Libri di R. Grassellini
Operazione Valchiria. Stauffenberg e la mistica crociata contro Hitler
Michael Baigent, Richard Leigh
Libro: Copertina morbida
editore: L'Età dell'Acquario
anno edizione: 2016
pagine: 366
Claus von Stauffenberg, l'ufficiale che il 20 luglio 1944 tentò di cambiare il corso della Storia attentando alla vita di Hitler, è uno dei personaggi più enigmatici e affascinanti del XX secolo. A trentasei anni, era una figura carismatica destinata a grandi responsabilità. Assomigliava a un attore di Hollywood, e si diceva fosse il solo uomo capace di fissare negli occhi il Führer fino a fargli abbassare lo sguardo. Che cosa dunque lo spinse a ordire un complotto contro il capo supremo della Nazione? Probabilmente non ragioni politiche, ma una necessità spirituale. Il gruppo di cospiratori con il quale concepì l'attentato si chiamava "Germania segreta", come il circolo esoterico nel quale Stauffenberg da giovane era stato discepolo del mistico poeta antinazista Stefan George. Uomo d'azione pragmatico e disincantato, e in pari tempo romantico erede della spiritualità cristiana dei cavalieri medievali da cui discendeva, soldato dalla ferrea disciplina, ma anche intellettuale anticonformista e ribelle, Stauffenberg tentò di risvegliare la coscienza sopita dei tedeschi, lanciando una sfida temeraria all'infernale macchina di morte del Terzo Reich e al suo Führer, ormai in preda a un fosco delirio autodistruttivo. In un'atmosfera rarefatta e sinistra da "crepuscolo degli dei", questo libro ripercorre le tappe della sua disperata battaglia contro chi per lui rappresentava la personificazione del Male assoluto...
La disfatta di Adolf Hitler. Le drammatiche e sconvolgenti vicende che accompagnarono la rovinosa caduta del Terzo Reich
Eugene Davidson
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2016
pagine: 478
Come ha potuto uno straniero (Hitler era austriaco), la cui ideologia era condivisa solo da una minoranza e che non era neppure riuscito a diplomarsi, diventare cancelliere della Germania, giungendo a dominare i tedeschi e gran parte dell'Europa? E una volta raggiunto un simile potere, come ha fatto a perderlo in modo così drammatico, fino ad essere costretto al suicidio? Con "L'ascesa di Adolf Hitler" Eugene Davidson, uno dei maggiori studiosi di questo periodo, ha fornito le risposte alla prima domanda. Questo nuovo volume si occupa adesso di dare una spiegazione al secondo quesito. "La disfatta di Adolf Hitler" analizza infatti quegli aspetti della vicenda politica e umana di Hitler che dal suo arrivo al potere lo condussero fino alla caduta e al suicidio: in che modo costruì intorno a sé il consenso dei tedeschi? Come ne risollevò il morale umiliato dalla sconfitta della prima guerra mondiale e dalle pesanti clausole imposte dai vincitori? Come riuscì a fare della Germania distrutta una potenza economica e militare? E infine, quali fatali errori di calcolo lo portarono a sottovalutare la forza della coalizione schierata contro il Reich?
L'ascesa di Adolf Hitler. Come naque e si affermò il nazismo in Germania nel primo trentennio del Novecento
Eugene Davidson
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2015
pagine: 413
Alla fine degli anni Venti, dopo dieci anni di invettive ed esortazioni, Hitler era riuscito a persuadere solo il 2,6% dell'elettorato tedesco a votare per lui, mentre il 97% continuava a ignorarlo o a respingerlo. Poi, nello spazio di due anni, la percentuale di uomini e donne che lo volevano cancelliere del Reich arrivò al 18% e due anni dopo al 37%. Eppure non c'era nulla di diverso nella sua irruente dottrina. Hitler continuava a ripetere le stesse cose e a fare le stesse promesse. Neanche lo stile era mutato. La voce roca, le pose patetiche, i modi che sembravano così assurdi agli osservatori esterni, il flusso oratorio erano esattamente gli stessi. Ma se all'inizio Hitler parlava a se stesso e a pochi, indefiniti discepoli, ora a un terzo del popolo tedesco. L'uomo che ad alcuni era sembrato un "cacciatore di dote", un paparazzo da spiaggia di una malandata stazione balneare ora appariva come un cavaliere in splendida armatura, il vero Führer. Sotto molti aspetti il nazismo era antitetico a quello che la grande massa dei tedeschi diceva di ammirare: era turbolento, indisciplinato, vanaglorioso, il leader uno straniero semianalfabeta, feroce, fanatico e amorale. Tuttavia, dal 1930 in poi, Hitler fece proseliti nelle grandi imprese, negli ambienti bancari, nell'industria e un po' alla volta in tutti gli strati sociali. Come potè conquistare la nazione? Cosa accadde nello spazio di tre-quattro anni?
