Libri di G. Wolf (cur.)
Architectura picta nell'arte italiana da Giotto a Veronese
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Cosimo Panini
anno edizione: 2017
pagine: 307
Il tema dell'architectura picta, per quanto ricco di esempi notevoli, non è stato ancora indagato propriamente. Eppure in esso sono molteplici i punti d'incontro tra la storia dell'architettura e quella della pittura e numerose le sue sfaccettature, declinazioni e sperimentazioni. Ripercorrendo la grande tradizione pittorica italiana, da Giotto a Leonardo, da Tiziano a Vasari, si vede come gli artisti abbiano dialogato con l'architettura classica e a volte quella orientale, o ricercato fantasiosi edifici 'impossibili', oppure progettato e rinnovato forme architettoniche esistenti, che diventarono fonte di ispirazione per opere edificate. Sulla superficie pittorica, l'architettura si relaziona con lo spazio, i corpi, la natura e la visione prospettica; essa assimila, ripropone, cambia, reinterpreta, crea, innova; è al contempo sfondo e protagonista della narrazione. Questo volume, che nasce da un dialogo tra storici dell'architettura e storici della pittura, è una finestra aperta sul vasto e variegato mondo dell'architectura pictà, per esplorarlo, studiarlo e comprenderlo, o semplicemente osservarlo ammirati.
La stella e la porpora. Il corteo di Benozzo e l'enigma del Virgilio riccardiano
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2015
pagine: 264
Il "Virgilio Riccardiano", ossia il manoscritto 492 della Biblioteca Riccardiana di Firenze, è certamente il prodotto più ragguardevole dello scriba fiorentino Niccolò de' Ricci, che operò fra il sesto e il settimo decennio del Quattrocento, prevalentemente nella trascrizione di alcuni classici latini come Cicerone epistolografo e Sallustio, ma privilegiando Virgilio. Superato lo stupore per la grande finezza dell'impianto e dell'esecuzione, il dato iconografico più saliente si dimostra una sorta di parallelismo ideologico e storico, quello che alla vicenda fantastica di Enea, profugo da Troia e precursore della storia di Roma, sovrappone, con evidenza di volti, costumi e suppellettili, la vicenda reale dell'ultimo erede al trono di Bisanzio, esule in Italia all'indomani della caduta di Costantinopoli nelle mani dei Turchi il 29 maggio del 1453, estremo baluardo orientale della cristianità. I contributi ruotano intorno alla vivace convergenza, nel percorso verbale e figurativo di questo libro, di due eventi fra i più memorabili del mito e della storia, mettendo anche in evidenza i grandi problemi metodologici legati all'approccio interdisciplinare.