Libri di D. Sogliani (cur.)
Dipinti, sculture e disegni del Novecento. Esperienze di collezionismo nelle raccolte della Banca Monte dei Paschi di Siena e della fondazione Banca Agricola...
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 128
Una selezione di capolavori del XX secolo dalle collezioni d'arte della Banca Monte dei Paschi di Siena e della Fondazione Banca Agricola Mantovana documenta il preciso "disegno collezionistico" di due banche in una attività di acquisizione e valorizzazione di opere che, per qualità, provenienza e rilevanza storica, rappresentano oggi testimonianze esemplari della cultura visiva contemporanea in Italia. Il volume presenta ottanta opere di artisti tra i più autorevoli del Novecento, da Carlo Carrà a Ottone Rosai, da Giorgio Morandi a Filippo de Pisis, da Gino Severini a Giorgio de Chirico. La consistenza della collezione ha permesso di costruire un percorso che traccia una possibile geografia tematica dagli anni Venti agli anni Quaranta, attraverso opere che raccontano una "storia" significativa e prestigiosa, come nel caso della tela I giocatori di toppa di Ottone Rosai, acquistata da parte di Banca Toscana (il cui patrimonio è oggi di proprietà di Banca Monte dei Paschi di Siena) alla fine degli anni Settanta dalla collezione privata dell'editore Vallecchi. Affascinante anche la vicenda de L'équilibriste o Maschere e rovine di Gino Severini, una delle tele più significative della collezione senese, in origine destinata a decorare l'interno dell'abitazione parigina del mercante d'arte Lèonce Rosemberg. Come non rammentare, poi, La scuola del 1928 di Felice Carena, che, presentata alla Biennale di Venezia dello stesso anno, vinse nel 1929 il Premio Carnegie a Pittsburgh.
La battaglia di Solferino e San Martino. Arte, storia e mito
Libro: Copertina morbida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2009
pagine: 96
Il 150° anniversario della Battaglia di Solferino e San Martino, che è stato l'evento decisivo per l'unità d'Italia rappresenta un'occasione per rileggere i segni che le vicende risorgimentali hanno lasciato nella cultura figurativa della seconda metà dell'Ottocento.L'esposizione, curata da Daniela Sogliani, racconta la storia di questo sanguinoso combattimento, avvenuto il 24 giugno 1859, che vide la sconfitta dell'esercito austriaco da parte dei franco-piemontesi e segnò la fine della Seconda guerra di indipendenza italiana. La mostra presenta opere di artisti che videro personalmente il campo di battaglia. È il caso di Telemaco Signorini, teorico del gruppo macchiaiolo. Vi sono alcuni pittori, come Carlo Ademollo, che partecipano a concorsi nazionali a tema sulla battaglia e altri che percepiscono a distanza l'eco dell'evento, come Carlo Arienti, accademico milanese, o Gerolamo Induno, che interpreta lo scontro secondo i canoni della pittura 'di genere'. Eleuterio Pagliano e Giovanni Fattori, che al contrario non combatté mai una guerra, ritornano dopo diversi anni sul tema, evidentemente ancora vivo nel ricordo collettivo.