Libri di A. Pezzani
L'arte della cucina francese nel XIX secolo. Trattato elementare e pratico
Marie-Antoine Carême
Libro: Copertina rigida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2019
pagine: 510
Riferimento imprescindibile per appassionati dell'arte culinaria, Caréme codificò per primo l'alta cucina francese, giudicando sapori e odori nei loro reciproci rapporti, con una particolare attenzione all'estetica nella presentazione dei piatti. Tutti i segreti per una raffinata composizione dei pasti e l'arte della tavola sono rivelati nel suo testamento gastronomico, il trattato di cucina a cui Caréme consacrò gli ultimi anni della sua vita.
Dio vive a San Pietroburgo e altri racconti
Tom Bissell
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 218
Due giornalisti bloccati in Afghanistan vengono catturati da un signore della guerra che diventa l'arbitro del loro destino. Una scienziata che indaga sul disastro ecologico del lago AraI incontra un ex ufficiale del Kgb che vuole aprirle gli occhi, su se stessa e sull'America. Una coppia di escursionisti attraversa il Kazakistan mentre il loro matrimonio si sfalda e la guida sembra interessarsi più alla donna che alle difficoltà del viaggio, il figlio di un ambasciatore americano è coinvolto nella vita violenta e illegale di una città dell'Asia centrale. Un missionario in incognito cerca di conciliare le proprie pulsioni sessuali con l'urgenza della propria fede. Storie che oscillano tra un crudele e acuto umorismo e una profonda, drammatica partecipazione.
L'arte della cucina francese nel XIX secolo. Trattato elementare e pratico
Marie-Antoine Carême
Libro: Copertina rigida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2007
pagine: 509
Riferimento imprescindibile per appassionati dell'arte culinaria, Caréme codificò per primo l'alta cucina francese, giudicando sapori e odori nei loro reciproci rapporti, con una particolare attenzione all'estetica nella presentazione dei piatti. Tutti i segreti per una raffinata composizione dei pasti e l'arte della tavola sono rivelati nel suo testamento gastronomico, il trattato di cucina a cui Carême consacrò gli ultimi anni della sua vita. Marie-Antoine Carême, detto Antonin nacque a Parigi nel 1783 da una famiglia poverissima. Bailly, il più celebre pasticciere dell'epoca, lo volle come suo apprendista all'età di sedici anni. Durante questo periodo, Carême, che non ha ancora imparato a leggere e scrivere, può finalmente dedicarsi alla propria istruzione e, autodidatta, inizia a interessarsi di architettura. Questa passione influenza anche la sua arte culinaria: le monumentali riproduzioni in zucchero di giardini e costruzioni antiche diventano presto famose in tutta Parigi. Inizia così una strepitosa carriera: cuoco di Talleyrand e di Napoleone, dopo la caduta di quest'ultimo Carême si trasferisce a San Pietroburgo, dove diventa lo chef dello Zar Alessandro I, e quindi parte per l'Inghilterra, a seguito del Principe di Galles. Gravemente ammalato, trascorre gli ultimi giorni della sua vita dettando dal letto le ultime ricette. Muore poverissimo all'età di quarantanove anni nel 1833.