Libri di S. Besoli (cur.)
La linea e il circolo. Studio logico-filosofico sull'analogia
Enzo Melandri
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 890
Il tema "analogia" funge da filo conduttore, pietra di paragone e pretesto critico per una ricerca sopra i principî razionali - ma non per questo "logici" - che regolano nella prassi il modo umano di vivere, di sentire e di pensare. Da un punto di vista logico, l'analogia non ha ancora trovato una convincente sistemazione, ed è dubbio se potrà mai trovarla. C'è in essa qualcosa che non quadra, e che induce a estrometterla dall'universo del discorso di rigore. Tuttavia, dopo averla rifiutata in teoria, si continua a farne uso come nulla fosse. È sufficiente porsi con onestà alcune domande (che cosa provano i ragionamenti analogici? fino a che punto si possono considerare logici? entro quali limiti la logica è norma del razionale? è possibile contraddistinguere i concetti nei confronti delle metafore? a quali condizioni si può parlare di un'obiettività scientifica?) per dover rivedere in maniera spregiudicata molti dei nostri più accreditati abiti mentali. Da un punto di vista filosofico, l'analogia è insostituibile. Essa è il principale strumento di mediazione fra la conoscenza scientifica (particolare) e la coscienza filosofica (universale). In altri termini, l'analogia è il principio di simmetria che media e contrappone logica e dialettica. Secondo Platone, ci sono due diversi principî di simmetria: la "linea" e il "circolo". Dall'opposizione fra questi due principî ordinatori, tramite l'analogia, derivano molte importanti conseguenze e, non per ultimo, un rilancio della filosofia. E precisamente di una filosofia che non voglia essere né metafisica né pura critica, ma poetica dell'immaginazione esatta e scommessa sul futuro. (Risvolto dell'autore per la prima edizione, Il Mulino, 1968).
Emil Lask. Un secolo dopo
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2018
pagine: 256
La fitta trama biografica e filosofica incarnata da Emil Lask (1875-1915) tratteggia, nelle temperie culturali d'inizio Novecento, una figura inusuale, un profilo umano e teoretico che non si lascia facilmente riassumere in un ritratto dai contorni ben definiti. Il suo pensiero e la sua vita appaiono sospesi al crocevia tra diversi destini cui si piegò con forza la generazione di uomini che, nei primi tre lustri del XX secolo, si era trovata a fronteggiare l'incombente avvento della Grande Guerra. In questo scenario, e in poco più di un decennio, si consumarono, di fronte agli occhi di un'intera genia di filosofi, la peculiare parabola dell'astro filosofico laskiano e, insieme ad essa, il suo tragico destino. Nonostante l'ammirazione dei suoi contemporanei - da Heidegger a Plessner, da Lukács ad Adorno - dopo la scomparsa di Lask sul fronte di guerra il suo nome e il suo pensiero furono avvolti dal silenzio. Solo negli ultimi decenni si è cercato di strappare la filosofia laskiana da un ingiustificato oblio, restituendole il rilievo che merita per la profondità dell'impegno teoretico e l'ampiezza degli orizzonti tracciati.
Universo kantiano. Filosofia, scienze, sapere
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2010
pagine: 744
A più di duecento anni dalla sua scomparsa, Kant appare ancora capace di alimentare molti campi della riflessione filosofica contemporanea. Ma quali sono le ragioni e qual è il significato di questo persistere dell'interesse per la figura di Kant? Di fatto, gli aspetti del pensiero kantiano che di volta in volta sono stati, e sono tuttora, al centro dell'attenzione, appaiono mutevoli e talora persino contraddittori. Il presente volume analizza i diversi ambiti della filosofia, delle scienze e del sapere, nei quali tale lascito si concretizza, dando origine in molti casi a problematiche e indirizzi che hanno guadagnato, nel tempo, una certa autonomia. L'eredità di Kant non giunge quindi, pur mantenendo un profilo generale ben definito, a cristallizzarsi in sistema compiuto. La sua ricognizione è stata condotta muovendo dal cuore stesso della teoria kantiana, ma senza trascurare il peso che essa tuttora riveste nel nostro panorama contemporaneo. Per questa ragione, si sono considerati anche quegli ambiti del pensiero filosofico la cui definizione e formulazione esplicita è posteriore al tempo di Kant.