Libri di D. Ferrara (cur.)
Domus Grimani. La collezione di sculture classiche a palazzo dopo quattro secoli
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 224
Il volume esce in occasione del riallestimento della Sala del Doge, uno degli ambienti più spettacolari ed evocativi del palazzo che tornerà ai suoi splendori rinascimentali con il ricollocamento della statuaria greca e romana parte della collezione Grimani. Palazzo Grimani costituisce un unicum architettonico di Venezia, così come unica è la sua storia. Edificato agli inizi del Cinquecento in stile manierista, caso più unico che raro in città, era la dimora di una importantissima famiglia patrizia, che annoverava tra i suoi esponenti Patriarchi, Cardinali, Dogi e Procuratori, collezionisti appassionati di antichità greche e romane. Una raccolta vastissima e molto prestigiosa, quella dei Grimani, che alla morte del Patriarca Giovanni, nel 1596, fu donata alla Repubblica Serenissima e collocata all'interno della Biblioteca Marciana, dove fino a oggi è stata esposta. Un caso fortunato, dato dal lungo restauro del soffitto della sala dove la collezione Grimani è di norma conservata, consente oggi di riportare questa ammirevole raccolta nel suo luogo di origine, palazzo Grimani, divenuto nel frattempo museo statale. Il catalogo approfondisce la storia della collezione Grimani e ne rivela la sua straordinaria bellezza, anche grazie a una importante campagna fotografica realizzata per l'occasione.
Domus Grimani. The collection of classical sculptures reassembled in its original setting after four centuries
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 224
Il volume esce in occasione del riallestimento della Sala del Doge, uno degli ambienti più spettacolari ed evocativi del palazzo che tornerà ai suoi splendori rinascimentali con il ricollocamento della statuaria greca e romana parte della collezione Grimani. Palazzo Grimani costituisce un unicum architettonico di Venezia, così come unica è la sua storia. Edificato agli inizi del Cinquecento in stile manierista, caso più unico che raro in città, era la dimora di una importantissima famiglia patrizia, che annoverava tra i suoi esponenti Patriarchi, Cardinali, Dogi e Procuratori, collezionisti appassionati di antichità greche e romane. Una raccolta vastissima e molto prestigiosa, quella dei Grimani, che alla morte del Patriarca Giovanni, nel 1596, fu donata alla Repubblica Serenissima e collocata all'interno della Biblioteca Marciana, dove fino a oggi è stata esposta. Un caso fortunato, dato dal lungo restauro del soffitto della sala dove la collezione Grimani è di norma conservata, consente oggi di riportare questa ammirevole raccolta nel suo luogo di origine, palazzo Grimani, divenuto nel frattempo museo statale. Il catalogo approfondisce la storia della collezione Grimani e ne rivela la sua straordinaria bellezza, anche grazie a una importante campagna fotografica realizzata per l'occasione. Edizione in lingua inglese.
Domus Grimani 1594-2019. La collezione di sculture classiche a palazzo dopo 400 anni. Catalogo della mostra (Venezia, 7 maggio 2019-2 maggio 2021)
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 160
Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa costituisce un unicum architettonico a Venezia, così come unica è la sua storia. Edificato agli inizi del Cinquecento in stile manierista, caso più unico che raro in città, era la dimora di un'importantissima famiglia patrizia, che annoverava tra i suoi esponenti Patriarchi, Cardinali, Dogi e Procuratori, tutti collezionisti appassionati di antichità greche e romane. Una raccolta vastissima e molto prestigiosa, quella dei Grimani, che alla morte del Patriarca Giovanni, nel 1596, fu donata alla Repubblica Serenissima e collocata all'interno della Biblioteca Marciana, dove fino a oggi è stata esposta. L'esposizione Domus Grimani 1594 - 2019 riporta dopo oltre quattro secoli la collezione statuaria del Patriarca Giovanni nel suo luogo d'origine, palazzo Grimani, divenuto nel frattempo museo statale. Fulcro della mostra è la ricostruzione della Tribuna del patriarca Giovanni, l'ambiente più singolare dell'intera dimora, le cui pareti, scandite da pilastri, elementi architettonici e nicchie erano state ideate per esporre la straordinaria collezione di antichità della famiglia Grimani. Il catalogo approfondisce la storia della collezione Grimani, a partire dal camerino delle antichità, e ne rivela la straordinaria bellezza, anche grazie a un'importante campagna fotografica realizzata per l'occasione. Il volume prosegue con la descrizione delle sale che costituiscono lo spazio espositivo che conduce alla Tribuna, regalando al lettore la meraviglia della decorazioni di una dimora aristocratica del XVI secolo, grazie alle immagini di arredi, arazzi, quadri e oggetti evocativi di un'epoca e di uno stile di vita unici nel loro genere.
La danza di Diana
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2012
pagine: 160
Ballerina romana dal precocissimo talento, Diana Ferrara si è formata professionalmente alla Scuola del Teatro dell'Opera di Roma ove ha compiuto l'intera carriera fino alla massima vetta artistica, il rango di étoile, che le ha aperto le porte dei maggiori teatri internazionali come guest artist in coppia con alcune tra le più popolari star della danza mondiale, come Rudolf Nureyev, Vladimir Vassiliev, Peter Schaufuss, Denis Ganio e molti altri. Ha fondato e dirige da ventisette anni la compagnia Astra Roma Ballet e svolge un'intensa attività didattica. In questo libro racconta in modo agile e confidenziale, alla sua interlocutrice e quindi al lettore, il suo percorso di danzatrice appassionata, rigorosa e versatile, rivelando inoltre alcuni aspetti meno conosciuti, riflessioni coraggiose e aneddoti gustosi del mondo del balletto.
