Libri di Andrea Ventura
Isole d'inverno
Andrea Ventura
Libro: Libro rilegato
editore: Fili d'Aquilone
anno edizione: 2025
pagine: 49
“Isole d’inverno” di Andrea Ventura (Pavia, 1974), numero 3 della collana “I NODI” dedicata alla poesia italiana contemporanea. Ventura calcola i tempi, misura gli spazi, anticipa le tappe del prossimo percorso, nell’intento di replicare un’esperienza precedente la cui tramatura originaria è sempre già perduta. Poiché la geografia del presente è un “pentagramma confuso”, la ricostruzione di una logica di percorso si fonda su istanti strappati al passato e ritemprati alla forgia del desiderio. Il progetto del viaggio include necessariamente un "tu", implica essere “sempre fratelli in ambasce / per un miracolo mai visto”. Perché è nella condivisione della perdita che risiede il miracolo di un’amicizia. La metamorfosi della perdita in una progettualità comune a oltranza è l’atto etico che informa le poesie di "Isole d’inverno": in questo consiste il “lavoro infernale”, quotidiano “collaudo di una nuova speranza”.
Il flagello del neoliberismo. Alla ricerca di una nuova socialità
Andrea Ventura
Libro: Copertina morbida
editore: L'Asino d'Oro
anno edizione: 2018
pagine: 151
Da alcuni decenni, nonostante la grave crisi esplosa nel 2008 e le feroci critiche a cui è sottoposto, il neoliberismo continua a rappresentare la teoria di riferimento per il governo delle nostre società. In suo nome, oligarchie sempre più ristrette accumulano ingenti fortune, mentre le conquiste sociali del Novecento vengono demolite e continui sacrifici sono imposti alla popolazione. Il neoliberismo è fondato sull'idea che gli esseri umani siano macchine calcolanti prive di affetti e di pensiero, come priva di pensiero sulla società e sulla natura umana è la scienza economica che lo sostiene. Come mai, nonostante i suoi effetti sull'economia e sulla società, manca una valida opposizione? Il volume analizza il percorso storico che ha condotto all'affermazione del neoliberismo e le ragioni dell'apparente assenza di alternative, mostrando perché questa teoria non sia in grado di rispondere alle nuove sfide della crescita e del benessere. In particolare indaga il paradosso del dominio e del fallimento dell'idea per la quale esseri umani che mirano solo al proprio tornaconto possano costruire una società che consente a ciascuno di realizzare le proprie aspirazioni. Analizzando i cambiamenti generati dalle nuove tecnologie e la crisi in corso, l'autore indica su quali basi, oltre la morale religiosa e le teorie del passato, possa trovare fondamento la necessità storica di un nuovo patto sociale per lo sviluppo e il benessere di tutti.
La trappola. Radici storiche e culturali della crisi economica
Andrea Ventura
Libro: Libro in brossura
editore: L'Asino d'Oro
anno edizione: 2012
pagine: 252
La dimensione culturale all'origine dell'attuale crisi economica è il tema centrale del libro. La tesi è che, in Occidente, lo sviluppo è stato segnato da una sproporzione tra crescita materiale e qualità della vita sul piano dei rapporti umani e della socialità. La crisi è considerata la conseguenza di una concezione alienata dell'esistenza e del lavoro, dove il benessere economico è perseguito come compenso per la rinuncia a una completa realizzazione di identità. Questa concezione alienata, inoltre, porta a considerare il mercato e il suo dominio sulla società come se fossero generati da leggi eterne, divine, e non da comportamenti e istituzioni volute dagli uomini. Dopo aver analizzato come Marx abbia tentato, senza riuscirvi, di svelare il 'feticismo delle merci' per uno sviluppo umano in grado di superare l'alienazione religiosa, il libro esamina il processo di formazione della teoria economica neoclassica evidenziandone, oltre al contenuto antropologico e alle carenze interne, il contributo al processo di deregolamentazione dei mercati che ha condotto alla crisi. Infine, con riferimento al dibattito che si è svolto in Italia sui temi della crescita economica tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta e ad alcuni suoi successivi sviluppi, l'autore affronta la questione della distinzione tra bisogni ed esigenze, mostrando su quali basi è possibile costruire una proposta culturale in grado di superare la centralità della dimensione economica.
Giulia. Una ragazza del Novecento
Andrea Ventura
Libro
editore: UTET
anno edizione: 2015
pagine: 208
Giulia nasce a Triches, un paese vicino a Belluno, il 13 settembre 1909. Il padre, Felice, emigrato in Germania per lavoro, torna a casa ogni due anni; la madre, Maria, ogni due anni rimane incinta e, poco dopo il parto, lascia i suoi figli per andare a fare da balia ai neonati di famiglie benestanti. Triches si trova a soli quindici chilometri dal confine tra Italia e impero austro-ungarico. Così, quando scoppia la guerra, gli abitanti del paese si trovano improvvisamente nelle retrovie immediate del fronte. La Grande Guerra attraversa l'esistenza quotidiana della bambina: i reparti di cavalleria in transito nei primi giorni del Piave; la carcassa di un aereo precipitato; il turbinio dei soldati amici e dei soldati nemici, prigionieri, fuggiaschi, occupanti; le lenzuola tagliate a strisce per servire da bende, e le piaghe dei feriti nella stalla di un contadino. Finita la guerra, la famiglia di Giulia segue il corso di molte famiglie dell'epoca, disperdendosi per l'Italia e l'Europa in cerca di fortuna, ma mantenendo saldo quel legame che tiene unite tra loro le diverse generazioni, quella tradizione di memorie e racconti che in qualche modo ha prodotto, alla fine, questo libro. Una biografia insolita, costruita per episodi, per quadri, cui si alternano momenti di silenzio, ellissi temporali, reticenze. Ventura restituisce i ricordi dell'infanzia di sua nonna Giulia... Prefazione di Sergio Luzzatto. Con e-book scaricabile fino al 31/12/2015.
