Libri di M. Khanoussi
Uchi maius
Libro: Copertina morbida
editore: EDES
anno edizione: 2012
pagine: 400
Il volume Uchi Maius 1, a cura di M. Khanoussi e A. Mastino, raccoglie i risultati delle ricerche condotte nella città romana dell'odierna Tunisia dai membri del gruppo di ricerca italo-tunisino nel corso dei primi tre anni della collaborazione tra l'Università di Sassari e l'Institut National du Patrimoine di Tunisi. I contributi affrontano tutti i temi legati alla città antica nelle diverse fasi del suo percorso storico, dalle osservazioni sull'abitato di età numida (a cura di M. Ghaki) fino al periodo islamico, per il quale il volume rende già disponibili i dati dei primi scavi realizzati da S. Gelichi e M. Milanese nella cittadella e nel foro; la parte più consistente del volume è tuttavia dedicata alla colonia romana, le cui vicende vengono nitidamente ripercorse grazie a un numero amplissimo di saggi curati dai membri dell'équipe che stava lavorando sul sito: C. Vismara, S. Ganga, M. Khanoussi, A. Teatini, A. Beschaouch, C. Cazzona, M. Bonello Lai, Z. Benzina Ben Abdallah, R. Sanna, A. Mastino, P. Ruggeri, L. Gasperini, E. Ughi, D. Sanna, A. Ibba, A. Corda.
L'Africa romana. Volume 15
Libro: Copertina morbida
editore: Carocci
anno edizione: 2004
pagine: 2119
Questa edizione dell'Africa romana, pubblicata per iniziativa del Dipartimento di Storia dell'Università degli Studi di Sassari e dell'Institut National du Patrimoine della Tunisia, contiene i testi delle oltre cento comunicazioni presentate a Tozeur tra l'11 e il 15 dicembre 2002. Delineati gli aspetti generali (con attenzione specifica per temi quali il deserto, il limes, le fortificazioni, le popolazioni, il nomadismo, l'interazione pacifica o conflittuale tra uomo e paesaggio lungo le frontiere, le relazioni economiche e sociali tra soldati e civili, gli scambi dell'Impero con i popoli collocati oltre le frontiere), una sessione del convegno è stata dedicata alle relazioni tra Nord Africa e le altre province e una alle nuove scoperte epigrafiche.
L'Africa romana. Volume 14
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2002
pagine: 2728
Il testo contiene gli atti del convegno di studio (Sassari, 7-10 dicembre 2000), in lingua originale.
L'Africa romana. Volume Vol. 13
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2000
pagine: 2104
Questo tredicesimo volume della serie dell'Africa romana, stampato per iniziativa del Dipartimento di Storia e del Centro di studi interdisciplinari sulle province romane dell'Università degli Studi di Sassari e dell'Institut National du Patrimoine di Tunisi, contiene i testi delle comunicazioni presentate a Djerba tra il 10 ed il 13 dicembre 1998, in occasione del Convegno internazionale promosso sotto gli auspici dell'Association Internationale d'Épigraphie Grecque et Latine, dedicato al tema Geografi, viaggiatori, militari nel Maghreb: alle origini dell'archeologia nel Nord Africa. Ad esso hanno partecipato oltre 250 studiosi, provenienti da 12 paesi europei ed extra-europei, che hanno presentato più di 170 comunicazioni. Una sessione è stata dedicata alle nuove scoperte epigrafiche ed un'altra alle relazioni tra il Nord Africa e le altre province; in parallelo si sono svolte alcune mostre fotografiche. Il congresso, che si è svolto con il patrocinio del Ministro degli Affari Esteri, è stato inaugurato dal Ministro della cultura Abdelbaki Hermassi e dall'Ambasciatore italiano Armando Sanguini e concluso dal Ministro dell'Insegnamento superiore Dali Jazi. L'opera, curata da Mustapha Khanoussi, Paola Ruggeri e Cinzia Vismara, segna un ulteriore ampliamento geografico verso la penisola iberica e verso l'Africa centrale ed un'apertura cronologica più ampia verso l'età pre-romana e la tarda antichità, tra permanenze, continuità e rotture medioevali, con una varietà di temi che certamente non potrà non sorprendere il lettore. Un capitolo è stato dedicato all'isola di Djerba - l'antica insula Meninx, tra la Grande e la Piccola Sirte - luogo-simbolo che conosce oggi uno straordinario sviluppo turistico ma insieme rigogliosa terra tropicale, isola della memoria che i naviganti di ogni tempo hanno raggiunto e descritto con curiosità e con simpatia. «Forse era giunto veramente il tempo di guardare a distanza il problema della nascita dell'archeologia - scrive Attilio Mastino nelle Conclusioni - e di studiare la storia delle scoperte archeologiche nel Maghreb, evidenziando errori, forzature e strumentalizzazioni del passato ma anche recuperando le figure di quei grandi maestri, europei ed arabi, pionieri che hanno lasciato testimonianze sincere di curiosità, di passioni, di interessi, che andavano inserite nel clima storico che essi hanno vissuto, spesso in periodi di guerre sanguinose, senza nulla dimenticare di un passato che comunque continua ad avere un suo significato per ciascuno di noi: il tema investe aspetti politici importanti e chiama in causa innanzi tutto i rapporti tra Europa e paesi arabi». Come scrive Noël Duval nella Presentazione, il Convegno internazionale svoltosi a Djerba con un rilevante numero di relazioni e di comunicazioni documenta «les progrès effectués, non seulement dans la connaissance des hommes et des travaux du passé, mais aussi dans l'interprétation» e consente di superare giudizi spesso superficiali e troppo sommari ed anacronistici su archeologia e colonizzazione militare: «d'autres échos des débats de Jerba sur le même sujet montrent cependant que cette recherche difficile du recul nécessaire doit continuer. Il est certes assez facile de dresser (grâce d'ailleurs aux relevés scrupuleux de l'époque) la liste des destructions dues à la colonisation et à l'utilisation des ruines ou des pierres pour l'infrastucture et les fortifications. Mais quel pays riche en vestiges antiques ne pourrait pas établir des listes semblables pour des périodes plus récentes où les circonstances étaient, toutes proportions gardées, analogues mais les institutions patrimoniales, biens établies ou mieux averties'».