Libri di Graziella Bianchi Baldizzone
I cani della mia vita
Elizabeth von Arnim
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2019
pagine: 189
«I cani, quando amano, amano in modo costante, inalterabile, fino all'ultimo respiro. È così che mi piace essere amata. E perciò parlerò di cani»: così esordisce Elizabeth von Arnim in questa sorta di autobiografia intessuta di ironia. Scritto nel 1936, il libro racconta il rapporto di Elizabeth coi quattordici cani che, testimoni non del tutto silenziosi, le sono stati via via accanto. E proprio attraverso il loro succedersi vicino a lei, quasi «datando» affettivamente i momenti della sua esistenza, l'autrice evoca luoghi, fatti e amori di una vita non comune. Immediato è il collegamento col fortunato "Giardino di Elizabeth": sono cambiati i protagonisti — i cani hanno sostituito i fiori e le piante — ma sono rimasti intatti la sensibilità, l'intelligenza, l'anticonformismo con cui la von Arnim racconta.
Il giardino di Elizabeth
Elizabeth von Arnim
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2018
pagine: 149
Sposata da cinque anni con il conte von Arnim, ben più anziano di lei e prussiano fino al midollo, Elizabeth abbandona la caotica Berlino per Nassenheide, enorme tenuta in Pomerania. Si innamora della pace, dell'isolamento del luogo: il tetro convento seicentesco viene ripristinato, come pure il vasto e derelitto giardino che lo circonda. Il libro, pubblicato anonimo nel 1898 (e con grande successo, tanto che le opere successive verranno firmate con la dicitura "Fautrice del Giardino di Elizabeth"), nasce in questa oasi, ed è profondamente legato alla vicenda biografica della giovane inglese trapiantata in Germania. Nel giardino (lo ammirerà estasiato E.M. Forster, insegnante privato a Nassenheide nel 1904) Elizabeth legge, sogna, prepara la sua carriera di scrittrice. Nella cura delle piante e dei fiori, nella maternità, nel trascorrere delle stagioni, nella fuga dalla distruttività dei rapporti sociali, Elizabeth sente autentica la determinazione a essere qualcosa di più di una buona moglie tedesca. La natura, come l'uomo, dev'essere libera. E, sotto le mentite e raffinate spoglie di un inno alla intensa bellezza della vegetazione, una donna più avanti del suo tempo ci parla di un modo estremamente moderno di vivere il conflitto tra libertà e oppressione.