Libri di F. Basso
L'Albatros e i pirati di Galguduud. La storia di una lettera di corsa nel XXI secolo
Federico Supervielle Bergés
Libro
editore: Tektime
anno edizione: 2019
La mitomania. Alla scoperta del bugiardo compulsivo
Juan Moisés De La Serna
Libro
editore: Tektime
anno edizione: 2019
L'avventura londinese o l'arte del vagabondaggio
Arthur Machen
Libro: Libro rilegato
editore: Tranchida
anno edizione: 2008
pagine: 134
"L'avventura londinese o l'arte del vagabondaggio" propone una disciplina inconsueta, che utilizzando il "wandering" come vettore direzionale esplora la grande città alla ricerca delle antiche radici, affidandosi esclusivamente alle possibili confluenze dei tanti itinerari che incidono profondamente il tessuto metropolitano londinese. E così, se in senso spaziale Arthur Machen ci conduce lungo percorsi che si snodano attraverso luoghi periferici o apparentemente secondari o legati a vicende e personaggi della letteratura, in senso temporale il wandering scavalca il suo presente per spingersi tra ricordi e divagazioni, facendo convergere i diversi piani narrativi in lunghe digressioni che coinvolgono varie discipline: dall'architettura alla teologia, dalla critica letteraria alla storia ecclesiastica. E d'altra parte le digressioni che animano questo lavoro su Londra rappresentano anche il mezzo con il quale Machen può illustrare quella convinzione secondo la quale il mondo non è come sembra, e che dietro gli eventi quotidiani e gli oggetti comuni vi sia un segreto che è la chiave del grande enigma dell'esistenza dell'uomo.
La follia dei Monkton
Wilkie Collins
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2001
pagine: 104
L'avventura londinese o l'arte del vagabondaggio
Arthur Machen
Libro
editore: Tranchida
anno edizione: 1998
pagine: 134
Testimone d'accusa
Wilkie Collins
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1996
pagine: 100
"Mi resi subito conto che il padrone aveva un umore molto variabile. Alcuni giorni era fin troppo amichevole con le persone di servizio; ma altre volte pareva invaso da uno spirito maligno; allora entrava in accessi di violenta collera, e quando un'idea storta gli entrava nel capo, né le osservazioni né i ragionamenti potevano smuoverlo. Considerando quanto fosse di umore rumoroso ed allegro, mi sorprendeva che avesse potuto acconsentire a rimanere in un sito tanto tranquillo e noioso quanto Darrock; ma in breve ne compresi la ragione."