Libri di T. Montanari (cur.)
Mecenati e pittori. L'arte e la società italiana nell'epoca barocca
Francis Haskell
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 696
Storia dell'arte, storia degli uomini, storia delle idee: nelle pagine di "Mecenati e pittori" queste e altre storie si intrecciano, formando una fittissima rete di connessioni grazie alla quale dipinti, sculture, architetture riacquistano i loro significati. Una rete tanto estesa da restituire l'immagine di una intera società, quella dell'Italia nell'età barocca. Una rete così originale e carica di futuro da rivelare il profilo di uno studioso tra i più curiosi e innovativi del Novecento europeo. Haskell era profondamente convinto non solo che la storia dell'arte dovesse esser presa e praticata tutta intera, ma soprattutto che non la si potesse sradicare dal suo vasto, complicato e affascinante intreccio con la più ampia storia della cultura. Proprio per questo "Mecenati e pittori" costituisce un riferimento esemplare di metodo. Ripubblicarlo significa rimettere uno strumento essenziale nelle mani degli studenti e degli storici dell'arte, degli storici e degli umanisti in genere. E anche di quel largo pubblico che cerca di stabilire su solide basi un rapporto con la civiltà artistica. Perché "Mecenati e pittori", ancor più che per aver aperto nuove strade alla storia dell'arte come disciplina scientifica, ha allargato e approfondito la nostra capacità di guardare, di godere e di comprendere le opere contenute nelle chiese e nelle gallerie italiane (Tomaso Montanari).
Mecenati e pittori. L'arte e la società italiana nell'epoca barocca
Francis Haskell
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 612
"Mecenati e pittori" è un libro di storia dell'arte: non di storia della critica d'arte, di storia del gusto, di storia del collezionismo o del mecenatismo. E nemmeno di storia sociale dell'arte. Occorre rammentarlo, oggi: mentre finiamo col credere che le risibili barriere dei settori scientifico-disciplinari della nominalistica burocrazia accademica italiana corrispondano a qualcosa di concreto. La riottosità che Haskell opponeva al tentativo di incasellarlo in qualche etichetta di facile consumo storiografico (come quella della pur gloriosa "storia sociale dell'arte") traspare dalla disarmante semplicità con la quale diceva di se stesso (cito dal film-intervista che gli ha dedicato il Louvre): "Sono uno storico dell'arte, e scrivo libri sull'arte". Per Haskell questa rivendicazione significava distinguersi dagli archeologi (dagli antiquari, come diceva alludendo al saggio celebre di Momigliano), e si fondava sulla centralità del giudizio di qualità, assunto come metro ultimo del suo esercizio storiografico.
La fabbrica della bellezza. La manifattura Ginori e il suo popolo. Video-ritratti di Matilde Gagliardo. Catalogo della mostra (Sesto Fiorentino, 14 giugno-1 ottobre 2017) Edit. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Mandragora
anno edizione: 2018
pagine: 64
Ventuno video-ritratti per raccontare la storia di una manifattura. Che è poi la storia di un popolo, in un gioco di specchi e rimandi che si riflette negli occhi di chi guarda. Il catalogo della mostra "La fabbrica della bellezza. La manifattura Ginori e il suo popolo", racconta l'esperienza emozionante della video-artista e regista Matilde Gagliardo che ha creato una traccia narrativa tramite lo strumento che le è congeniale, la pellicola cinematografica, realizzando una serie di video-ritratti di una decina di minuti in cui il soggetto entra in stretta connessione con lo spettatore pur senza parlare.Il catalogo risulta così fondamentale per capire il senso del lavoro in mostra e per ampliare lo sguardo su una realtà, quella della manifattura, che affonda le radici nei secoli passati per arrivare fino ai giorni nostri con lo scopo sublime di portare il bello nel quotidiano. Un lavoro che rende particolarmente evidente il valore sociale dell'arte e la sua imprescindibilità nella vita di tutti.
Rottama Italia. Perché lo Sblocca-Italia è una minaccia per la democrazia e per il nostro futuro
Libro
editore: Altreconomia
anno edizione: 2015
"Un Paese che sappia distinguere tra cemento e futuro. E scelga il futuro". Così Tomaso Montanari nell'introduzione di "Rottama Italia", un grido di dolore e di speranza che 30 tra intellettuali, scrittori, giuristi e vignettisti lanciano da queste pagine. A penna o a matita, questo libro ricorda infatti che lo sviluppo deve coincidere con il bene di tutti e non con l'interesse di pochi, con la qualità della vita e non con la distruzione del paesaggio. La Legge Sblocca-Italia è in questo senso un doppio salto mortale all'indietro, una minaccia alla democrazia e al nostro futuro. La prima, e più importante, forma di resistenza passa dalla conoscenza, dall'informazione, dalla possibilità di formarsi un'opinione e di farla valere. Giuseppe Dossetti avrebbe voluto - del resto - che nella nostra Costituzione fosse presente questo articolo: "La resistenza individuale e collettiva agli atti dei poteri pubblici che violino le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla presente Costituzione è diritto e dovere di ogni cittadino". Con interventi di Paolo Maddalena, Giovanni Losavio, Massimo Bray, Edoardo Salzano, Paolo Berdini, Vezio De Lucia, Salvatore Settis, Anna Donati, Maria Pia Guermandi, Pietro Dommarco, Domenico Finiguerra, Anna Maria Bianchi, Antonello Caporale, Carlo Petrini, Wu Ming, Luca Martinelli, Pietro Raitano. Con vignette di: Sergio Staino, Ellekappa, Altan, Giannelli, Danilo Maramotti, Mauro Biani, Giovanni Beduschi, Vincino, Massimo Bucchi, Giuliano, Vauro Senesi...
Ricerche di storia dell'arte. Vol. 96: L'amore e la rabbia. Dialogo con Luigi Spezzaferro
Libro: Copertina morbida
editore: Carocci
anno edizione: 2008
pagine: 96
Fondata alla fine del 1976 per iniziativa di un gruppo di storici dell'arte e dell'architettura che hanno contribuito a dar vita a un'associazione di ricerche e documentazione per la Storia dell'arte, la rivista si propone non soltanto di offrire occasioni di scambio e di verifica agli specialisti, ma anche di fornire agli operatori culturali strumenti scientificamente validi. Di qui, la particolare attenzione prestata al rapporto tra ricerca pura e ricerca applicata, che in questo caso significa rapporto tra ricerca e tutela, intendendo con quest'ultimo termine un'attività che abbraccia un orizzonte assai vasto, che va dalla politica della conservazione a quella della valorizzazione delle conoscenze acquisite in questo campo.