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Libri di Alexius Meinong

Sulle assunzioni

Sulle assunzioni

Alexius Meinong

Libro: Copertina morbida

editore: Le Lettere

anno edizione: 2017

pagine: 336

La seconda edizione di "Sulle assunzioni" (1910), di cui si presenta ora la prima traduzione in italiano, costituisce non solo la principale opera di psicologia di Alexius Meinong, ma anche un ampliamento delle ricerche psicologiche nella direzione inaugurata dalla teoria dell'oggetto. Modificando la teoria brentaniana dell'intenzionalità, Meinong individua tra rappresentazioni e giudizi un ambito di vissuti "intermedi", quale l'ambito dell'assunzione, definita come un pensare senza credere, un giudicare privo di convinzione. Nel discorso ipotetico, così come nel processo motivazionale del desiderio o nella produzione e fruizione di opere di fantasia, è l'assunzione a garantire il riferimento intenzionale all'oggetto non-esistente. Attraverso la mediazione del vissuto assuntivo, si chiariscono il ruolo dell'immaginazione nell'attività conoscitiva e la connessione sussistente tra vissuti intellettuali ed emozionali. Sulle assunzioni trovò interlocutori e critici illustri, tra cui Bertrand Russell, Christian von Ehrenfels, Edmund Husserl.
37,00

Teoria dell'oggetto

Teoria dell'oggetto

Alexius Meinong

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2019

pagine: 144

L'oggetto, di cui questo libro ci presenta la teoria, è giusto il contrario di quanto siamo abituati a pensare con questo termine: non qualcosa che ci sta prepotentemente davanti, ma «ciò che è indifferente all'esistenza», un coacervo di creature kafkiane, «prive di patria» e essenzialmente impresentabili, come il quadrato rotondo o la montagna dorata. Con un gesto inappariscente ma deciso, Meinong dischiude, cioè, alla contemplazione filosofica un ambito dell'essere che non è quello della realtà, sovranamente indifferente all'essere e al non-essere: il fuori-essere. E, con altrettanta discreta eleganza, mostra così che la filosofia è innanzitutto invenzione di concetti (è questa la lezione che saprà trarne Gilles Deleuze). Questo suddito malinconico «della vecchia Austria... patria fidata della nostra gioventù e del nostro lavoro», è, in realtà, un implacabile agrimensore dell'inesistente, l'inventore di una scienza che — come scrive non senza ironia nella sua autopresentazione — «elabora i suoi concetti senza limitarsi al caso particolare della loro esistenza». Per questo, più che lo spirito del suo maestro Brentano, è quello del giovane Musil che sembra di percepire in queste pagine. Nel 1908 per un attimo i loro destini si incrociarono: mentre il giovane neolaureato stava per decidersi ad abbandonare la filosofia per la letteratura, Meinong lo invitò a proseguire con lui a Graz i suoi studi. «Pare che il mio sviluppo naturale» scriveva Musil ancora trent'anni dopo «avrebbe dovuto essere il seguente: accettare l'offerta di Meinong di conseguire la docenza a Graz». (Giorgio Agamben)
15,00

Teoria dell'oggetto

Teoria dell'oggetto

Alexius Meinong

Libro

editore: Quodlibet

anno edizione: 2003

pagine: 134

15,00

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