Libri di Amets Arzallus Antia
Fratellino
Amets Arzallus Antia, Ibrahima Balde
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 160
Ibrahima ha tredici anni e vive nella capitale della Guinea con il padre, che vende pantofole per strada. Quando lui muore all’improvviso, il ragazzo diventa il capofamiglia e va in Liberia in cerca di un lavoro per aiutare la madre, rimasta al villaggio con gli altri figli. Anni dopo, suo fratello Alhassane scompare nel tentativo di raggiungere l’Europa, così Ibrahima lascia il lavoro di camionista per cercarlo. Comincia per lui un viaggio lungo e rischioso attraverso il Mali, l’Algeria, la Libia e il Marocco. Ogni tappa porta Ibrahima in mondi diversi, con usanze, lingue, paesaggi, monete sempre differenti e pericolose sfide da affrontare. Ma la sua straordinaria forza di volontà, l’amicizia e la generosità di alcune persone incontrate lungo il cammino lo aiutano a sopravvivere e a proseguire. Giunto in Libia, scopre la verità su Alhassane. E, invece di tornare a casa, decide di intraprendere il viaggio verso l’Europa. “Adesso lo so, il mare non è un posto dove sedersi.” Una testimonianza che dà voce, cuore e anima alle migliaia di persone che sono costrette a lasciare le proprie case e mettersi in viaggio. Età di lettura: da 12 anni.
Fratellino
Amets Arzallus Antia, Ibrahima Balde
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 112
È alla ricerca del fratello piccolo, partito con l'intenzione di raggiungere l'Europa e mai arrivato, che Ibrahima Balde lascia la Guinea e il lavoro di camionista, per intraprendere un viaggio che non voleva fare, ma che è comune a migliaia di africani. Questo romanzo è la cronaca, lucida ed essenziale, della vita di Ibrahima Balde, da lui stesso raccontata, e trascritta dal poeta Amets Arzallus Antia. Una voce che ci fa capire, senza vittimismo ma in tutta la sua drammaticità, cosa sono la traversata del deserto, il traffico dei migranti, la prigionia, le torture, la violenza della polizia, il viaggio in mare, la morte. Una voce ferma, così chiara e profonda da diventare a tratti poetica, che ci racconta cosa significa conoscere la sete, la fame, la sofferenza. Esistono mille motivi e storie che portano una persona ad attraversare il Mediterraneo per cercare di raggiungere l'Europa. La disumanizzazione delle loro morti, le espulsioni, le vite illegali sembrano necessarie per alimentare la nostra indifferenza. In realtà ognuna di queste vite è unica e universale e questo racconto ne è la drammatica testimonianza.