Libri di M. Galzigna
Il coraggio della verità. Il governo di sé e degli altri II. Corso al Collège de France (1984)
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2016
pagine: 368
Quello del 1984 è l'ultimo corso tenuto da Michel Foucault al Collège de France. Già malato, comincia le lezioni solo a febbraio per terminarle alla fine di marzo. Muore pochi mesi dopo, il 25 giugno. Queste circostanze gettano una luce particolare sul corso, che si è portati a leggere come una sorta di testamento spirituale, dove il tema della morte ricorre frequentemente. Il corso prosegue e radicalizza le analisi condotte l'anno precedente. Anche qui, la domanda centrale ruota intorno alla funzione del "dire-il-vero" e al ruolo che la verità riveste nell'ambito della politica e dei rapporti di potere. Si tratta in sostanza di stabilire, nell'ambito della democrazia, un certo numero di condizioni etiche che sono irriducibili alle regole formali del consenso ma che fanno appello alla dimensione morale individuale: il coraggio di fronte al pericolo e la coerenza. Foucault ritorna alle radici della filosofia greca, rivalutandone l'idea di democrazia contrapposta a ogni forma di tirannia, antica e moderna. Nella morte di Socrate non emerge la paura di morire, ma l'angoscia di non poter portare a compimento la propria "missione essenziale", il compito che dà senso a una vita. Attraverso una rivalutazione del pensiero dei cinici viene sottolineata sia l'importanza di un radicale ritorno all'elementarità dell'esistenza sia lo "scandalo della vita vera": al tempo stesso provocazione pubblica e pratica filosofica, che comporta un accoglimento dell'essenzialità delle cose.
Il governo di sé e degli altri. Corso al Collège de France (1982-1983)
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2015
pagine: 416
Nel corso che tiene nel 1983, Michel Foucault, già malato, continua la sua rilettura della filosofia antica e inaugura la ricerca sulla nozione di parresia (dire la verità, parlar franco). L'attività della parresia si configura come pratica di libertà, collocata in uno spazio di "esteriorità" rispetto alle istanze di potere. Attraverso lo studio di questa nozione, Foucault torna a interrogarsi sul significato di cittadinanza nella Grecia antica e mostra come il "coraggio della verità" - assolutamente evidente nella posizione antagonista dei cinici - costituisca il fondamento etico dimenticato della democrazia greca. Con la decadenza della polis, il coraggio della verità si trasforma e diventa il modo con cui il filosofo esercita la sua direzione sulla formazione dell'anima del principe e quindi sul governo degli altri. Nel rileggere i pensatori greci, Foucault costruisce una figura di filosofo in cui si riconosce: ciò che va definendo è la propria appartenenza alla modernità, il proprio ruolo di filosofo, il proprio modo di pensare e di essere.
L'insicurezza sociale. Che significa essere protetti?
