Libri di G. Baptist (cur.)
Ancora il postmoderno?
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2016
pagine: 224
Moderno e Postmoderno sono lemmi che attraversano da quasi un quarantennio la cultura europea nelle sue varie declinazioni disciplinari, senza che possano trovare una chiara e distinta sistemazione storiografica, come se si trattasse di una dicotomia mal posta. Che cosa è moderno? Che cosa è postmoderno? E si potrebbe continuare: quanto è davvero moderno il moderno e di quanto esso stesso è già posteriore? E quanto, nel suo voler esser postumo, il postmoderno si rivela invece moderato, a modo, autenticamente "moderno"? E ancora: Quanto siamo stati davvero moderni? Lo siamo mai davvero diventati prima e nonostante i superamenti ipotetici o le cessazioni che ci attribuiamo ex post? Se modernus è attestato per la prima volta in Cassiodoro, quel modus che indica la misura e quel modo che dice il "proprio ora" rimandano senza ombra di dubbi alla moderazione e alla modestia, ricordando peraltro che il moderno vive al presente e al futuro, sì, ma parassitando l'antico, forse dissipandolo.
Jean-Luc Nancy. Pensare il presente. Seminari cagliaritani (11-13 dicembre 2007)
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 176
Pensatore del presente, come sempre la filosofia migliore è stata vigile interprete del suo tempo, professore emerito presso l'Istituto di Filosofia della Facoltà di Lettere e Scienze Umane dell'Università "Marc Bloch" di Strasburgo, Jean-Luc Nancy, una delle voci più stimolanti della filosofia contemporanea, è stato ospite della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Cagliari nel dicembre del 2007. I temi proposti per i tre incontri/lezione sono stati scelti in modo da offrire sinteticamente un quadro della sua produzione intellettuale, indirizzata ad una riflessione sull'essere in comune (perciò la prima giornata si interroga su "La comunità e il mondo"), rivolta poi ad una riflessione sulla realtà dell.esistenza finita (la seconda giornata problematizza appunto "Il corpo e i sensi"), concentrata quindi sull'infinitezza aperta dall'elaborazione culturale (nella terza giornata si indaga, infine, su "L'arte pensata e impensata").