La felice famiglia De' Neoliticis
Andrea Ventura
Libro
editore: Edizioni TSM
anno edizione: 2016
pagine: 36
Musicisti, leoni e fontane
Andrea Ventura
Libro
editore: artem
anno edizione: 2017
pagine: 34
"Non ci sono tanti modi di raccontare un museo perché la voce deve essere soprattutto quella delle opere che lo compongono. Esistono tuttavia, legate a ogni opera, infinite "storie". Con "Musicisti, leoni e fontane" Andrea Ventura ricostruisce un mondo: Milano, tra Otto e Novecento, scorre nelle sue tavole ispirate a tre opere presenti nella collezione della Galleria d'Arte Moderna di Milano, come un diario colorato in tre episodi, attraverso aneddoti e personaggi, storie scolpite e acclamate, luoghi reali o solo immaginati." (Dalla presentazione di Paola Zatti)
I tempi del ricordo. La memoria pubblica del massacro di Monte Sole dal 1945 a oggi
Andrea Ventura
Libro: Copertina morbida
editore: Zikkaron
anno edizione: 2017
pagine: 160
La strage avvenuta nel territorio compreso tra i Comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 è diventata nel dopoguerra un oggetto simbolico slegato dalla sua realtà fattuale, su cui sono state proiettate di volta in volta diversificate istanze. La ricostruzione storica del massacro è infatti molto recente. Andrea Ventura "smonta la memoria degli avvenimenti nelle varie fasi e stagioni del suo periodico ridefinirsi, la mostra nei suoi nessi con il presente di chi di volta in volta ricorda e celebra, la mette a nudo nelle sue contraddizioni e nella sua mutevole strumentalità". "D'ora in avanti non si potrà dunque prescindere da questa sua ricostruzione, sia per determinare il ruolo e il peso del ricordo di Marzabotto nello spazio pubblico, sia in vista di nuovi scavi e necessari approfondimenti. D'altro canto, questa ricostruzione appare utile anche a misurare la distanza che separa Monte Sole da Marzabotto. Un pugno di chilometri che talora sono apparsi una distanza incolmabile, anzi, un tragitto la cui lunghezza appare accrescersi nel tempo" (dall'Introduzione di Luca Baldissara)
La beccaccia infermiera
Paolo Pennacchini
Libro: Libro in brossura
editore: S-Eriprint
anno edizione: 2017
pagine: 104
Luigi Vezzosi. Un antifascista toscano respinto dalla democrazia
Andrea Ventura
Libro: Libro in brossura
editore: Tagete
anno edizione: 2017
pagine: 160
"Luigi Vezzosi fu incarcerato in occasione dei rastrellamenti che seguirono i 'fatti' di Empoli del marzo 1921. Aveva poco più di 15 anni. Condannato da un tribunale intimidito dal regime fascista alla pena di 28 anni per omicidio, tentato omicidio e porto abusivo d'arma (con le pene accessorie di tre anni di anni di vigilanza speciale e della interdizione perpetua dai pubblici uffici) scontò 5 anni di galera. Liberato nel 1925 a seguito dell'amnistia, tornò nella sua città. Vittima di aggressioni e di ripetuti fermi di polizia, fu costretto a riparare a Pisa. Partecipò alla guerra di liberazione nella formazione partigiana “Nevidio Casarosa”. Il generale Alexander lo insignì del 'Certificato al patriota'. Lo accompagnò per tutta la vita la interdizione perpetua dai pubblici uffici. Nel 1983, ormai vecchio e ammalato, si lasciò convincere a rivolgere domanda di grazia al presidente della Repubblica. Finalmente, il 30 dicembre 1986, il Presidente Cossiga firmò il decreto. Avrebbe dovuto votare per la prima volta alle elezioni politiche del 14 giugno 1987. Non ce la fece. Se ne andò il 2 maggio." Dalla presentazione di Bruno Possenti, Presidente Provinciale ANPI Pisa.
Mezzanotte in via Toledo
Andrea Ventura
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2018
pagine: 72
Antifascisti lucchesi nelle carte del casellaio politico centrale. Per un dizionario biografico della provincia di Lucca
Libro
editore: Maria Pacini Fazzi Editore
anno edizione: 2019
pagine: 216
Il 1917 in Toscana. Proteste e conflitti sociali
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2019
pagine: 194
Il 1917 fu un anno di svolta per lo Grande Guerra. Scandito dalle rivoluzioni in Russia, dall'intervento nel conflitto di nuovi paesi, da Caporetto, crisi alimentari, insubordinazioni e tumulti, anche per lo storia della Toscana il 1917 fu l'inizio di un ciclo di proteste e rivolte che si sarebbe concluso nel dopoguerra. Emersero nella scena pubblica nuovi attori e ideali capaci di incidere sui rapporti tra Stato e società in una fase cruciale dell'età contemporanea. Nelle diverse Toscane, mezzadrili, urbane o minerarie, dalla costa agli Appennini, dalle grandi città ai borghi sparsi, riemersero antiche forme della protesta intrecciate con pratiche di lotta inedite, mentre altri centri sembravano restare immobili. II volume ricostruisce queste vicende, fornisce un contributo inedito su temi spesso dimenticati e mette in rilievo culture, pratiche politiche, ideologie, relazioni sociali, linguaggi che segnarono l'ingresso della Toscana nel Novecento.