Libri di Anna Bisceglia
Raffaello a Pescia. Un episodio rinascimentale, un territorio, una città
Libro: Libro rilegato
editore: Polistampa
anno edizione: 2023
pagine: 176
Il catalogo della mostra allestita nella Cattedrale di Pescia (Pistoia), dal 6 maggio al 30 luglio 2023, è incentrato sulla grande pala d’altare realizzata da Raffaello tra il 1506 e il 1508 su commissione della famiglia Dei. A lungo custodita nelle Gallerie degli Uffizi, l’opera è tornata alla sua collocazione originale in occasione dell’evento espositivo. “La vicenda dell’opera”, scrive Eike Schmidt, “è esemplare per comprendere come si sono costituite le grandi collezioni di età barocca e testimonia inoltre il culto universale di Raffaello iniziato nella sua breve vita e mai venuto meno”. Testi di Eike Schmidt, Roberto Filippini, Lorenzo Zogheri, Oreste Giurlani, Antonella Ranaldi, Emanuela Daffra, Anna Bisceglia, Jennifer Celani, Emanuele Barletti, Francesco Gaddini, Paolo Vitali, Costantino Ceccanti, Silvia Benassai, Sandra Rossi, Marco Ciatti, Ciro Castelli, Luciano Ricciardi, Andrea Santacesaria, Roberto Bellucci, Cecilia Frosinini, Luigi Colombini, Maddalena Lazzareschi Lucia Ricciarelli, Antonella Galli, Stefano Maurri, Simone Fagioli, Luciano Pallini.
Treasures of the map terrace in the Uffizi
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 361
Il Terrazzo delle Carte geografiche agli Uffizi è un ambiente situato al secondo piano dell’edificio vasariano, lungo il braccio orientale, esposto verso Santa Croce e il fiume Arno; questa sala fa parte del nucleo originario della Galleria e conserva ancora oggi la sua valenza di spazio tardo-cinquecentesco con il suo aspetto di terrazzo coperto e colonnato. Le pitture murali rappresentanti le carte geografiche del granducato di Toscana furono realizzate nel 1588-1589 da Ludovico Buti e Stefano Bonsignori, mentre il soffitto ligneo fu ornato con quadri di Jacopo Zucchi. Il volume, allestito al termine del restauro che ne ha riportato in luce le qualità di stile e le peculiarità tecniche, documenta la genesi e le ragioni della committenza della sala, la sua storia collezionistica e le vicende che l’hanno segnata nel corso dei secoli, per giungere infine alle prospettive attuali. In oltre 370 immagini (frutto di una campagna fotografica realizzata ad hoc) e con il contributo multi-disciplinare di 30 autori, sono presentate non solo le vicende storico-artistiche dell'ambiente ma anche la documentazione analitica di tutti i lavori di restauro che hanno permesso di restituire al pubblico il Terrazzo in tutto il suo splendore originario. Realizzato in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi e l'associazione Friends of The Uffizi Gallery.
Il terrazzo delle carte geografiche agli Uffizi
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 361
Il Terrazzo delle Carte geografiche agli Uffizi è un ambiente situato al secondo piano dell’edificio vasariano, lungo il braccio orientale, esposto verso Santa Croce e il fiume Arno; questa sala fa parte del nucleo originario della Galleria e conserva ancora oggi la sua valenza di spazio tardo-cinquecentesco con il suo aspetto di terrazzo coperto e colonnato. Le pitture murali rappresentanti le carte geografiche del granducato di Toscana furono realizzate nel 1588-1589 da Ludovico Buti e Stefano Bonsignori, mentre il soffitto ligneo fu ornato con quadri di Jacopo Zucchi. Il volume, allestito al termine del restauro che ne ha riportato in luce le qualità di stile e le peculiarità tecniche, documenta la genesi e le ragioni della committenza della sala, la sua storia collezionistica e le vicende che l’hanno segnata nel corso dei secoli, per giungere infine alle prospettive attuali. In oltre 370 immagini (frutto di una campagna fotografica realizzata ad hoc) e con il contributo multi-disciplinare di 30 autori, sono presentate non solo le vicende storico-artistiche dell'ambiente ma anche la documentazione analitica di tutti i lavori di restauro che hanno permesso di restituire al pubblico il Terrazzo in tutto il suo splendore originario. Realizzato in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi e l'associazione Friends of The Uffizi Gallery.
Storie di piccoli uomini. Un dialogo interdisciplinare sull'acondroplasia nel corso dei secoli
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2022
pagine: 112
Atti della Giornata di Studi (Firenze, 27 novembre 2017). I contributi raccolti nel volume esaminano da diversi punti di vista il tema del nanismo, o acondroplasia, offrendo approfondimenti in campo storico-artistico, museografico, letterario e medico. Un’occasione per riflettere sulla nostra storia e sui temi dell’ inclusione sociale e sull’integrazione, cui le nostre istituzioni sono chiamate a rispondere con attenzione sempre maggiore.
