Libri di Aniello Manganiello
Senza il cancro sarei morto
Mirko Giudici
Libro: Libro in brossura
editore: Graus Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 168
La malattia arriva sempre nella vita delle persone in modo inaspettato, sconvolgendo i piani e senza chiedere mai il permesso. Ma chi ha detto che questo porta con sé solo delle conseguenze negative? Certo, le sfide da affrontare sono parecchie e Mirko lo sa bene. La burocrazia è tanta, i giorni di sconforto si susseguono e la malattia sembra intaccare tutto ciò che una volta faceva stare bene. E la cosa peggiore è che influisce anche sulle persone che lo circondano e che cercano in tutti i modi di aiutarlo. Eppure, è possibile ritrovare il gusto di vivere proprio grazie alla malattia. Il cancro non è solo una bestia terribile, ma è anche un'opportunità per mettere in prospettiva quelli che fino a ieri sembravano problemi insormontabili. Le ansie, le frustrazioni e le arrabbiature quotidiane perdono di intensità, mentre la malattia fa ricordare ciò che è veramente importante. Pagina dopo pagina, Mirko Giudici riesce a mettersi a nudo e a rivelare la sua parte più debole per metterla al servizio di chi, come lui, sta conducendo la lotta più dura di tutte: quella della vita, quella per la vita. Prefazione Don Aniello Manganiello.
Gesù è più forte della camorra. Dalla Campania alle Scampia d'Italia
Aniello Manganiello, Andrea Manzi
Libro: Libro in brossura
editore: Europa Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 212
"Gesù è più forte della camorra" è il coinvolgente racconto di vita di don Manganiello, un coraggioso prete di frontiera che si batte da oltre vent'anni per sconfiggere la camorra e a favore dei più deboli. Senza reticenze né ipocrisie. In modo radicale e spesso critico anche nei confronti di molte istituzioni che ancora oggi risultano assenti in molti territori "caldi" del Paese. Una figura esemplare sempre al fianco delle persone bisognose, che si mischia tra gli ultimi e si impegna con quotidiana perseveranza nella difesa della giustizia, ma anche nella ricerca di redenzione e dialogo con i camorristi di cui denuncia, al tempo stesso e senza indugio, l'azione criminale. Una figura quindi scomoda e spesso malvista in più contesti, senza escludere alcuni ambienti ecclesiastici. Questo diario raccoglie la testimonianza della sua intera missione che a partire dalle strade di Scampia (a Napoli) raggiunge attualmente gran parte del territorio nazionale tramite l'associazione "Ultimi contro le mafie e per la legalità" con l'intenzione di sottrarre soprattutto i giovani al sistema della criminalità organizzata, portando nelle strade più povere d'Italia la misericordia e la speranza in un futuro migliore.
Malacittà. Casoria e il suo racconto criminale
Francesco Gemito
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Editoriale Milena
anno edizione: 2017
pagine: 132
"Malacittà" è la composizione cartacea di infiniti attimi sospesi: l’attimo prima che la pistola spari, l’attimo dopo, l’attimo in cui la corda intorno al collo si tende inesorabilmente, l’attimo della firma ufficiale su un documento che condannerà il territorio alla rovina, quello in cui i bambini del rione escono a giocare, senza sapere che uno di essi, a casa, non rientrerà mai più. La somma degli attimi di Mala Città è la storia di Casoria, dei suoi protagonisti noti e di quelli meno conosciuti, delle strade e dei vicoli, dei negozi e dell’intimità domestica, dei sorrisi e delle molte lacrime. E si scopre, leggendo, che l’attimo del cattivo e quello del buono non condividono durata né consistenza, perché diverso è l’effetto di cambiamento che hanno sulle vite di chi li circonda, e diversa sarà la proiezione nel tempo e nella memoria di chi racconterà. Potrebbe a prima vista sembrare un racconto come tanti, sulla Camorra e sui devastanti effetti della criminalità locale. Invece è un racconto sugli uomini, e sui vividi attimi che ne hanno scritto la storia.
La meglio gioventù di Scampia
Aniello Manganiello, Angelo Romeo
Libro: Libro in brossura
editore: Imprimatur
anno edizione: 2015
pagine: 160
È il quartiere di Napoli conosciuto da tutti come luogo di malavita e segnato dal sangue della camorra, dove regna la legge del più forte. Eppure Scampia è anche altro: ecco la parte buona di un quartiere da sempre "etichettato" in negativo. La parte buona di Scampia sono i giovani, che non sono tutti coinvolti nell'illegalità, ma cercano di dare un segnale importante nella rinascita e nello sviluppo di un quartiere che li ha visti nascere e affrontare le difficoltà più cruente tra quei palazzi a forma di vela che ormai sono divenuti il simbolo del suo degrado. Giovani che ce l'hanno fatta e che tutti i giorni combattono per farcela, con lo studio e impegnandosi a vivere quotidianamente e onestamente. Come Maria, che dopo essersi diplomata lavora in un'azienda ed è riuscita ad affermarsi malgrado le difficoltà del suo quartiere. O come Giuseppe, che è un infermiere e lavora in maniera onesta dopo essersi laureato, e non vuole lasciare Scampia perché crede che si possa e si debba cambiare. Scampia non è solo ciò che le serie Tv mostrano, è anche sensibilità, disponibilità e umanità, e soprattutto rinascita dal buio della malavita.
Gesù è più forte della camorra. I miei sedici anni a Scampia, fra lotta e misericordia
Aniello Manganiello, Andrea Manzi
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2011
pagine: 240
Ci sono due modi di intendere la missione apostolica in un territorio difficile come Scampia: uno è chinare la testa, non esporsi, parlare solo se interrogati; l'altro è quello del padre guanelliano don Aniello Manganiello. Consiste nel vivere fianco a fianco con gli abitanti del quartiere e condividerne i problemi, spostandosi sempre a piedi perché "in macchina non puoi verificare se il tuo passo è cadenzato su quello dei ragazzi". Sin dal primo giorno, don Aniello presta aiuto ai malati di Aids e ai tossicodipendenti, conduce battaglie sociali a favore di famiglie troppo frettolosamente etichettate come malavitose, visita le case di camorristi veri e li ascolta, ne ottiene la fiducia e talvolta vede persino compiersi conversioni e ripensamenti radicali. Con questi metodi, però, diventa un personaggio scomodo: nel quartiere è oggetto di continue minacce, fuori si fa nemici nell'Amministrazione comunale e negli alti ranghi ecclesiastici, a suo giudizio non sufficientemente impegnati - nonostante i proclami - dalla parte dei più deboli. Nel 2010, dopo l'ennesimo scontro, la Congregazione dei padri guanelliani rompe gli indugi e decide di allontanare don Aniello dal "suo" rione, riportandolo a Roma, in una parrocchia del borghese quartiere Prati, dove aveva operato per anni. "Gesù è più forte della camorra" è il diario dei sedici anni napoletani di don Aniello, ma è anche un richiamo forte a chi propone parole nobili ma si tiene lontano dalla realtà del quartiere.