Libri di L. Acquarelli
Il peritesto visivo. Copertine e altre strategie di presentazione
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2013
pagine: 148
Questo numero monografico di E C parte da un'idea tanto semplice quanto, a nostro avviso, alla base di un ragionamento molto ampio che riguarda, in generale, la significazione dei testi a partire dagli elementi collocati nei pressi dei loro limiti, delle loro "frontiere", delle loro cornici, delle loro soglie inglobanti. Si tratta quindi di indagare problemi topologici della significazione e conseguenti strategie di aspettualizzazione che un elemento periferico o ai margini della centralità del testo può avere sul testo stesso e sui suoi modi di esistenza. Abbiamo voluto chiamare genericamente tali problemi strategie di presentazione e, così facendo, abbiamo ritenuto pertinente riprendere la sintassi di Gerard Genette che proponeva un'articolazione tra testo, peritesto e paratesto, forzando gli ambiti originari più strettamente propri a questa terminologia.
Le tecniche dell'osservatore. Visione e modernità nel XIX secolo
Jonathan Crary
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 181
Uscito per la prima volta nel 1990, il libro di Jonathan Crary analizza la "genealogia" dell'osservatore moderno riconducendoci ai primi decenni dell'Ottocento, un'epoca rivoluzionaria per la visione e per i diversi apparati scientifici ad essa collegati. Si tratta di un periodo, precedente all'avvento della fotografia, nel quale, attraverso i nuovi "dispositivi dell'osservare" - come il fenachistoscopio e lo stereoscopio, indissolubilmente legati ai coevi interessi della fisiologia ottica -, si afferma il progressivo abbandono della discontinuità interno/esterno presupposta dall'esperienza visiva della camera oscura. Fra teoria della percezione, storia dell'arte e filosofia estetica, passando per capisaldi come Goethe e Schopenhauer, pittori come Vermeer e Turner, Crary evidenzia infatti come l'opacità corporea della visione subentri alla trasparenza dell'occhio cartesiano e come il soggetto osservatore divenga il luogo della produzione delle immagini dando vita a nuove sperimentazioni artistiche. Ma se da una parte questi mutamenti rappresentano una "liberazione della visione", l'autore ci svela anche l'altra faccia della medaglia, il processo di normalizzazione a cui tale visione e le sue rispettive pratiche sono sottoposte. Crary ci invita allora a rileggere alcuni fenomeni di rottura sia nella storia dell'arte che in quella più generale della visione, facendo del suo approccio interdisciplinare una guida metodologica allo studio della modernità.