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Libri di Anna Bissanti

La nuova lotta di classe. Élite dominanti, popolo dominato e il futuro della democrazia

La nuova lotta di classe. Élite dominanti, popolo dominato e il futuro della democrazia

Michael Lind

Libro: Libro in brossura

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2021

pagine: 246

I movimenti populisti e di piazza che, in tutto l’Occidente, stanno mettendo a soqquadro i tradizionali assetti politici, sono visti da molti commentatori come una insurrezione finalizzata al rovesciamento della democrazia liberale. Secondo Michael Lind, quello che sta accadendo è molto più complesso: davanti ai nostri occhi, infatti, si sta combattendo una nuova lotta di classe. Se gli investimenti educativi e la divisione del lavoro cognitivo hanno garantito per decenni prosperità e sicurezza alle economie occidentali, le loro conseguenze sul lungo termine, secondo l’autore di questo libro, sono state l’emergere di una “superclasse” burocratica ad alto grado di specializzazione e istruzione che, contrariamente a quello che i meccanismi della selezione per merito lascerebbero supporre, tende a rinnovarsi e a scontrarsi con una classe di lavoratori sempre più numerosa, che vive ai margini o al di fuori dei grandi centri, e si sente esclusa da qualsiasi ambito socialmente rilevante. Temi come il lavoro, l’ambiente, la crisi migratoria e altri ancora diventano così il campo di battaglia di una guerra che rischia di avere, per la nostra società, un esito ugualmente distruttivo: il trionfo di una tecnocrazia poco interessata al bene comune e la trasformazione della società in un sistema di caste ad alto livello tecnologico oppure il rovesciamento delle élite e la loro sostituzione con un sistema incapace di elaborare riforme costruttive. La soluzione, secondo Lind, è l’individuazione di un nuovo compromesso sociale, un nuovo patto che, in nome del pluralismo democratico, promuova la partecipazione di tutti i cittadini di qualsiasi estrazione, etnia o credo in tutte le decisioni di ambito economico, politico e culturale. Con un saggio di Lorenzo Castellani e Raffaele Alberto Ventura.
20,00

La fede dei demoni. Ovvero il superamento dell'ateismo

La fede dei demoni. Ovvero il superamento dell'ateismo

Fabrice Hadjadj

Libro: Libro in brossura

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2010

pagine: 256

Chi è il Nemico? Un minimo di strategia obbliga a saperlo riconoscere, quanto meno, non essendovi nulla di peggio che sbagliare nemico. Errore ancor più fatale, in realtà, sarebbe scambiare il meno per il più pericoloso. Sono molti i cristiani che credono di individuare questo nemico tra i libertini, tra i lussuriosi, quando invece i demoni sono angeli e ignorano i piaceri della carne. Altri ancora reputano che il demonio si nasconda prima di tutto tra gli atei o gli agnostici, mentre – come ricorda san Giacomo – “i demoni credono e tremano”, al punto che non esiste un solo articolo di fede della cui verità essi dubitino. A tutto ciò, infine, occorre aggiungere che essendo puri spiriti sono invasati dall’ideale, famelici di spiritualità. In sintesi potremmo affermare che nessuno assomiglia al Nemico più e meglio di un certo tipo di credente, al punto che l’essere diabolico non è così lontano ed estraneo come ci si immagina. Al punto che potremmo perfino esserlo noi stessi… Questo volume non è un compendio di demonologia, bensì una riflessione sulla logica del male, per poterlo combattere meglio, sia fuori di noi, sia quando è ben radicato in noi. Lo si consideri dunque alla stregua di un piccolo prontuario di battaglia, una lezione di “ka(ra)téchismo”, per così dire, in modo da imparare, come dice san Paolo, a “far pugilato, ma non come chi batte l’aria” (1Cor 9,27).
25,00

La ferita della bellezza

La ferita della bellezza

Jean-Louis Chrétien

Libro

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2010

pagine: 168

L’incontro con la bellezza può lasciarci incolumi? La sua gioia novella può sbocciare senza frantumare all’istante dentro di noi ciò che era vecchio, attraverso quella ferita che solo l’invulnerabile sa infliggere? La sua sovrabbondanza annuncia nella prossimità l’offerta della lontananza. Ciò che ci afferra resta inafferrabile: tanto più quanto più si avvicina. Così Platone fa dello sgomento il primo regalo della bellezza, mentre per Dostoevskij e Rilke essa altro non è che l’inizio del terribile. Questa gioia dolorosa, smisurata come ogni amore, è la dimensione dimenticata dall’estetica. Il saggio indaga lo choc provocato dall’incontro con la bellezza quando essa si manifesta all’uomo. L’uomo ne resta trafitto, sgomento, irrimediabilmente cambiato, ma la ferita lo rivela a se stesso, aprendolo a ciò che lo eccede. Colpito da questa gioia dolorosa, l’uomo non può che celebrare la bellezza.
14,00

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