Libri di E. Castagna
L'eredità di Heidegger (nel neonazismo, nel neofascismo e nel fondamentalismo islamico)
Victor Farias
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 232
Quando nel 1987 uscì Heidegger e il nazismo, fu una specie di terremoto occidentale. Farias mostrò, documenti e libri alla mano, che fra il pensiero di Heidegger e il nazismo c'era più di qualche occasionale coincidenza. C'era in comune un nichilismo di fondo. E questo si rifletteva poi anche nella vicenda culturale e politica del filosofo nei primi anni Trenta, quando Hitler prese il potere. La filosofia più citata del Novecento, quella heideggeriana, che eredità lascia ai posteri? Farias, con questo libro mostra che questa eredità c'è, e se ne trovano sviluppi inquietanti e pericolosi nelle culture del neofascismo e del neonazismo, coltivate anche in aree periferiche del pianeta (in America Latina, per esempio), e nel fondamentalismo islamico.
Salvador Allende. La fine di un mito. Il socialismo tra ossessione totalitaria e corruzione. Nuove rivelazioni
Victor Farias
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 206
Victor Farías, filosofo e storico, indaga alcuni lati oscuri nella storia personale del presidente cileno. Salvador Allende, icona della sinistra, in realtà era ben diverso da come è stato dipinto, sostiene l'autore. Victor Farías dimostra che coltivava convinzioni decisamente "scorrette": la determinazione razziale del carattere (con giudizi molto negativi sugli ebrei), la natura patologica di certe inclinazioni sessuali (in particolare l'omosessualità) o la bontà dell'eugenetica come mezzo di igiene sociale. In sostanza, Farías afferma che per molti aspetti Allende "pensava come un nazista". La tesi di laurea in medicina di Allende, riscoperta da Farías, viene scandagliata nei minimi dettagli: lo storico cileno scopre non soltanto plagi e falsificazioni, ma anche prese di posizione che non sarebbero suonate fuori luogo nella Germania nazista. Questo saggio tenta di raccogliere le prove del razzismo e dell'eugenetica di Allende, ma aggiunge anche altre scoperte.
Imon la Madre Terra
Roberta Balestrucci Fancellu
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Radici Future
anno edizione: 2018
pagine: 128
Imon arriva in Italia e ha paura. Un lungo viaggio l'ha portato lontano dalla sua terra ormai martoriata dalla guerra. Una volta giunto a destinazione ecco che la sua vita cambia. Non zaino, libri e quaderni sulle spalle, ma distese di campi di lavoro, dove ogni giorno è costretto a lavorare sotto gli ordini di uno spietato Caporale. Una mattina mentre si trova al bordo del campo ai suoi piedi arriva una palla. E' rotonda, rossa. Non ne aveva mai vista una. Una voce alle sue spalle la richiede indietro. E' un voce squillante, viva, e richiede indietro quella sfera che Imon ha tra le mani. Si avvicina alla rete che ha di fronte a se, una rete che lo divide dal resto del mondo e lo tiene lì in prigione. Imon deciderà però di evadere, e vivere una vita senza catene. Inizierà il lungo percorso per la libertà, un percorso che Imon affronterà insieme ai bambini e adulti che verranno a conoscenza della sua storia. Solo uniti si potrà sconfiggere quella piaga che ha il nome di "Caporalato", e permettere al giovane Imon di usufruire dei suoi diritti.
Scott Fischer. Mountain madness. Dalle pendici dell'Everest, la storia di una vita senza fine
Robert Birkby
Libro: Copertina rigida
editore: Alpine Studio
anno edizione: 2011
pagine: 304
Questa è la storia di Scott Fischer, alpinista americano che ha dedicato la sua intera esistenza alle montagne più alte del pianeta, realizzando una serie di grandi ascensioni sulle vette innevate della catena Himalayana, sulle fredde cime del Nord America e sulle solitarie alture del Caucaso e dell'Africa. Più conosciuto come l'uomo che morì vicino alla vetta dell'Everest nel 1996, Fischer è diventato un'icona di audacia e di allegria, ma anche il simbolo di chi è riuscito a superare i propri limiti. Ma, per chi lo ha conosciuto, Scott era molto di più. Non solo un uomo d'azione, ma anche una persona con un gran cuore, che trasmetteva allegria e capace di coinvolgere anche il più scettico degli avventurieri in esperienze uniche e irripetibili. Scott Fischer, un romantico girovago, fin da giovane immerso nella natura più selvaggia, dalle lande desolate alle grandi foreste americane, è poi diventato uno degli alpinisti più famosi del mondo, conducendo un'attività tra le montagne che lo ha accompagnato per tutta la sua vita, trasformandolo in una leggenda. Perse la vita in quella tragica ascensione sull'Everest del 1996, dopo essere stato sul tetto del mondo, certo della sicurezza dei suoi compagni, in salvo al campo del Colle Sud. Ancora oggi, Scott riposa sulla montagna che lo ha stregato per tutta la vita, su quell'Everest al quale la famiglia Fischer - dopo il ritrovamento della sua salma nel 2010 - non ha voluto portar via il suo pupillo.