 2020. A partire da una disamina delle accelerazioni impresse dai lockdown nazionali ai processi economici e politici promossi dal Green New Deal, gli autori analizzano i mutamenti avvenuti a livello globale e locale nei luoghi e nei "non-luoghi" più rappresentativi della cultura contemporanea. Centri storici e aree metropolitane, centralità del consumo e città del divertimento, conurbazioni e aree extraurbane, che già tentavano di adattarsi ai cambiamenti dettati dall'economia digitale e dal paradigma dello smart living, con l'incedere della pandemia si sono dovuti confrontare con i mutamenti che essa ha introdotto negli stili di vita, di produzione e di consumo tipici del mondo globalizzato. La cultura della circolazione delle persone e delle merci, che aveva connotato la postmodernità soprattutto negli anni Duemila favorendo il fiorire di economie del turismo ed esperienze di consumo che attingevano dall'universo audiovisivo contemporaneo e dalle sue narrazioni, con lo shock pandemico sembra aver rovesciato la prospettiva, ibridandosi con le molteplici forme di interazione virtuale e conferendo inediti significati a quei sistemi complessi di relazioni che sono i centri e i territori.
All women want love. Il desiderio femminile e la decostruzione del «romance» nel cinema di Jane Campion
Valentina Domenici, Antonietta Buonauro
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2018
pagine: 157
Il cinema di Jane Campion è emerso e si è distinto da subito per la sua originalità e per l'incredibile forza delle sue immagini. Quello di Jane Campion è un cinema anticonformista e mainstream nello stesso tempo, declinato soprattutto al femminile, vicino alle tematiche della teoria femminista. Un cinema originale e irriverente che ha esplorato i diversi modi in cui il sessismo e il colonialismo si sono insinuati all'interno delle categorie di casa, di famiglia, di genere, messe in questione proprio nel loro apparente significato univoco e universale. Prefazione di Veronica Pravadelli.
Trauma, cinema e media. Immaginari catastrofici e cultura visuale del nuovo millennio
Antonietta Buonauro
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 190
Il volume offre una ricognizione storico-teorica sul concetto di trauma, da meccanismo psichico patologico (individuato sul finire dell'Ottocento in ambito clinico) a dinamica caratterizzante della storia contemporanea, della produzione culturale inscritta in quest'ultima e della formazione dei soggetti, ripercorrendo così anche l'evoluzione accademica dei cosiddetti Trauma Studies, nati in seno agli studi culturali statunitensi. Senza tralasciare le principali teorie novecentesche sul rapporto tra visione e metropoli, che videro nello shock percettivo il concetto principe dell'esperienza del vivere moderno, il volume si spinge fino all'analisi di alcune tra le tendenze dominanti dell'estetica mediatica e cinematografica contemporanea. Dai mind game film (in particolare alcune pellicole di Christopher Nolan) ai disaster movies, dal fotogiornalismo post 11 settembre agli user generated contents e ai focus delle rassegne internazionali fotografiche e cinematografiche sugli tsunami di Thailandia e Giappone, questo lavoro evidenzia come l'attrazione per le immagini recrudescenti e l'assottigliamento del confine tra norma e abiezione abbiano prodotto, a cavallo degli anni Duemila, una vera e propria sfera pubblica "patologica", frutto di una cultura visuale dominata dalla spettacolarizzazione del trauma.