Libri di Claudia Leuzzi
Troppo presto per andare altrove
Elisabetta Pasca
Libro: Libro in brossura
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2017
pagine: 192
Artemisia Ranni ha solo vent’anni quando scopre che la vita può diventare ancora più complicata di prima se si muore. Un volo dal quinto piano di un palazzo nel centro di Roma, invece di regalarle un presumibile oblio, la scaraventa in un orizzonte persino più frenetico e incasinato di quello consueto quotidiano trantran assegnato d’ufficio ai viventi. Nell’Aldiquà, intanto, la perdita di Artemisia scaverà un abisso dentro le persone a lei più vicine: tutti quanti sono devastati, ognuno a suo modo, da un interrogative crudele. Perché Artemisia si è suicidata? Bella domanda, non sa spiegarselo bene nemmeno la diretta interessata. Gli interrogativi e i dubbi, piuttosto che scomparire, si moltiplicano. “Alcuni giovani si affidano al web che offre ogni giorno possibilità nuove, unite al fascino di potersi esprimere in modo diverso, con poche parole e pochi rischi. Alcuni però non si accontentano. E dopo aver fatto queste esperienze sul web sentono il bisogno di scrivere di più e veramente, di scrivere un libro, ad esempio l’autrice Elisabetta Pasca, che pure si muove bene nei canali della multimedialità e ha un sacco di lettori, ad un certo punto cerca qualcuno che l’ascolti davvero”.
Hiss semmh nju' (Loro siamo noi)
Mimmo Galluppi
Libro: Libro in brossura
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2015
pagine: 244
Nello zibaldone di racconti, riflessioni, estratti di letture, poesie che Mimmo Galluppi intitola "Hiss semmh nju", i contorni del paesaggio tremolano e fluttuano creando la dissolvenza della memoria e la macchina del tempo sbuffa e tossisce, la nebbia produce storie, leggende, drammi e letizia, guerra e pace. Lo scopo, raggiunto, di Mimmo è quello di sbalzare in bassorilievo quei fermimmagine temporali e restituirceli non con la prosopopea della parabola, non con l’arroganza del saggio o il narcisismo dell’esercizio di stile, ma con la statura, la dignità e l’urgenza di chi sa di ‘appartenere’, non solo al pianeta Terra, non solo all'Europa e all'Italia ma, soprattutto, all'Abruzzo. Si chiama identità e, in questo caso felicemente, è certificata da una ghirlanda di ‘documenti’ miliari, che scandiscono le distanze vibrate fra le persone del passato e del presente. Scrive Galluppi: «Loro siamo noi! Il comportamento degli altri è speculare al comportamento di ognuno di noi, perché noi siamo loro e loro sono ognuno di noi; noi siamo la gente, noi siamo il nostro vicino, il nostro amico, il forestiero; siamo la persona verso cui proviamo astio, e forse ne abbiamo dimenticato il perché».

