Libri di Vittoria De Vio Molone
Raccolto di dolore. 1932-1933: il genocidio dell'Holodomor che uccise milioni di persone in Ucraina
Robert Conquest
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 544
"Raccolto di dolore", pubblicato per la prima volta nel 1986 da uno dei più grandi storici del comunismo, è stato il primo saggio a rompere la congiura del silenzio sull’Holodomor, ovvero l’apocalisse inflitta da Stalin all’Ucraina per vincere con la carestia i kulaki e piegare così la nazione alla dominazione bolscevica. Tra il 1932 e il 1933, milioni di cittadini ucraini morirono di fame: i paesi si ridussero a lazzaretti popolati solo da famiglie malnutrite e in attesa della fine, nelle campagne si arrivò perfino al cannibalismo. Dopo la sua pubblicazione, il libro venne criticato in diverse occasioni dai filosovietici che lo liquidarono come “menzogna controrivoluzionaria”, bollandolo come utile solo a “servire i bisogni politici dell’anti-comunismo”. Ma, dopo il crollo dell’Unione Sovietica, Robert Conquest ebbe accesso agli archivi ufficiali di Stato riportando alla luce i documenti con gli ordini diretti di Stalin, e ripristinando così un discorso veritiero su quanto accaduto in Ucraina. E da quando l’invasione russa ha rimesso in discussione l’indipendenza nazionale dell’Ucraina, questo libro di ricerca, che è anche una storia appassionata, riconferma più che mai il proprio valore.
Raccolto di dolore. Collettivizzazione sovietica e carestia terroristica
Robert Conquest
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2023
pagine: 544
"Quando Conquest cominciò le ricerche per il libro alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, molta documentazione oggi conosciuta non era accessibile, eppure egli comprese il nesso tra la questione contadina e quella nazionale” (dalla prefazione di Marco Clementi). Pubblicato per la prima volta nel 1986, “Raccolto di dolore” è stato il primo libro a parlare in maniera esplicita di grande carestia organizzata, rompendo così la congiura del silenzio e costringendo il mondo accademico e l'opinione pubblica in generale a fare i conti con il più colossale e impressionante occultamento della storia contemporanea. Su incarico dell’Università di Harvard, Conquest realizza il primo, e per molti anni unico, completo resoconto storico di una delle più drammatiche e devastanti serie di eventi del mondo moderno: l’atroce moria per fame che tra il 1932 e il 1933 uccise in Ucraina milioni di persone. Dopo la sua pubblicazione, il libro è stato criticato in più occasioni dai filosovietici che lo liquidarono come “menzogna controrivoluzionaria” e bollandolo come utile solo a “servire i bisogni politici dell’anticomunismo”; ma è davvero raro, ormai, trovare qualcuno in grado di individuare una seria giustificazione all’operazione di sterminio deliberato voluta da Stalin, o di affermare che il regime che ha perpetrato tale rovina sia stato qualcosa di diverso da un disastro intellettuale, morale, demografico ed economico. E oggi che l’invasione russa dell’Ucraina rimette in discussione l’indipendenza nazionale, questo libro di ricerca, che è anche una storia appassionata, riconferma più che mai il proprio valore. “Il primo e definitivo racconto della carestia genocida di Stalin contro l’Ucraina." (dalla postfazione di Federigo Argentieri)
L'olocausto prima di Hitler. 1918-1921. I pogrom in Ucraina e Polonia alle origini del genocidio degli ebrei
Jeffrey Veidlinger
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2023
pagine: 480
In Ucraina, tra il 1918 e il 1921, oltre centomila ebrei furono massacrati da contadini, cittadini e soldati: gente comune che li accusava dei disordini portati dalla Rivoluzione russa. Si registrarono centinaia di singoli episodi in cui gli ebrei furono derubati dai propri vicini; le loro case e attività devastate, le sinagoghe date alle fiamme, i rotoli della Torah distrutti. Le donne violentate, gli uomini uccisi. Oggi di questi pogrom non si ha quasi più memoria, ma a quei tempi conquistarono le prime pagine dei più importanti giornali internazionali. Le testimonianze dei sopravvissuti, emigrati o sfollati, portarono le principali associazioni umanitarie a lanciare un grido d’allarme: sei milioni di ebrei erano a rischio di sterminio. Una profezia che si sarebbe tristemente avverata di lì a vent’anni. Come ricorda l’autore di questo libro: «Gli storici hanno cercato spiegazioni all’Olocausto nell’antigiudaismo teologico cristiano, nelle teorie razziali del XIX secolo, nell’invidia sociale, nel conflitto economico, nelle ideologie totalitarie, nelle politiche governative che stigmatizzavano gli ebrei e nei vuoti di potere creati dal crollo statale. Ma di rado hanno fatto risalire le radici dell’Olocausto alla violenza genocida perpetrata contro gli ebrei nella stessa regione in cui la “soluzione finale” avrebbe avuto inizio di lì a soli due decenni». Recuperando documenti a lungo ignorati negli archivi o portati alla luce solo di recente – tra cui migliaia di testimonianze dirette, verbali di processi e ordini ufficiali – lo storico Jeffrey Veidlinger ricostruisce per la prima volta come quell’ondata di violenza abbia creato le condizioni per l’immane barbarie dell’Olocausto. Attraverso le storie di sopravvissuti e carnefici, funzionari governativi ed esponenti delle associazioni umanitarie, questo saggio ricostruisce uno dei passaggi fondamentali della storia del XX secolo. Un monito a non dimenticare quei pogrom e le loro vittime.
Raccolto di dolore. Collettivizzazione sovietica e carestia terroristica
Robert Conquest
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Liberal
anno edizione: 2004
pagine: 486
La Grande carestia, l'atroce moria per fame (Holomodor) che, tra il 1932 e il 1933, uccise in Ucraina milioni di persone, non fu fatalità, ma un'operazione di sterminio deliberato, voluta da Stalin per piegare i contadini che resistevano alla collettivizzazione. Questa terribile verità fu a lungo negata, anche nell'Occidente. Quando, nel 1986, lo storico Robert Conquest pubblicò negli Stati Uniti questo libro, il primo completo e sconvolgente atto d'accusa sulle responsabilità del gruppo dirigente sovietico nella tragedia ucraina, non furono pochi a liquidarlo come menzogna controrivoluzionaria. La definitiva conferma delle tesi di Conquest doveva però arrivare proprio dagli archivi dell'ex Urss, aperti dopo il 1989.