Libri di Adam Hook
Gettysburg 1863. La battaglia decisiva della guerra civile americana
Carl Smith
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 192
L'invasione confederata degli Stati del Nord fu l’ultimo grande azzardo del generale Lee. Portando la guerra nel territorio dell’Unione, sperava di costringerla a sedere al tavolo della pace, oppure di ottenere l’appoggio delle potenze europee che al di là dell’Atlantico seguivano con attenzione gli eventi della guerra. Allo stesso modo, l’armata del Potomac di Meade, che voleva ristabilire la sua credibilità come forza combattente dopo la sconfitta di Fredericksburg, considerò l’offensiva del Sud un’occasione per riscattare il proprio onore. Questo libro descrive lo scontro sul campo di battaglia dei centocinquantamila uomini dei due schieramenti, che avrebbe deciso le sorti di una nazione.
Tattiche di battaglia nell'Europa medievale
David Nicolle
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 216
Osservando i diversi sviluppi delle tattiche europee altomedievali, ben lontane dall’assomigliare al caos indisciplinato che in genere si immagina, risultano ben chiari il declino della cavalleria nei regni “barbari” che sostituirono l’Impero romano d’Occidente e la sua sopravvivenza negli eserciti misti bizantini. Altre tradizioni militari, provenienti dalle steppe eurasiatiche e dal mondo islamico, influenzarono le tattiche europee, dove l’importanza di forze bilanciate di cavalleria e fanteria rimase fondamentale. Con la successiva evoluzione degli eserciti professionisti, le tattiche sul campo di battaglia e i modi in cui i sovrani potevano affrontare le guerre variarono a seconda dei metodi di reclutamento e dell’equipaggiamento. Le truppe arruolate dalle città-stato italiane erano diverse da quelle di Stati nazione emergenti come Inghilterra e Francia. Mentre forze equilibrate di fanteria, cavalleria pesante e leggera erano necessarie ovunque, la guerra nell’Europa occidentale e centrale era differente da quella fra cristiani e musulmani in Spagna, e dagli scontri sulle frontiere orientali della cristianità. Il testo, corredato da rare testimonianze nonché esplicativi piani di battaglia, è illustrato con scenari a colori che riportano in vita alcuni scontri importanti.
Le tattiche di battaglia di Roma. 109 a.C.-313 d.C.
Ross Cowan
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 128
Proprio mentre la Repubblica entrava in crisi dal punto di vista istituzionale, l’apparato bellico di Roma dispiegava una forza irresistibile per efficacia e tecnica. Il libro, sviluppando cronologicamente lo studio di Nic Fields (Tattiche di battaglia di Roma, 390-110 a.C.), esamina le tattiche impiegate dalle legioni a partire dal I secolo a.C., considerando anzitutto le testimonianze degli storici coevi. L’esercito romano fu la maggiore macchina da guerra del mondo occidentale per almeno quattro secoli, divenendo il pilastro della tradizione militare in questo ambito, con dottrine imprescindibili per chi vuole comprendere la storia militare di Roma. Piani di battaglia, scenari tattici e illustrazioni supportano l’Autore nella ricostruzione di questa formidabile compagine, restituendone un quadro ricco d’informazioni e interpretazioni tattico-strategiche.
Tattiche dell'Europa medievale. Cavalleria, fanteria e nuove armi 450-1500
David Nicolle
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 211
Questo libro spiega i diversi sviluppi delle tattiche europee altomedievali, ben lontane dall'assomigiiare al caos indisciplinato che in genere sì immagina. Tratteggia il declino della cavalleria come arma vincente in battaglia nei regni "barbari" che sostituirono l'impero romano d'Occidente, e la sua sopravvivenza negli eserciti misti dell'impero bizantino. Segue poi la rinascita della cavalleria e della fanteria a cavallo sotto i carolingi nel IX-X secolo, quando vennero minacciate dagli invasori a cavallo e che giungevano via mare, fino allo sviluppo della cavalleria normanna munita di armatura. L'autore spiega come altre tradizioni militari, provenienti dalle steppe eurasiatiche e dal mondo islamico, influenzarono le tattiche europee, e sottolinea l'importanza di forze bilanciate di cavalleria e fanteria in quasi ogni situazione. L'autore descrive poi il percorso dagli eserciti in sostanza feudali a quelli pressoché del tutto professionisti. I metodi con cui venivano reclutati e pagati ne determinavano il livello dell'equipaggiamento e delle capacità, e di conseguenza le tattiche sul campo di battaglia e i modi in cui i sovrani potevano affrontare le guerre. Le truppe arruolate da piccole ma ricche città-Stato italiane erano molto diverse da quelle di Stati-nazione emergenti come l'Inghilterra e la Francia, o del Sacro Romano Impero. Mentre forze equilibrate di fanteria, cavalleria pesante e leggera erano necessarie quasi ovunque, la guerra nell'Europa occidentale e centrale era diversa da quella fra cristiani e musulmani in Spagna, e dalle guerre sulle frontiere orientali della cristianità. Il testo è illustrato con rare testimonianze scritte e scultoree, esplicativi piani di battaglia, di alcuni scontri importanti, e con scenari a colori che li riportano in vita.