«Inchiostro per colore». Arte e artisti in Pietro Aretino
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno
anno edizione: 2019
pagine: 360
Il volume, allestito in coedizione con le Gallerie degli Uffizi in occasione della mostra "Pietro Aretino e l'arte nel Rinascimento" (Firenze, Gallerie degli Uffizi, Aula Magliabechiana, 27 novembre 2019-1° marzo 2020), raccoglie studi che si propongono di recuperare, contestualizzare e penetrare criticamente la parola di argomento artistico dello scrittore. Naturalmente a partire da quella consegnata ai sei libri delle Lettere, che tanto spazio hanno concesso agli artisti e ai dibattiti in materia di arte. Una parola notoriamente sonora e di grande efficacia, in grado di attivare dialoghi ininterrotti sia con i protagonisti della pittura e della scultura del pieno Rinascimento (da Michelangelo a Tiziano, a Sansovino, da Sebastiano del Piombo a Giulio Romano, da Tintoretto a Vasari ...) sia con i loro prestigiosi committenti (i papi Medici e Farnese, Francesco I, Carlo V e Filippo II, il doge Gritti, i duchi di Firenze e di Urbino, il marchese di Mantova). I dialoghi che ne risultano e che sono qui ripercorsi danno vita a una cronaca affidabile dei fatti d'arte del secolo prima che le opere e gli autori diventassero oggetto delle sistemazioni storiche e critiche di Vasari. Riflettere su una parola come quella di Aretino, interessata e di parte come poche altre ma mai scontata e tanto meno banale, vuol dire non solo seguire da vicino nel loro svolgimento i grandi dibattiti artistici del Cinquecento, ma poterlo fare da un punto di vista privilegiato, celebrato da subito per acutezza e perentorietà e confermato nella sua autorevolezza dalla fiducia garantita allo scrittore da artisti di primissimo piano. I saggi ricostruiscono rapporti, verificano affermazioni, discutono categorie estetiche e di poetica, recuperano un lessico critico rimasto in piú di un caso definitivo e destinato sempre a grande fortuna. Di fatto disegnano il profilo di un protagonista della civiltà italiana della prima modernità che per questo specifico aspetto della sua attività non ha subito la damnatio nominis et memoriae che ha colpito invece lo scrittore e l'uomo pubblico: cioè quell'altro Aretino che per secoli ha visto negata la sua grandezza e che è stato indicato all'opinione pubblica di tutta Europa, fino a tempi non lontani, come l'incarnazione del negativo del suo e di ogni tempo.
Pietro Aretino e l'arte nel Rinascimento. Catalogo della mostra (Firenze, 26 novembre 2019-1 marzo 2020)
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2019
pagine: 288
Dipinti, sculture, oggetti di arte applicata, arazzi, miniature e libri a stampa, restituiscono un ritratto composito di Pietro Aretino (1492-1556), grande intellettuale, caustico provocatore, attore non secondario sulla scena diplomatica del Cinquecento. Una mostra e un catalogo che, a più voci, attingendo all’italianistica e alla storia dell’arte, restituiscono la sfaccettata identità di un protagonista il cui rilievo storico va ben oltre la fama, pur innegabile, di autore licenzioso. Nell’epoca che vede l’affermazione di Michelangelo e Raffaello a Roma e la diffusione oltre confine della cultura maturata nello sfarzo della corte di Giulio II, Leone X e Clemente VII, l’Aretino vive da par suo fra Arezzo, Perugia, Roma, Mantova e Venezia. Amico di Raffaello e Sebastiano del Piombo come del Sansovino e di Tiziano, protetto di Giulio de’ Medici, compagno di Giovanni dalle Bande Nere, a Venezia trova infine una patria ideale. Spregiudicato e riottoso nei rapporti con il potere, mentre primeggiano in Europa Francesco I e Carlo V, il favore dei quali godrà in fasi diverse, ne tesse le trame con grande abilità. Al contempo alimenta la satira popolare dando voce al Pasquino, ed è un virtuoso cultore delle lettere, che declina in chiave parodistica e salace così come di temi d’argomento religioso. Provocatore nato, blasfemo e ricattatore per alcuni, è innanzitutto un eccezionale interprete del suo tempo. Il tempo anche del Bembo e dell’Ariosto, che nel suo poema ricorda «il flagello de’ principi, il divin Pietro Aretino». La mostra "Pietro Aretino e l’arte del Rinascimento" è dedicata a un artista, ma innanzitutto a un uomo, vissuto al centro delle cose nel pieno della “Maniera moderna”, secondo la definizione di Giorgio Vasari nelle sue Vite, pubblicate nel 1550 e nel 1568. Il catalogo, come la mostra, è scandito in cinque sezioni che illustrano i principali momenti della vicenda di Pietro, e l’avvicendarsi di scenari che vanno dagli esordi tra Arezzo e Perugia, all’approdo alla corte pontificia e al trasferimento nel Nord Italia, dapprima a Mantova e, infine, a Venezia. L’iconografia della pubblicazione è particolarmente ricca, le schede di catalogo si avvalgono delle competenze di 50 autori di diversa estrazione.