Libri di L. Cristante
De nuptiis Philologiae et Mercurii. Liber 9
Marziano Capella
Libro: Libro in brossura
editore: Antenore
anno edizione: 2000
pagine: XXII-405
Il calamo della memoria. Riuso di testi e mestiere letterario nella tarda antichità. Volume Vol. 6
Libro: Libro in brossura
editore: EUT
anno edizione: 2015
pagine: 313
L'incontro internazionale di studiosi della tarda antichità, il sesto nell'arco del decennio 2004-2014, ha confermato ulteriormente la produttività delle linee di ricerca programmatiche. Ma le aperture su temi nuovi e l'ampliamento dei consueti limiti cronologici impongono nuove prospettive nell'indagine e nelle metodologie. La tradizione non è solo la fortuna (o la sopravvivenza) degli autori "classici", ma elemento costitutivo, nella sua esemplarità, delle varie tipologie testuali, letterarie e tecniche.
Il calamo della memoria. Riuso di testi e mestiere letterario nella tarda antichità. Volume Vol. 5
Libro: Libro in brossura
editore: EUT
anno edizione: 2013
pagine: 293
Intorno al manierismo romano. A proposito della poesia della prima età imperiale
Erich Burck
Libro: Libro in brossura
editore: EUT
anno edizione: 2012
pagine: 92
Il calamo della memoria: riuso di testi e mestiere letterario nella tarda antichità. Volume Vol. 4
Libro: Libro in brossura
editore: EUT
anno edizione: 2011
pagine: 363
Il IV appuntamento di studiosi della tarda antichità ha permesso ancora una volta di riesaminare e ridiscutere acquisizioni considerate definitive e la verifica di metodologie diverse applicate su campi dissodati e/o inesplorati. Ne è risultata confermata la bontà dell'assunto programmatico de "Il calamo della memoria" che la letteratura tardoantica vive del rapporto con la tradizione precedente e che questo rapporto spiega l'evoluzione stessa della cultura occidentale. Certo la vicenda complessa del tempo e degli uomini fa sì che la memoria dell'antichità si assottigli sia perché volontariamente sacrificata sia perché impallidita nell'oblio. Ma, nonostante i profondi cambiamenti, l'Occidente greco-romano rimane tenacemente ancorato al suo patrimonio identitario, e colpisce come una parte grande di tale patrimonio, malgrado le innegabili trasformazioni e le radicali revisioni - o forse proprio per queste - sia conservata, letta, imitata, rivitalizzata, trasmessa alla storia futura.