La cavalleria napoleonica. Tattiche e formazioni
Philip Haythornthwaite
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 213
Durante le guerre napoleoniche, la più importante arma risolutiva sul campo di battaglia fu la cavalleria pesante, rappresentata dai corazzieri francesi e dai loro omologhi britannici, austriaci, prussiani e russi. Questa specialità era formata da uomini prestanti montati su cavalli di notevole stazza, armati con sciabole lunghe quasi un metro con le quali potevano colpire sia di taglio sia di punta. Molti di essi indossavano corazze d'acciaio, una pratica antica riportata in auge da Napoleone. I reparti della cavalleria pesante avevano il compito di aprire una breccia nello schieramento nemico, magari sfruttandone un punto debole o aggirandone un fianco. La loro manovra classica era la carica: disposti in linee o in colonne a ranghi serrati, avrebbero cominciato l'attacco al passo, aumentando l'andatura fino al galoppo per gli ultimi 50 metri prima dell'impatto fatale. Nello stesso periodo, tutti gli eserciti belligeranti misero in campo anche numerosi reggimenti di cavalleria leggera. Agili e veloci, queste unità svolgevano una serie di compiti essenziali che spaziavano dalla ricognizione all'incursione, dall'azione di disturbo all'inseguimento e distruzione di forze nemiche già sconfitte, ma non era raro che venissero impiegate anche per caricare fianco a fianco con le unità "pesanti". Corredato da illustrazioni d'epoca, grafici e tavole a colori appositamente realizzati, questo libro raccoglie due studi sulle tattiche di cavalleria negli eserciti di Napoleone e in quelli dei suoi alleati e nemici.
Le tattiche di battaglia di Roma. 109 a.C.-313 d.C.
Ross Cowan
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 120
Esattamente mentre la Repubblica entrava in crisi dal punto di vista istituzionale, l'apparato bellico di Roma dispiegava una forza irresistibile per efficacia e tecniche. Il libro, sviluppando cronologicamente lo studio di Nic Fields sul periodo precedente già pubblicato da LEG edizioni, esamina e illustra le tattiche impiegate dalle legioni a partire dal primo secolo avanti Cristo, considerando anzitutto le testimonianze degli storici coevi. L'esercito romano fu la maggior macchina da guerra del mondo occidentale per almeno quattro secoli, divenendo il pilastro della tradizione militare, con dottrine imprescindibili per chi vuole comprendere la storia militare di Roma e del mondo. Piani di battaglia, scenari tattici e illustrazioni supportano l'autore nella ricostruzione attenta di questa formidabile compagine, restituendone un quadro ricco d'informazioni e interpretazioni tattico-strategiche.