Domus Grimani 1594-2019. La collezione di sculture classiche a palazzo dopo 400 anni. Catalogo della mostra (Venezia, 7 maggio 2019-2 maggio 2021). Ediz. inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 160
Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa costituisce un unicum architettonico a Venezia, così come unica è la sua storia. Edificato agli inizi del Cinquecento in stile manierista, caso più unico che raro in città, era la dimora di un'importantissima famiglia patrizia, che annoverava tra i suoi esponenti Patriarchi, Cardinali, Dogi e Procuratori, tutti collezionisti appassionati di antichità greche e romane. Una raccolta vastissima e molto prestigiosa, quella dei Grimani, che alla morte del Patriarca Giovanni, nel 1596, fu donata alla Repubblica Serenissima e collocata all'interno della Biblioteca Marciana, dove fino a oggi è stata esposta. L'esposizione Domus Grimani 1594 - 2019 riporta dopo oltre quattro secoli la collezione statuaria del Patriarca Giovanni nel suo luogo d'origine, palazzo Grimani, divenuto nel frattempo museo statale. Fulcro della mostra è la ricostruzione della Tribuna del patriarca Giovanni, l'ambiente più singolare dell'intera dimora, le cui pareti, scandite da pilastri, elementi architettonici e nicchie erano state ideate per esporre la straordinaria collezione di antichità della famiglia Grimani. Il catalogo approfondisce la storia della collezione Grimani, a partire dal camerino delle antichità, e ne rivela la straordinaria bellezza, anche grazie a un'importante campagna fotografica realizzata per l'occasione. Il volume prosegue con la descrizione delle sale che costituiscono lo spazio espositivo che conduce alla Tribuna, regalando al lettore la meraviglia della decorazioni di una dimora aristocratica del XVI secolo, grazie alle immagini di arredi, arazzi, quadri e oggetti evocativi di un'epoca e di uno stile di vita unici nel loro genere. Edizione in lingua inglese.
Il Rinascimento danzante. Michele Greco da Valona e gli artisti dell'Adriatico tra Abruzzo e Molise. Catalogo della mostra (Celano, 29 luglio-25 settembre 2011)
Libro: Copertina morbida
editore: Allemandi
anno edizione: 2011
pagine: 101
Viene finalmente riscoperto il "Rinascimento adriatico" fra Abruzzo e Molise. Uno straordinario e inedito capitolo della storia dell'arte e dei rapporti fra le due sponde, che si è giovato della circolazione di opere di maestri tardogotici, quali Jacobello del Fiore, rinascimentali come Carlo Crivelli e Pietro Alamanno. Protagonista è Michele Greco da Valona, un interessante pittore albanese il quale rivela una particolare libertà espressiva, frutto delle esperienze maturate al di là e al di qua dell'Adriatico. I suoi lussuosi e stravaganti dipinti su tavola, oggi conservati a Vasto (Chieti) e Guglionesi (Campobasso), fondono gli stilemi della pittura post bizantina e di quella italiana, nella particolare accezione "adriatica" che trova in Carlo Crivelli un punto di riferimento fondamentale. A queste opere sono accostante alcune sculture, selezionate tra quelle che meglio esprimono l'articolazione delle relazioni e degli intrecci di stile, sulle vie dei commerci, della fede, della transumanza. Si propongono i primi risultati delle ricerche su una meravigliosa "Babele" figurativa che, in un tempo di crisi e conflitti, appare stimolata da quella umana esigenza di comunicare, trattare, produrre benefici reciproci.
Giovanni Baronzio e la pittura a Rimini nel Trecento. Catalogo della mostra (Roma, 14 marzo-15 giugno 2008)
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2008
pagine: 143
Il volume è il catalogo della mostra di Roma (Palazzo Barberini, 14 marzo - 15 giugno 2008). La mostra offre l'opportunità di vedere riunite, dopo il restauro, le due parti conosciute di un grande dossale commissionato dai francescani a Giovanni Baronzio per la chiesa di Villa Verucchio, considerato uno dei massimi capolavori dell'epoca e che doveva, con la sua imponenza, celebrare i Malatesta, signori del luogo. Baronzio, attivo fra gli anni venti e gli anni cinquanta del XIV secolo, ha rappresentato, in questo dossale, la storia della Passione di Cristo, lasciandoci uno degli esempi più alti di "pittura narrante". A far da cornice e confronto al capolavoro riunito sono esposte, e riprodotte nel volume, opere di non minore importanza, come il foglio di Corale di Neri da Rimini datato 1300, le tavole di impronta giottesca di Giovanni da Rimini, o il dittico del Maestro di Verucchio. I saggi nel catalogo offrono un quadro accurato della situazione artistica assolutamente straordinaria che visse la Rimini del Trecento e che rappresenta uno dei momenti di snodo della storia dell'arte in Italia.