Robert Castel
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 89
"Un senso d'insicurezza domina le nostre vite. Temiamo di venir aggrediti per strada o in casa. Paventiamo di perdere il lavoro, di non ottenere la pensione, di cadere malati senza poterci curare. È vero che le protezioni dalla violenza e dai rischi dell'esistenza sono ancor oggi più elevate di quanto non fossero un secolo fa. Accade però che ambedue i generi di protezione vengano oggi erosi da un'ideologia che attribuisce solo all'individuo la responsabilità dei suoi mali, e da un sistema produttivo che divide le persone - classificazione abbietta - in vincitori e vinti. Per accrescere la sicurezza materiale dei beni e delle persone, nota l'autore, bisogna difendere lo Stato di diritto. Per contrastare l'insicurezza dinanzi al futuro occorre salvare lo Stato sociale, dotandolo della capacità di far fronte alle contingenze generate dalla ipermobilità del lavoro e dall'anarchia dei mercati. A ricondurre entro limiti ragionevoli l'una e l'altra dovrebbe provvedere, potremmo aggiungere, lo Stato senza aggettivi." Luciano Gallino
Il crimine e la colpa. Discussione medico legale sulla follia
Étienne-Jean Georget
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: XLIII-170
La "Discussion mèdico-legale sur la folie" (1826) è scritta dall'alienista Étienne-Jean Georget (1795 -1828), allievo di Esquirol e suo collaboratore al manicomio parigino della Salpetrière. La pratica della perizia psichiatrica diventa parte costitutiva del procedimento giudiziario già nel primo Ottocento. Secondo gli psichiatri alienisti, il "reo" giudicato folle dalle perizie non è imputabile. Non è colpevole. È perciò solo un malato da assolvere, da segregare in manicomio, da curare. Molti magistrati non accettano questo genere di assoluzione. Di qui un aspro conflitto tra magistrati e alienisti, efficacemente rappresentato da questo pamphlet del 1826. La discussione è aspra, priva di mediazioni, soprattutto nei casi in cui l'autore del crimine viene definito attraverso la categoria della monomania omicida. Molti crimini atroci e mostruosi, che avevano dominato le cronache giudiziarie francesi a partire dagli anni venti del secolo XIX, popolano lo scenario di tale querelle. Emerge già qui la figura del doppio, assieme ai suoi antecedenti teologici, religiosi, metafisici. La freudiana Ichspaltung la scissione dell'io, così presente nella letteratura e nella psichiatria dell'800 - trova in questi testi le sue radici teoriche, troppo spesso ignorate o dimenticate.
Delle passioni. Considerate come cause, sintomi e mezzi curativi dell'alienazione mentale
Jean-Étienne D. Esquirol
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 210
Des Passions (Parigi, 1805), è la thèse di dottorato di Jean Étienne Dominique Esquirol (1772 -1840): fondatore della clinica psichiatrica nel grande ospedale parigino della Salpêtrière. La thèse, scritta a ridosso di un'esperienza clinica maturata in una casa di cura privata di piccole dimensioni - più favorevole, perciò, a un trattamento morale individualizzato - presenta i principi fondamentali che presiedono alla custodia e alla cura dei folli nell'asilo nascente: una struttura che, perlomeno ai suoi esordi, fu perennemente in bilico tra la terapia e la contenzione, tra la dimensione dialogica del trattamento morale e le istanze normalizzatrici della disciplina. Questo doppio volto dell'asilo nascente, scandito da una problematica coesistenza tra persuasione e coercizione, emerge con grande chiarezza nella thèse: oggetto, anche recentemente, di appassionate controversie storiografiche e politiche. È un testo capace di farci riflettere, anche in termini più generali, sull'ambiguità, sulla plurivocità e sulla storicità del concetto di cura. Abbiamo pubblicato, in appendice, l'Atlante delle Tavole - con i commenti esquiroliani del 1838 - che riproduce le gravures del geografo-incisore Ambrosie Tardieu, realizzate a partire da disegni di pazienti della Salpêtrière.
Il coraggio della verità. Il governo di sé e degli altri II. Corso al Collège de France (1984)
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2011
pagine: 368
Quello del 1984 è l'ultimo corso tenuto da Michel Foucault al Collège de France. Già malato, comincia le lezioni solo a febbraio per terminarle alla fine di marzo. Muore pochi mesi dopo, il 25 giugno. Queste circostanze gettano una luce particolare sul corso, che si è portati a leggere come una sorta di testamento spirituale, dove il tema della morte ricorre frequentemente. Il corso prosegue e radicalizza le analisi condotte l'anno precedente. Anche qui, la domanda centrale ruota intorno alla funzione del "dire-il-vero" e al ruolo che la verità riveste nell'ambito della politica e dei rapporti di potere. Si tratta in sostanza di stabilire, nell'ambito della democrazia, un certo numero di condizioni etiche che sono irriducibili alle regole formali del consenso ma che fanno appello alla dimensione morale individuale: il coraggio di fronte al pericolo e la coerenza. Foucault ritorna alle radici della filosofia greca, rivalutandone l'idea di democrazia contrapposta a ogni forma di tirannia, antica e moderna. Nella morte di Socrate non emerge la paura di morire, ma l'angoscia di non poter portare a compimento la propria "missione essenziale", il compito che dà senso a una vita. Attraverso una rivalutazione del pensiero dei cinici viene sottolineata sia l'importanza di un radicale ritorno all'elementarità dell'esistenza sia lo "scandalo della vita vera": al tempo stesso provocazione pubblica e pratica filosofica, che comporta un accoglimento dell'essenzialità delle cose.
