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Libri di Anna Maria Ortese

Ama ciò che ti tortura. Lettere a Helle (1938-1974)

Ama ciò che ti tortura. Lettere a Helle (1938-1974)

Anna Maria Ortese

Libro: Libro in brossura

editore: De Piante Editore

anno edizione: 2024

pagine: 147

Questo libro è una camera dei segreti. Segreto – o "secretato" – era l'epistolario: un fascio di lettere, fitte di lame, di omissioni e di amori, scoperto avventurosamente da Dario Biagi. Segreto è l'amore per lo stesso uomo condiviso dalle amiche, stigmatizzate da una medesima mania d'artista: scrivere fino al turbamento, amare fino allo stremo. In questa sorta di romanzo epistolare, di iniziazione alla scrittura e dunque alla vita, Anna Maria Ortese giganteggia, mostra un volto inedito. Il suo carisma, a tratti, ustiona; le sue frasi, spesso apodittiche, severe, come i mosaici di Bisanzio, intagliano una ruvida poetica dell'esistere: "Solo il mare dura. Una persona, e il niente, sono una cosa. Conta la storia di tutte le persone: l'umano. L'umano non può mai tradirti". Piena di trame, di comuni dolori e sfrenate promesse, l'amicizia tra la Ortese ed Helle è, in fondo, un arcano portale d'accesso alla grande letteratura italiana.
20,00

Pensare l'alba al fondo di una notte d'inverno. Lettere di Anna Maria Ortese a Patrick Mégevand
14,00

Corpo celeste

Corpo celeste

Anna Maria Ortese

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1997

pagine: 160

Questa opera segreta, che la narrazione al tempo stesso occulta e svela, si dichiara apertamente in alcuni scritti insieme di meditazione e di memoria, solo in parte editi e qui per la prima volta raccolti in volume. Queste prose convergono verso il punto da cui per la Ortese tutti gli altri dipendono: "Restituire al reale, nostro paese compreso, il significato di appartenenza a un'altra realtà, più vasta e inconoscibile, con la quale sembrerebbe necessario, per rinnovarsi, confrontarsi ogni tanto".
13,00

Il cardillo addolorato

Il cardillo addolorato

Anna Maria Ortese

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 1997

pagine: 415

15,00

Il mare non bagna Napoli

Il mare non bagna Napoli

Anna Maria Ortese

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 1994

pagine: 176

Il romanzo, nato dall'incontro della scrittrice con una Napoli uscita in pezzi dalla guerra, è in realtà la cronaca di uno spaesamento. La città infatti diventa uno schermo sul quale l'autrice proietta ciò che lei stessa definisce la propria nevrosi: una nevrosi metafisica, una impossibilità di accettare il reale, un orrore del tempo che ogni cosa corrode. Tutto il libro è un grido contro questo orrore, da cui lo sguardo vorrebbe potersi distogliere e non può. Questa edizione è accompagnata da due testi scritti dall'autrice, ripensando questo libro edito la prima volta nel 1953.
17,00

In sonno e in veglia

In sonno e in veglia

Anna Maria Ortese

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 1987

pagine: 182

20,00

L'iguana

L'iguana

Anna Maria Ortese

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 1986

pagine: 204

18,00

L'Infanta sepolta

L'Infanta sepolta

Anna Maria Ortese

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 2000

pagine: 200

Figure angeliche, di natura divina benché non prive di umane passioni e terrestri debolezze, popolano le novelle dell'"Infanta sepolta". Nei panni di adolescenti madonne e di alati vecchietti, di amici lunari, principi delicati, amanti perduti grevi di profezie e stranieri ammantati di funebre dolcezza, tali figure emanano e dispensano la grazia fra i viventi, che le colmano di una gratitudine e di una venerazione senza nome. Messaggeri di un'esistenza strana e remota, riflesso di antiche e sconosciute percezione, gli angeli della Ortese sono dunque gli artefici di una amorosa trasfigurazione del mondo di cui è testimone e partecipe la stessa autrice, incline a mescolare memoria e immaginazione, riflessione e fantasticheria, racconto e sogno.
20,00

Il porto di Toledo

Il porto di Toledo

Anna Maria Ortese

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 1998

pagine: 554

Un romanzo che è memoria stravolta di una adolescenza vissuta prima della guerra e vissuta in una città visionaria (la Toledo del titolo) attraverso gli occhi di una tredicenne, Damasa. Intanto si sta profilando l'immensa Tigre che è la guerra.
20,00

