Libri di G. Lanciani
Del resto e di me stesso
José Saramago
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 160
Le cronache, brevi testi pubblicati tra il 1968 e il 1969 sulle pagine dei giornali di Lisbona "A Capital" e "Jornal do Fundão", sono il primo regolare esercizio della prosa di José Saramago: vi si può scorgere, in filigrana, il nucleo embrionale dell'immenso tessuto finzionale dei romanzi, la meravigliosa potenza d'invenzione da cui sgorgano storie portatrici di una nuova visione dell'infinita ricchezza e pluralità dell'uomo e del mondo. È in tale prospettiva che vanno letti questi pezzi, in cui, come afferma lo stesso Saramago, "c'è già tutto". Dai veri e propri racconti alle descrizioni di luoghi amati, dalle acute riflessioni sulla letteratura alle satire pungenti che non lasciano alcuno scampo ai vizi della politica, i quarantasette testi contenuti in questo volume raccolgono l'humus su cui è cresciuto il talento del premio Nobel, ci trasportano nel suo mondo e ci mostrano "gli spigoli vivi della nostra condizione di esseri sconnessi, insoddisfatti, disadattati".
Del resto e di me stesso
José Saramago
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 147
"Di questo mondo e degli altri" (Feltrinelli 2013) raccoglieva una parte delle cronache scritte da José Saramago tra il 1968 e il 1969 per i giornali di Lisbona "A Capital" e "Jornal do Fundão". Le cronache sono, come è noto, il primo regolare esercizio della prosa del futuro Nobel: vi si può scorgere, in filigrana, allo stato embrionale, quell'immenso tessuto finzionale dei romanzi, in cui la meravigliosa potenza dell'invenzione permette allo scrittore di sviluppare il disegno ardito di storie che comunicano una nuova visione dell'infinita ricchezza e pluralità dell'uomo e del mondo. È in tale prospettiva che vanno lette quelle lontane cronache, in cui, come afferma lo stesso Saramago, "c'è già tutto". Valeva dunque la pena di continuare, con l'integrazione di quelle "storie" non contemplate nella precedente raccolta, quella straordinaria avventura, quel singolare viaggio, fino al termine, attraverso il mondo dei ricordi, che l'autore ha fissato sulla carta, "perché non si perda nulla di quei minuti d'oro, ore che risplendono come soli nel cielo tumultuoso e immenso che è la memoria. Cose che sono anche, con il resto, la mia vita".
Naufragi e peregrinazioni americane di Gaspar Afonso
Libro
editore: Cisalpino
anno edizione: 1984
pagine: IX-112
Joao Guimaraes Rosa. Il che delle cose. Ediz. portoghese
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2001
pagine: 192
Non c'è labirinto più chiaro. Antologia poetica
Salvador Espriu
Libro
editore: Marchese Editore
anno edizione: 2013
pagine: 244
L'antologia "Non c'è labirinto più chiaro" contiene un'ampia selezione dell'opera di Salvador Espriu che permette al lettore di compiere un significativo itinerario nell'originale e complesso universo di uno dei maggiori poeti catalani contemporanei, ancora poco conosciuto in Italia. Il dettato di Espriu, frutto di una depurata elaborazione formale e basato su una simbologia di ispirazione veterotestamentaria, propone, nell'orizzonte letterario europeo, una poetica decisamente non convenzionale, che congiunge un'espressione marcatamente lirica con una potente vena civile.
Il Novecento in Portogallo. Ediz. italiana e portoghese
Libro: Libro rilegato
editore: Universitalia
anno edizione: 2014
pagine: 328
La letteratura ha svolto e continua a svolgere in Portogallo una peculiare funzione sociale, talmente importante da fare di questo paese un'autentica eccezione nell'attuale contesto europeo. Per analizzare una simile peculiarità, erano necessari un mutamento di prospettiva e un'analisi che andassero oltre i canoni tradizionali della storiografia letteraria di tipo accademico. Era necessario che il compito di tracciare un panorama vivo e appassionato fosse affidato a critici di indubbio valore che però fossero essi stessi letterati militanti. Il volume sul Novecento ha l'ambizione di aver raggiunto un simile obiettivo. Il materiale qui riunito è del tutto inedito ed è stato concepito appositamente dai suoi quattro autori al fine di realizzare un progetto che stava da tempo a cuore alla curatrice, desiderosa di offrire al pubblico italiano una visione non meramente classificatoria della letteratura portoghese del Novecento, ma un approccio dinamico e in qualche misura "sperimentale", tale da coinvolgere lo stesso lettore nelle varie "scoperte" operate dagli autori. Per la prima volta, i lettori italiani potranno pertanto disporre d'un panorama ricco e singolare.
Il Settecento e l'Ottocento in Portogallo
Rita Marnoto, Ernesto Rodrigues, Giorgio De Marchis
Libro: Libro rilegato
editore: Universitalia
anno edizione: 2014
pagine: 258
Il profilo di storia linguistica e letteraria del Portogallo, pubblicato nel 1999, presentava l'evolversi della letteratura portoghese dalle sue origini fino al Seicento. Il presente volume si propone, pertanto, di raccoglierne il testimone e, soffermandosi sui secoli XVIII e XIX, prelude allo sfavillio del Novecento, la cui straordinaria ricchezza e varietà hanno suggerito di racchiudere in una pubblicazione autonoma. Non che il Settecento e l'Ottocento siano in Portogallo secoli privi di figure di straordinario spes-sore - in tal senso, si pensi alla rilevanza del pensiero di Luís António Verney, Alexandre Herculano o Antero de Quental oppure all'originalità di autori, tra loro diversissimi, come António José da Silva, Almeida Garrett ed Eça de Queirós. Al contrario, si tratta di un periodo fondamentale per cogliere l'origine di un complesso gioco di contrappunti e tensioni che finiranno con il caratterizzare in forme nuove anche l'epoca contemporanea.