Tattiche dell'Europa medievale. Cavalleria, fanteria e nuove armi 450-1500
David Nicolle
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 211
Questo libro spiega i diversi sviluppi delle tattiche europee altomedievali, ben lontane dall'assomigiiare al caos indisciplinato che in genere sì immagina. Tratteggia il declino della cavalleria come arma vincente in battaglia nei regni "barbari" che sostituirono l'impero romano d'Occidente, e la sua sopravvivenza negli eserciti misti dell'impero bizantino. Segue poi la rinascita della cavalleria e della fanteria a cavallo sotto i carolingi nel IX-X secolo, quando vennero minacciate dagli invasori a cavallo e che giungevano via mare, fino allo sviluppo della cavalleria normanna munita di armatura. L'autore spiega come altre tradizioni militari, provenienti dalle steppe eurasiatiche e dal mondo islamico, influenzarono le tattiche europee, e sottolinea l'importanza di forze bilanciate di cavalleria e fanteria in quasi ogni situazione. L'autore descrive poi il percorso dagli eserciti in sostanza feudali a quelli pressoché del tutto professionisti. I metodi con cui venivano reclutati e pagati ne determinavano il livello dell'equipaggiamento e delle capacità, e di conseguenza le tattiche sul campo di battaglia e i modi in cui i sovrani potevano affrontare le guerre. Le truppe arruolate da piccole ma ricche città-Stato italiane erano molto diverse da quelle di Stati-nazione emergenti come l'Inghilterra e la Francia, o del Sacro Romano Impero. Mentre forze equilibrate di fanteria, cavalleria pesante e leggera erano necessarie quasi ovunque, la guerra nell'Europa occidentale e centrale era diversa da quella fra cristiani e musulmani in Spagna, e dalle guerre sulle frontiere orientali della cristianità. Il testo è illustrato con rare testimonianze scritte e scultoree, esplicativi piani di battaglia, di alcuni scontri importanti, e con scenari a colori che li riportano in vita.
Albert Kesselring
Pier Paolo Battistelli
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 130
La carriera del feldmaresciallo Albert Kesselring è indissolubilmente legata alla campagna d'Italia del 1943-1945, Per alcuni è stato un soldato di riconosciute capacità militari che combatté con valore e successo in una serie di operazioni con le quali tenne in scacco per diversi mesi le superiori forze degli Alleati, L'immagine prevalente è quella del criminale di guerra: il comandante i cui ordini portarono a spietate rappresaglie e a uccisioni in massa di civili nell'Italia occupata dai tedeschi. In ogni caso, Il percorso professionale di Kesselring fu ragguardevole. In qualità di comandante delle forze aeree guidò con brillanti risultati la 1a e la 2a Luftflotte nelle campagne contro la Polonia, e poi contro l'Olanda, il Belgio e la Francia, solo per subire una battuta d'arresto nella battaglia d'Inghilterra. Inviato in Mediterraneo alla fine del 1941, ricostituì le linee di rifornimento che permisero alle forze di Rommel di restare operative. Soldato dalle molteplici e complesse caratteristiche, Kesselring è stato uno dei più importanti comandanti tedeschi della Seconda guerra mondiale.
Tattiche dell'Europa medievale. Cavalleria, fanteria e nuove armi 450-1500
David Nicolle
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 150
Questo libro spiega i diversi sviluppi delle tattiche europee altomedievali, ben lontane dall'assomigliare al caos indisciplinato che in genere si immagina. Tratteggia il declino della cavalleria come arma vincente in battaglia nei regni "barbari" che sostituirono l'impero romano d'Occidente, e la sua sopravvivenza negli eserciti misti dell'impero bizantino. Segue poi la rinascita della cavalleria e della fanteria a cavallo sotto i carolingi nel IX-X secolo, quando vennero minacciate dagli invasori a cavallo e che giungevano via mare, fino allo sviluppo della cavalleria normanna munita di armatura. L'autore spiega come altre tradizioni militari, provenienti dalle steppe euroasiatiche e dal mondo islamico, influenzarono le tattiche europee, e sottolinea l'importanza di forze bilanciate di cavalleria e fanteria in quasi ogni situazione.
Gettysburg 1863. La battaglia decisiva della guerra civile americana
Carl Smith
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 160
L'invasione confederata degli Stati del Nord fu l'ultimo grande azzardo del generale Lee. Portando la guerra nel territorio dell'Unione, sperava di costringerla a sedere al tavolo della pace, oppure di ottenere l'appoggio delle potenze europee che al di là dell'Atlantico seguivano con attenzione gli eventi della guerra. Allo stesso modo, l'armata del Potomac di Meade, che voleva ristabilire la sua credibilità come forza combattente dopo la sconfitta di Fredericksburg, considerò l'offensiva del Sud un'occasione per riscattare il proprio onore. Questo libro descrive lo scontro sul campo di battaglia dei 150.000 uomini dei due schieramenti che avrebbe deciso le sorti di una nazione.