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Libri di Alda Minocchi

Giorgio Zampa. Una voce dietro la scena. Volume 2

Giorgio Zampa. Una voce dietro la scena. Volume 2

Roberto Barbolini, Alda Minocchi

Libro: Copertina morbida

editore: Affinità Elettive Edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 258

Aveva l'età di mio padre, un mese di meno, 24 febbraio 1921, trentun anni più di me. Eppure lo vedevo, come un ragazzo, a ogni mostra, dalla fine degli anni '70, lui illustre germanista, inviato per "il Giornale" di Montanelli, appena nato e fervido di firme. Fu Zampa a propormi come collaboratore al grande giornalista, durante il pranzo a Ro, nella casa dei miei genitori, per la mostra di Fabrizio Clerici. Era mio sincero sostenitore, forse dal giorno che mi aveva sentito parlare di certi affreschi di scuola marchigiana vicino a Castelraimondo, nella pieve di Gagliole, così vicina alla sua amata San Severino, e nella Madonna delle Macchie, un eremo poeticissimo che avevo visitato nelle mie remote peregrinazioni. Vidi un moto di felicità nei suoi occhi quando pronunciai quei nomi che ci rendevano complici, e che mi facevano entrare in una imprevedibile intimità con i suoi giorni felici, alla scoperta dei luoghi della sua infanzia curiosa e studiosa. Erano per lui mete naturali, nella terra natale; meno per me che sono nato a Ferrara. Ma, proprio per questo, motivo di considerazione da parte sua, per il mio desiderio di conoscenza. Il suo sincero stupore ci rese amici. V. Sgarbi.
25,00

Giorgio Zampa. Una voce dietro la scena. Volume 1

Giorgio Zampa. Una voce dietro la scena. Volume 1

Roberto Barbolini, Alda Minocchi

Libro: Copertina morbida

editore: Affinità Elettive Edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 402

Come ci ricorda Proust nel suo Contro Sainte-Beuve, "un libro è il prodotto di un io diverso da quello che si manifesta nelle nostre abitudini, nella vita sociale, nei nostri vizi." Come non essere d'accordo? Sono i testi che devono parlarci, anche quando sappiamo poco o nulla del loro autore, o costui (basti pensare a Omero) forse non è neppure esistito. Ma è davvero difficile applicare un simile criterio a Giorgio Zampa. Se proprio dovessi rispecchiarlo in una delle sue molteplici maschere, sceglierei forse quella del Traduttore, non tanto perché solo pochi eletti come Praz o lui avrebbero potuto affrontare corpo a corpo un testo di Dostoevskij o di Strindberg in lingua originale, quanto perché in questa figura ambigua e indispensabile di traghettatore da un idioma all'altro si rispecchia al meglio la natura anfibologica di Giorgio. Con buona pace di Proust, è dunque all'uomo Zampa che dobbiamo ritornare, se vogliamo decifrarne l'arduo camouflage intellettuale. (Dall'Introduzione di Roberto Barbolini)
35,00

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