Libri di Alessandra Mazzini
Quale letteratura per quale infanzia? Morfologia di una disciplina in trasformazione
Alessandra Mazzini, Angelo Nobile
Libro: Libro in brossura
editore: Marcianum Press
anno edizione: 2024
pagine: 376
La letteratura per l'età infantile e adolescenziale è per sua stessa natura disciplina di confine, complessa e articolata, che intreccia la dimensione narrativa a quella educativa e che, ponendosi alla confluenza di più saperi disciplinari (letteratura, filologia, storia, iconologia, sociologia, psicologia, pedagogia ecc.), necessita di un approccio integrato ai problemi. In virtù di queste peculiarità, il volume ripercorre, in una pluralità di prospettive critiche, le molteplici sfaccettature che contraddistinguono la letteratura per l'infanzia e l'adolescenza, nel tentativo di definirne il profilo, gli itinerari, le finalità e le modalità con le quali oggi si sta evolvendo. A tale scopo, la prima parte del saggio riprende e dibatte alcune questioni fondative, di ordine epistemologico, molte delle quali ancora in attesa di definizione, nonché le ragioni pedagogiche che attraversano la disciplina e il corpus delle opere dedicate a bambini e adolescenti; nella seconda parte, lo sguardo interpretativo si focalizza sul ruolo attuale che l’iconico e il digitale rivestono all'interno di un territorio in continua evoluzione, i cui confini e ambiti di competenza sono continuamente dilatati anche dal progresso delle tecnologie.
Da un lavoro al proprio lavoro. Una teoria dell'educazione e formazione nella letteratura per l'infanzia e l'adolescenza
Alessandra Mazzini
Libro: Copertina morbida
editore: Marcianum Press
anno edizione: 2022
pagine: 224
La vitalità della letteratura nell'insinuarsi nel dibattto sul lavoro e sulle sue Alessandra Mazzini conseguenze è nota da tempo. Ancor più lo è la capacità, che hanno avuto le narrazioni dedicate ai più piccoli e agli adolescenti, di ritagliarsi uno spazio nelle pieghe di una storia dell'infanzia, costretta a muoversi in un mondo produttivo spesso alienante e disumanizzante, dove i personaggi sono coinvolti in un "fare" raccontato come processo privo di significato. Tuttavia, quella stessa letteratura - se si scava sotto la superficie, guardando ai bambini e ai ragazzi di carta, in essa disegnati, nella loro essenza e unicità, secondo un assetto che è insieme idiografico e interdisciplinare - è in grado di rivelare anche prospettive inedite sul mestiere, restituendo l'immagine di una laboriosità che per tanti, e a certe condizioni formative, ha trasceso le dimensioni dello sfruttamento e della sottomissione per aprirsi alla imprenditorialità di sé. Secondo una prospettiva che fa appello alla specificità stessa della pedagogia, il volume approfondisce le ragioni critiche per le quali i protagonisti restituiti dalla penna degli scrittori, se indagati non come esempi astratti e paradigmatici, ma come persone con un nome, svelano in maniera autentica come e quanto hanno saputo trovare, nell'incontro con il lavoro, un'occasione di educazione e formazione identitaria.