La disfatta di Adolf Hitler. Le drammatiche e sconvolgenti vicende che accompagnarono la rovinosa caduta del Terzo Reich
Eugene Davidson
Libro
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2007
pagine: 479
La rapida discesa e la rovinosa disfatta di Adolf Hitler continuano a suscitare interrogativi che appassionano gli storici. Come ha potuto uno straniero (Hitler era austriaco), la cui ideologia era condivisa solo da una minoranza e che non era neppure riuscito a diplomarsi, diventare cancelliere della Germania, giungendo a dominare i tedeschi e gran parte dell'Europa? E una volta raggiunto un simile potere, come ha fatto a perderlo in modo così drammatico, fino ad essere costretto al suicidio? Il volume analizza quegli aspetti della vita politica e umana di Hitler che dal suo arrivo al potere lo condussero fino alla disfatta e al suicidio.
I segreti della Germania nazista
Michael Baigent, Richard Leigh
Libro
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2007
pagine: 272
Nella primavera del 1943 la seconda guerra mondiale si avviava verso il quarto anno. Sarebbe durata ancora per altri due e dovevano ancora avere luogo gli scontri più aspri e sanguinosi. Ciononostante sui tre fronti più importanti gli Alleati avevano costretto l'Asse sulla difensiva. Il 4 febbraio diventa ufficiale di Stato Maggiore, per il comando delle operazioni della 10.ma divisione panzer, il trentaseienne Claus Philipp Maria Schenk, conte von Stauffenberg. Su questo personaggio e sul suo tentativo di presa di potere verte l'indagine degli autori.
L'ascesa di Adolf Hitler. Come nacque e si affermò il nazismo in Germania nel primo trentennio del Novecento
Eugene Davidson
Libro
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2007
pagine: 416
Come potè il figlio di un impiegato di dogana austriaco, Adolf Hitler, uomo senza forti strumenti culturali, assurgere a capo assoluto della Germania del crollo della Repubblica di Weimar? Dal 1930 al 1934 cosa determinò la definitiva ascesa ai poteri assoluti di un uomo rimasto sempre border line rispetto al grande giro della politica tedesca? Quali i motivi? Quali le forze endogene che hanno reso il Fuhrer l'uomo più potente e temuto della politica mondiale di gran parte della prima metà del Novecento? Eugene Davidson analizza con rigore le cause alla base della repentina designazione di Adolf Hitler a capo dello Stato Tedesco.
La caduta di Adolf Hitler. Le drammatiche e sconvolgenti vicende che accompagnarono la rovinosa «parabola» del Terzo Reich
Eugene Davidson
Libro: Copertina morbida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2007
pagine: 479
La rapida ascesa e la rovinosa disfatta di Adolf Hitler continuano a suscitare interrogativi che appassionano gli storici. Come ha potuto uno straniero (Hitler era austriaco), la cui ideologia era condivisa solo da una minoranza e che non era neppure riuscito a diplomarsi, diventare cancelliere della Germania, giungendo a dominare i tedeschi e gran parte dell'Europa? E una volta raggiunto un simile potere, come ha fatto a perderlo in modo così drammatico, fino ad essere costretto al suicidio? Il volume analizza quegli aspetti della vita politica e umana di Hitler che dal suo arrivo al potere lo condussero fino alla disfatta e al suicidio. Il libro è stato già pubblicato dalla casa editrice con il titolo "La disfatta di Adolf Hitler".