Libri di T. Villani (cur.)
Eco/logiche. Politiche, saperi e corpi nel tempo della crisi ambientale
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2021
pagine: 162
Questo volume risponde a un'urgenza propria dell'ecologia politica contemporanea: approfondire l'indagine che attraversa il nostro presente in tensione e le sue dinamiche di crisi radicale, di cui è sempre più difficile immaginare il superamento. Una possibilità data solo dall'esperienza degli intrecci e delle connessioni dei diversi piani dell'esistere - ambientale, sociale, tecnologico, ecc. - sfilandosi da approcci schematici e consolatori. In tale ottica, al di là dei richiami ai diversi fronti di pensiero critico che a partire dagli anni Settanta del secolo scorso si sono impegnati ad affrontare il delinearsi della crisi ecologica, pare essenziale rinnovare gli strumenti dell'indagine davanti ad una accelerazione totalizzante dei nostri modi di vita, di carattere pure emergenziale che, se lasciata libera di delineare un orizzonte unico del comando, non potrà che conficcare altre «spine», per dirla con Elias Canetti, nel vivente complessivo, segnalando così lo sviluppo devastante di nuovi processi selettivi e discriminatori.
Urbanmorfosi. Dalle periferie all'ecosistema globale
Libro
editore: Ass. Eterotopia
anno edizione: 2010
pagine: 144
Il fuori della filosofia. Crisi di senso, vero dire e umorismo
Libro
editore: Ass. Eterotopia
anno edizione: 2009
pagine: 176
Tecnometamorfosi della soggettività contemporanea
Libro
editore: Ass. Eterotopia
anno edizione: 2008
pagine: 192
Dis-senso. Per un'ecologia materialista
Gilles Deleuze, Saskia Sassen, Thierry Paquot
Libro
editore: Ass. Eterotopia
anno edizione: 2007
pagine: 192
Caosmos. Filosofia e tecnica nelle società di controllo
Gilbert Simondon, David Lyon
Libro
editore: Ass. Eterotopia
anno edizione: 2006
pagine: 208
Il futuro è morto. Psicogeografia della modernità
James G. Ballard
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 1999
pagine: 144
Oltre a Ballard, saggi e interventi di E.F. Carabba, P. Dalla Vigna, P.K. Dick, U. Fadini, M. Guareschi, S. Loria, D. Marchi, G. Pascucci, T. Villani. Il futuro è morto. Non è altro che una constatazione. Il tempo a cui apparteniamo è il presente in divenire e per questo ricco di possibilità. Tutto ciò che circonda non è fuori di noi, siamo noi, senza più confini, aperti a metamorfosi indotte dalle tecnologie e dalla comunicazione multimediatica. Un presente molteplice e sincretico si offre come un territorio, lo spazio dilatato dello spaesamento permanente in cui elementi arcaici si coniugano con il dispiegarsi della realtà virtuale. Il rischio estremo, in questo passaggio, potrebbe consistere nel decidere che il mondo non ha più nulla da offrire e che i luoghi dell'esperienza sono scomparsi. Invece, è l'esperienza stessa che viene modificata e ci richiede di essere sempre più sensori capaci di interrogare un nuovo paesaggio.