Libri di Giuseppe Tibaldi
Psicofarmaci. La fiducia tradita. Risvegliarsi dopo dieci anni di pessime cure mediche
Renée A. Schuls-Jacobson
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 200
					Quando un medico assicura a Renée Schuls-Jacobson di avere la soluzione ideale per la sua insonnia, lei gli dà piena fiducia. Per sette anni assume il clonazepam esattamente come le viene prescritto, fino al giorno in cui scopre che la sua fiducia è stata tradita: l’uso a lungo termine delle benzodiazepine produce dei cambiamenti profondi delle funzioni cerebrali, che ne rendono drammatica la sospensione. Questo danno cerebrale non è abitualmente riconosciuto e considerato possibile dai medici. Per questo Renée inizia un lungo viaggio alla ricerca di nuove forme di aiuto alternative a quelle offerte in campo medico. Renée Schuls-Jacobson ci chiarisce quali siano i costi dell’adesione passiva alle proposte di trattamento con psicofarmaci e ci porta con sé nella scoperta dei risvolti più orribili della sindrome da sospensione.				
									La pratica quotidiana della speranza. Storie di guarigione
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 152
					Quali sono i fattori che favoriscono i percorsi positivi in situazioni che appaiono disperate, come molte esperienze esistenziali dolorose e poco comprensibili, come quelle psicotiche? Chi ha scandagliato i racconti di centinaia di “sopravvissuti” (G. Hornstein), ha indicato una risposta chiarissima: disporre di almeno una persona che creda fermamente alla possibilità della tua “guarigione”. Coerentemente con questa indicazione, le speranze ragionevoli, che sono il denominatore comune dei contributi proposti in questo testo, sono sempre speranze condivise. Le testimonianze dirette (P. Deeagan, A. Hart, R. Waddingham) ne sono una conferma evidente. Il contributo del curatore, quello di K. Weingarten e quelli finali, sulle pratiche dialogiche, consentono – soprattutto ai professionisti della salute e del sociale – di avere piena consapevolezza del proprio ruolo quotidiano di partner attivi nei percorsi positivi, resistendo alle lusinghe delle teorie biologiche della sofferenza mentale, che alimentano la disperazione e il pregiudizio di inguaribilità (che è l'ultimo impalpabile muro del manicomio).				
									
