Libri di Ana María Matute
I bambini tonti
Ana María Matute
Libro: Libro rilegato
editore: Canicola
anno edizione: 2025
pagine: 208
"I bambini tonti" è la straordinaria raccolta di 21 racconti brevi che scrisse a trent'anni e che a causa della censura franchista arrivarono con grandi difficoltà nelle mani dei lettori. La Matute riflette sull'abbruttimento dell'infanzia nel periodo della dittatura spagnola, la povertà, la deformazione fisica, la malattia e le differenze di classe. Lo stile onirico e la simbologia danno a questi brevissimi racconti una forza che segna il lettore.
La trappola
Ana María Matute
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2024
pagine: 252
Matia, la vivace adolescente di "Ricordo di un'isola", è ormai adulta e vive negli Stati Uniti, ha alle spalle un matrimonio tormentato e una maternità sofferta e distaccata. Suo figlio, Bear, è un ragazzo solitario, cresciuto tra segrete chiacchierate con querce e platani, suoi unici amici, e il miraggio di una patria, la Spagna, conosciuta solo tramite i nostalgici racconti del nonno. Una volta arrivato a Barcellona per frequentare l'università, Bear stringe amicizia con Mario, un uomo perseguitato dal ricordo di un subdolo inganno subito nel passato, che vive nella meticolosa pianificazione di una vendetta. I loro destini si intrecceranno ancora una volta quando Antonia, la dispotica e accentratrice nonna di Matia, per celebrare il proprio centenario convocherà tutta la famiglia sull'isola, dove i rancori assopiti della guerra civile sono pronti a risvegliarsi. La trappola è un romanzo sofisticato in cui i protagonisti dialogano a distanza, si sfiorano e si scontrano, combattuti tra il desiderio di perseguire la propria realizzazione personale e la ricerca di una giustizia universale. Matute ci consegna una rappresentazione vivida e appassionata di una famiglia che si fa portavoce di uno scontro generazionale all'indomani della fine della guerra civile spagnola.
I soldati piangono di notte
Ana María Matute
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2023
pagine: 216
La guerra civile spagnola è giunta all’ultimo atto e Manuel, che ha trascorso anni in riformatorio per espiare colpe altrui, è tornato in libertà. «Sei troppo buono», gli hanno sempre detto tutti. Ma come sa fin da bambino, nessuno è buono e nessuno è cattivo. E lui chi è? Diviso tra un padre adottivo, José Taronjí, trucidato dai fascisti, e un padre naturale, il lupo di mare Jorge di Son Major, che lo ha riconosciuto soltanto in punto di morte, Manuel non lo sa più. L’unica cosa che sa con certezza è che ha una missione da compiere. Deve recarsi da Marta, la moglie di Alejandro Zarco, leader del bando repubblicano da tutti conosciuto come Jeza. L’uomo è stato giustiziato in carcere e lei, che dal momento dell’arresto del marito si è rifugiata nell’entroterra, è ancora all’oscuro di tutto. Quella che Manuel si troverà di fronte è una donna ancora bambina. Il loro sarà un incontro tra due solitudini che darà vita a una lunga, dolente confessione reciproca: anche Marta ha una storia terribile da raccontare, la propria, e lo farà con dovizia di particolari. Ritornano le atmosfere struggenti dell’isola di Ana María Matute, che diventa lo scenario di una storia vissuta da nuovi personaggi rimanendo però, inevitabilmente, la grande protagonista, con la sua bellezza remota di luogo sospeso nel tempo. E come la sua protagonista, questo romanzo, parte di un’opera fondamentale della letteratura spagnola, risplende.
Ricordo di un'isola
Ana María Matute
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2021
pagine: 150
Espulsa dal convento dove studiava dopo aver dato un calcio alla priora, abbandonata dal padre e orfana di madre, l'adolescente ribelle Matia viene mandata a trascorrere i mesi estivi con la ricca nonna sull'isola di Maiorca: un luogo al tempo stesso incantato e malvagio, dove si scontrano odi antichi e passioni odierne mentre il sole brucia attraverso le vetrate e il vento si lacera contro le agavi. Nella calda e opprimente quiete di un'estate adolescenziale, Matia trama con il cugino Borja tra lezioni di latino, sigarette rubate fumate di nascosto e fughe clandestine con una piccola imbarcazione nelle cale più recondite. Compagni di scorribande sono gli altri ragazzini dell'alta borghesia costretti come loro alla reclusione sull'isola, ma anche i giovani del posto, tra cui spicca Manuel, figlio maggiore di una famiglia emarginata da tutto il paese per il quale Matia prova un conturbante sentimento a cui non riesce a dare un nome. Il sordido mondo degli adulti nasconde molte incognite: gli uomini scompaiono misteriosamente, mentre le donne fumano alla finestra scrutando il mare in attesa di un ritorno. È il 1936, la guerra civile appena scoppiata sembra lontana ma quasi segretamente si sta combattendo anche sull'isola, e l'eco del conflitto si fonde con quella dell'Inquisizione e dei roghi di massa degli ebrei avvenuti nei secoli precedenti. La vita insulare è solcata da linee dolorose e divisive, e diventare grandi vuol dire anche scegliere da che parte stare.