Libri di Aldo Ottaviani
La mia montagna. Diari 1952-1962
Giovanna Zangrandi
Libro: Libro in brossura
editore: alba pratalia
anno edizione: 2024
pagine: 160
Nel 1954 i lettori italiani scoprono una nuova scrittrice: all’anagrafe è Alma Bevilacqua, ma si firma Giovanna Zangrandi, perché già nel cognome vuole dichiarare la sua scelta di essere, lei bolognese, una donna delle Dolomiti. Vive a Cortina, ma non ama il mondo del turismo; il suo cuore batte per la gente più umile del Cadore, per la casetta tra i larici e i prati che vorrebbe costruirsi a Borca, sotto l’Antelao, la montagna dove era salita durante la Resistenza e dove, finita la guerra, aveva costruito e gestito un rifugio. In questo libro la incontriamo nella sua dimensione più segreta: il diario che comincia a tenere con regolarità quando l’uscita del suo primo romanzo per Mondadori le apre la strada della letteratura. Sono pagine inedite, alle quali Anna (come si chiama semplicemente) affida i suoi amori e le sue rabbie, le sue consapevolezze e i suoi progetti, come il magico «specchio verde» che permette di leggere nel cuore degli altri. E soprattutto la sua passione per la montagna, palestra di avventura ma anche luogo di confronto con il Dio «immenso e lontano» che lei, ribelle e nemica delle religioni organizzate, percepisce con certezza nella Natura.
Tibet e ritorno. Cronache e fotografie di un viaggio dalla Cina alla valle dell'Everest (1987)
Giuseppe Sandrini, Aldo Ottaviani
Libro: Libro in brossura
editore: alba pratalia
anno edizione: 2014
pagine: 120
1987. Aldo Ottaviani e Giuseppe Sandrini, allora ventiseienni, partono per un viaggio memorabile: due mesi attraverso la Cina e il Tibet, fino ai piedi dell'Everest. Li accompagnano i sogni della giovinezza: vivere un'esperienza da narrare con la scrittura e la fotografia, imparare a leggere e guardare il mondo. Al ritorno pubblicano degli articoli, organizzano una mostra; poi il lavoro e il passare degli anni li allontanano da una vocazione di viaggiatori che però continua a seguirli nei percorsi più modesti delle montagne di casa. Gli autori (Ottaviani è fotografo, Sandrini, ex giornalista, insegna letteratura italiana all'università) raccontano oggi quel viaggio riunendo gli articoli, integrati da altri scritti, e le fotografie, scattate in parte con il banco ottico, la grande fotocamera che avevano avventurosamente portato con sé dividendola nello zaino. Ne vien fuori un reportage ormai quasi d'epoca; una fantasia di ritorno che ci riconduce a una Cina fluviale, contadina e popolare molto diversa da quella di oggi e a un Tibet fuori dal tempo, limpido nei sorrisi dei pellegrini e dei monaci e sospeso tra l'infinito degli altipiani e la soglia di neve dell'Himalaya.