Il monaciello di Napoli

Il monaciello di Napoli

Anna Maria Ortese

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 2001

pagine: 138

Monaciello, scugnizzo malinconico e dispettoso è il protagonista del primo racconto di questo volume, mentre il Fantasma servizievole e triste, che non è altro che la morte, ci accompagna nel secondo racconto. Sono "povere creature inimmaginabili": l'ombroso spiritello del primo racconto vive "in un piccolo armadio dalla serratura guasta, dalle porte malferme, fra cataste di panni scuri e penne verdi di pappagallo", mentre del secondo enigmatico fantasma "abbagliante era il suo sorriso in fondo agli occhi di tenebra". Attraverso la voce accorata e dolente della Ortese, si avverte l'eco di nostalgie mai sopite, di dolcezze negate e di figure angeliche e lunari, scontrose e carezzevoli.
14,00

Il monaciello di Napoli

Il monaciello di Napoli

Anna Maria Ortese

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2024

pagine: 119

Poco più che venticinquenne, Anna Maria Ortese pubblicò questi due racconti in riviste di scarsa circolazione, dove sono rimasti sino a oggi sepolti. In quelle pagine si è serbata intatta la prima impronta acustica di una voce che avrebbe poi continuato a risuonare, incessante seppure fra intervalli di silenzi, sino alle pagine magistrali del Cardillo. È una voce accorata e dolente, in cui si avverte l’eco di nostalgie mai sopite, di dolcezze negate: ancora una volta, accompagnati dalla mano abile e insieme compassionevole dell’autrice, dalla sua scrittura lirica e visionaria, avremo la ventura di incontrare figure insondabili e arcane ma capaci di manifestare, a chi sappia intenderli, il loro lamento e la loro ribellione. Sono «povere creature inimmaginabili»: come l’ombroso spiritello del primo racconto, il Monaciello appunto, che vive «in un piccolo armadio dalla serratura guasta, dalle porte malferme, fra cataste di panni scuri e penne verdi di pappagallo», e l’enigmatico Fantasma, che altri non è che la Morte, del secondo: «abbagliante era lo sparato della sua camicia di seta, l’argento dei bottoni da polso, il tovagliolo, perfettamente inutile, posato Dio sa perché sul suo braccio sinistro; ma più d’ogni altra cosa era abbagliante il suo sorriso in fondo agli occhi di tenebra». E ancora una volta ritroveremo quel mondo, fra memoria e sogno, che è soltanto della Ortese, un mondo in cui «tutto ciò che si vede o accade è incantato o spaventoso», un mondo fatto di stanze e corridoi e terrazze e anditi di misteriosa bellezza, dove barbaglia, a tratti, il riflesso del mare di Napoli. Il Monaciello di Napoli e Il Fantasma sono apparsi rispettivamente su «Ateneo Veneto» nel 1940 e su «Nove Maggio» fra il 1941 e il 1942.
12,00

Le piccole persone. In difesa degli animali e altri scritti

Le piccole persone. In difesa degli animali e altri scritti

Anna Maria Ortese

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2016

pagine: 271

Più volte nei suoi interventi pubblici Anna Maria Ortese ha denunciato i delitti dell'uomo "contro la Terra", la sua "cultura d'arroganza", la sua attitudine di padrone e torturatore "di ogni anima della Vita". E lo ha fatto pur nella consapevolezza che il suo grido d'allarme sarebbe stato accolto con impaziente condiscendenza da chi sembra ignorare che ciò che rende l'uomo degno di sopravvivere è la sua "struttura morale: intendendo per morale ogni invisibile suo rapporto, ma buon rapporto, con la vita universale". Quel che ignoravamo è che tali interventi, che additavano nello sfruttamento e nel massacro degli animali, nella natura offesa e distrutta il nostro più grande peccato, non erano isolate e volenterose prese di posizione, bensì la punta emergente di un iceberg. Un iceberg rappresentato da decine e decine di scritti inediti, nei quali la Ortese è andata con toccante tenacia depositando quel che le dettava la sua "coscienza profonda", vale a dire la memoria, riservata a pochi e supremamente impopolare, "delle "prime cose" preesistenti l'universo" - in altre parole, la visione che la abitava. Scritti di cui qui si offre una calibrata selezione e che nel loro insieme si configurano come un vero e proprio trattato sull'unica religione cui la Ortese sia stata caparbiamente fedele: la religione della fraternità con la natura.
15,00

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