Il governo di sé e degli altri. Corso al Collège de France (1982-1983)
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2009
pagine: 400
Nel corso che tiene nel 1983, Michel Foucault, già malato, continua la sua rilettura della filosofia antica e inaugura la ricerca sulla nozione di parresia (dire la verità, parlar franco). L'attività della parresia si configura come pratica di libertà, collocata in uno spazio di "esteriorità" rispetto alle istanze di potere. Attraverso lo studio di questa nozione, Foucault torna a interrogarsi sul significato di cittadinanza nella Grecia antica e mostra come il "coraggio della verità" - assolutamente evidente nella posizione antagonista dei cinici - costituisca il fondamento etico dimenticato della democrazia greca. Con la decadenza della polis, il coraggio della verità si trasforma e diventa il modo con cui il filosofo esercita la sua direzione sulla formazione dell'anima del principe e quindi sul governo degli altri. Nel rileggere i pensatori greci, Foucault costruisce una figura di filosofo in cui si riconosce: ciò che va definendo è la propria appartenenza alla modernità, il proprio ruolo di filosofo, il proprio modo di pensare e di essere.
L'insicurezza sociale. Che significa essere protetti?
Robert Castel
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: 100
Partendo dai classici del pensiero liberale, il libro esplora lo spirito democratico nelle sue contraddizioni: la tensione fra stato di diritto e stato repressivo o la divisione proprietario-non proprietario. Si delinea così una storia del bisogno di sicurezza, dalle protezioni preindustriali garantite da famiglia, comunità e corporazioni, fino allo stato moderno, fondato sul riconoscimento dell'individuo e delle sue proprietà. In questa dimensione chi non gode della proprietà privata è tutelato da protezioni e diritti costruiti a partire dal lavoro e da un nuovo tipo di proprietà, quella sociale. Questo modello vive oggi una crisi profonda: lo stato sociale è descritto come un peso, il lavoro è sempre meno difeso, l'insicurezza sociale aumenta.
Il caso di Suzanne Urban. Storia di una schizofrenia
Ludwig Binswanger
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2001
pagine: 200
"Il caso Suzanne Urban" rappresenta uno dei vertici di quel tenace corpo a corpo con il mondo della psicosi, che caratterizzò in maniera indelebile l'intero percorso umano e scientifico di Binswanger. La comprensione del delirio persecutorio di Suzanne rappresenta il luogo strategico di tutta l'analisi. Tale delirio si presenta come risultato di un apriori esistenziale che lo informa, che lo rende possibile: come in molte altre storie di schizofrenia, l'apriori esistenziale, nel caso di Suzanne, è il terrificante, l'orrore, il distruttivo. L'obiettivo del volume è quello di fornire al lettore, allo studioso, al terapeuta, uno strumento critico per la comprensione della schizofrenia.
Il sano e il malato. Storia della cura del corpo dal Medioevo a oggi
Georges Vigarello
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1996
pagine: 352
L'arte di prolungare la vita, la sconfitta della sofferenza, la preoccupazione per la propria salute, la cura del corpo, l'atteggiamento preventivo verso la malattia non sono stati inventati dal mondo contemporaneo, ma affondano le radici nella tradizione. La storia della cura del corpo è "una storia dispersa e eterogenea" perché diverse sono le pratiche che essa assume e varie, sfaccettate, complesse sono le inquietudini che le circondano, al limite della dispersione e della sconnessione o addirittura dell'incoerenza. Vigarello traccia un percorso di notizie, curiosità, elementi apparentemente privi di relazioni tra loro dal medioevo ai nostri giorni.