Libri di Alfredo Salsano
Disneyland e altri nonluoghi
Marc Augé
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2024
pagine: 128
Reportage, cliché, luoghi famosi, passeggiate: nei testi che compongono questo volume, attraverso la descrizione divertita e sensibile degli scenari turistici vecchi e nuovi che l'autore racconta in prima persona, lo sguardo dell'etnologo si confronta con le immagini del turismo più diffuso: Disneyland e Mont-Saint-Michel, la spiaggia di La Baule e il campo di battaglia di Waterloo, la cupola di plastica climatizzata di Center Parcs (contenente paesaggi tropicali in piena Normandia!), i castelli di Ludovico II di Baviera... e ancora un'immaginaria Parigi del 2040 affidata in gestione alla società Disneyland, divertente proiezione di una riflessione sul «viaggio impossibile» – quello che avrebbe potuto farci scoprire paesaggi e uomini nuovi. Con tutta la curiosità e la verve del viaggiatore intelligente e del grande antropologo, Augé si chiede se spostarsi in un «altrove» sia davvero possibile, o se i veri viaggi non possano essere soltanto quelli con cui attraversiamo la realtà a noi più prossima.
Il pianeta dei naufraghi. Saggio sul doposviluppo
Serge Latouche
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2017
pagine: 279
Migranti e relitti si inabissano ogni giorno nei nostri mari, con una progressione da ecatombe. I «naufraghi dello sviluppo» di cui Serge Latouche parlava ventisei anni fa, quando uscì la prima edizione del libro, divenuto un classico della decrescita, adesso hanno i volti degli oltre quindicimila esseri umani già risucchiati in cimiteri d'acqua. Non accade spesso che espressioni metaforiche - il naufragio, gli approdi dei sopravvissuti - si inverino tragicamente, sacrificando il possibile che racchiudevano alla realtà peggiore. Un esito tuttavia non imprevisto, quantomeno da parte di Latouche, che nel momento in cui l'Occidente presagiva i trionfi dell'incipiente globalizzazione consegnava a queste pagine un'analisi senza scampo della logica produttivistica e delle sue conseguenze nefaste, e al contempo si congedava dai miti messianici del terzomondismo. Ciascuna osservazione di allora conserva una «terribile attualità» ed è traducibile alla lettera nelle parole-chiave degli odierni obiettori di crescita, se si sostituiscono sviluppo con crescita e doposviluppo con decrescita. Spinti ai margini di tutto dalla tracotanza della modernità, i «naufraghi» raccolgono i Quarti Mondi degli esclusi dei Paesi ricchi e di quelli meno avanzati, e le minoranze autoctone a rischio di deculturazione. La loro forma di resistenza è affidata per intero alla «nebulosa dell'informale», ossia a pratiche economiche atipiche che generano reciprocità in quanto fatti sociali totali, secondo criteri estranei alle categorie del dinamismo industriale. Dai loro fragili laboratori di decrescita non nascono infatti né un capitalismo scalzo né uno sviluppo alternativo, ma prende vita quell'alternativa allo sviluppo che forse sarà in grado di scongiurare la catastrofe.
Il dono nel mondo dell'utile
Alfredo Salsano
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2008
pagine: 131
Il movimento antiutilitarista, sorto in Francia nel 1980, rifacendosi all'opera dello storico economico Karl Polanyi e dell'antropologo Marcel Mauss, ha messo radicalmente in dubbio l'universalità dell'homo oeconomicus spinto dal calcolo dell'utile individuale. I suoi teorici (tra i quali Alain Caillé, Serge Latouche e lo stesso Salsano) propongono di pensare i rapporti sociali attraverso il modello di triplice obbligo del dono (dare, ricevere, ricambiare) e trasferire questa forma di scambio nel mondo contemporaneo, dominato da Stato e mercato. Nato come critica all'economicismo implicito nelle scienze sociali, l'antiutilitarismo è, secondo Salsano, allo stesso tempo una critica della modernità e la ricerca di forme democratiche corrispondenti a un "vero" utilitarismo.
L'altro corporativismo. Tecnocrazia e managerialismo tra le due guerre
Alfredo Salsano
Libro: Copertina morbida
editore: Il Segnalibro
anno edizione: 2003
pagine: 250
Il dono perduto e ritrovato
Alfredo Salsano
Libro
editore: Manifestolibri
anno edizione: 1994
pagine: 96
Disneyland e altri nonluoghi
Marc Augé
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1999
pagine: 128
Reportages, clichés, passeggiate: quasi tutti i testi che compongono questo volume hanno in comune l'essere il frutto di veri e propri sopralluoghi, nel corso dei quali lo sguardo dell'etnologo si confronta con le immagini del turismo più divulgato. Disneyland e Mont-Saint-Michel, la spiaggia di La Baule e il campo di battaglia di Waterloo, la cupola climatizzata di Center Pares (contenente paesaggi tropicali in piena Normandia!) e i castelli di Ludovico II di Baviera... Senza dimenticare, per chiudere il cerchio, una immaginaria Parigi del 2040, affidata in gestione alla società Disneyland ma in sostanza non diversa dalla Parigi d'oggi. Divertente proiezione, quest'ultima, di una riflessione sul "viaggio impossibile" - quello che avrebbe potuto farci scoprire paesaggi e uomini nuovi - che corre lungo tutto il libro, nella descrizione degli scenari turistici vecchi e nuovi in cui l'autore non esita a mettersi in scena in un racconto in prima persona. Come nel racconto della visita alla fabbrica L'Oréal di Aulnay-sous-Bois, alla scoperta di una moderna architettura industriale, dove paradossalmente, a un passo da casa, Augé sembra ritrovare i toni e gli entusiasmi del tradizionale racconto di viaggio.
La megamacchina. Ragione tecnoscientifica, ragione economica e mito del progresso
Serge Latouche
Libro: Libro rilegato
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1995
pagine: 224
Nelle organizzazioni di massa l'uomo diventa l'ingranaggio di una meccanica complessa che raggiunge una potenza quasi assoluta: una "megamacchina" appunto. Il dominio della realtà tecnoscientifica ed economica danno alla megamacchina contemporanea un'ampiezza inedita e inusitata nella storia degli uomini. Di questo parla il volume, pubblicato simultaneamente in francese e in italiano. Gli effetti distruttivi del legame sociale e dell'ambiente prodotti dalla megamacchina e dal suo apparato tecnoscientifico sono ampiamente illustrati e denunciati, insieme con le illusioni del progresso. Latouche però nega la fatalità del totalitarismo tecnico.